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22 Ottobre 2024
7:00

MK Ultra, il progetto illegale della CIA per ottenere il controllo mentale

MK Ultra fu un programma illegale della CIA dal 1953 al 1973 basato sulla sperimentazione umana per il controllo mentale con l'uso di droghe, lavaggio del cervello, ipnosi, elettroshock e altre forme di tortura psicologica. Una pagina di storia durata per 10 anni, che va ben al di là della bioetica.

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MK Ultra, il progetto illegale della CIA per ottenere il controllo mentale
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Il progetto con il nome in codice MK Ultra fu un programma ideato dalla CIA dal 1953 al 1973 in cui sono stati condotti esperimenti di controllo mentale con l'uso di droghe, lavaggio del cervello, ipnosi, elettroshock e altre forme di tortura psicologica su cittadini americani, giapponesi, filippini ed europei (in quest'ultimo caso quasi tutti prigionieri politici), quasi sempre ignari di quanto gli stesse accadendo.

Il progetto nacque nel primi anni della Guerra Fredda, quando il governo americano temeva che l'Unione Sovietica avesse già scoperto dei modi per controllare la mente dei prigionieri politici, scoprendo così dei segreti di Stato che avrebbero potuto cambiare la sorte degli Stati Uniti e dell'intero Occidente per sempre. La "minaccia" del Comunismo generò un tale livello di panico ai piani alti degli USA che per quanto folle fosse ebbe inizio MK Ultra (se vi steste chiedendo perché si chiamava così, MK non ha alcun significato preciso, mentre Ultra indicava "ultra segreto").

A seguito di due investigazioni condotte verso la metà degli anni '70 il programma venne reso noto al pubblico, suscitando un grande scalpore. Gli investigatori non la ebbero facile, però: difatti al termine del progetto la CIA si era premurata di far sparire tutte le prove, ma non era riuscita a eliminare tutta quella mole di documenti in tempo. Così sono stati rinvenuti circa 20.000 documenti che hanno portato alla luce questa tremenda serie di esperimenti.

L'influenza del nazismo sul progetto illegale della CIA

Gli americani non avevano partorito questo progetto con idee proprie, ma avevano preso ispirazione dai loro grandi nemici della Seconda Guerra Mondiale, i nazisti. Negli anni '40, infatti, in molti campi di concentramento erano stati eseguiti esperimenti terribili sugli internati allo scopo di condizionare le loro azioni e modificarne le funzioni cognitive. Proprio da questi esperimenti nacque il Codice di Norimberga (durante il famoso processo omonimo), che tracciò una netta linea tra la sperimentazione lecita e la tortura. Su questo codice si basa il Comitato etico, organismo indipendente che deve tutelare i diritti, la sicurezza e il benessere dei soggetti che partecipano a sperimentazioni di vario tipo.

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Il processo dei dottori a Norimberga, 12 dicembre 1946.

Nonostante questo, il programma MK Ultra partì ugualmente: quando i militari USA trovarono i documenti che attestavano gli esperimenti condotti nei campi nazisti, li inviarono alla CIA, che si dimostrò interessata a proseguire in questa direzione.

Gli obiettivi del progetto MK Ultra

Il progetto fu avviato nell'aprile del 1953 da un chimico, Sidney Gottlieb, su ordine del direttore della CIA Allen Dulles. Il fine principale era realizzare farmaci per il controllo mentale da poter utilizzare sui prigionieri politici (sovietici, cinesi e nordcoreani in primis, ma anche su Fidel Castro e i suoi fedelissimi), perché il governo USA era convinto che avessero già in mano degli strumenti per controllare la mente dei prigionieri USA. Gli esperimenti, però, vennero condotti su cittadini comuni di ogni tipo, totalmente ignari di quanto gli stesse succedendo. Talvolta ci furono anche agenti della CIA che si prestarono come volontari, ma cambiarono ben presto idea.

Si studiarono metodi per cancellare la memoria e, addirittura, per riformattare integralmente il cervello (questa parte di esperimenti venne compiuta segretamente in Canada, a Montreal). Ma non solo: gli scienziati che lavorarono al progetto studiarono molto per produrre sostanze che potessero provocare decadimento cognitivo irreversibile, rendendo le cavie insopportabilmente e cronicamente stanche, suscettibili e impulsive.

Uno degli obiettivi più assurdi dell'MK Ultra fu realizzare il "siero della verità" da utilizzare negli interrogatori sulle spie comuniste, ma nessun siero ebbe l'effetto sperato. Poi vennero compiuti innumerevoli test sull'ipnosi, nel disperato tentativo di piegare la volontà delle cavie e far compiere loro delle azioni violente (tra cui l'assassinio) che avrebbero dimenticato il giorno dopo. In questo senso si cercò di creare dei "Candidati Manchuriani", ossia persone psico-comandate a distanza da trasformare in killer (anche qui con cavie ignare). Anche questo piano, il più ambizioso di tutti, fallì miseramente, e al termine del 1957 era ormai chiaro ai vertici della CIA che era un'idea del tutto impossibile. Oltre all'ipnosi, però, ci furono anche numerosi interrogatori-tortura in cui vennero usati l'elettroshock, cambiamenti estremi di temperatura e isolazione sensoriale, al fine di distruggere mentalmente le cavie.

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Una macchina elettroconvulsivante utilizzata durante gli esperimenti.

Non dimentichiamo però la prima parte del progetto: durante i primissimi anni del MK Ultra vennero impiegate moltissime droghe e barbiturici, in particolare cocaina, α-metiltriptamina, DMT, mescalina, psilocibina, temazepam ma soprattutto LSD.

L'impiego dell'LSD nel progetto MK Ultra: inizio di una paranoia

Quando i direttori del progetto ultrasegreto vennero a conoscenza dell'invenzione dell'LSD in Svizzera pensarono che questa molecola sarebbe stata perfetta per iniziare i test di controllo mentale. Così Gottlieb inviò una richiesta al laboratorio di Basilea e pagò 240.000 dollari per ottenere circa 10 kg di LSD, sufficienti per 100 milioni di dosi (ne comprò così tanta anche per evitare che le potenze orientali facessero scorta). Le dosi vennero poi diffuse in prigioni, ospedali e cliniche per studiarne gli effetti. E fu così che l'agenzia iniziò a violare impunemente il Codice di Norimberga.

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I primi soggetti a cui fu somministrata erano galeotti, tossicodipendenti, prostitute e pazienti mentali, target primari "perché non potevano reagire". Si sperava che l'LSD li avrebbe indotti a  confessare o a ripulire la loro mente dai problemi mentali (cosa che non accadde, ma che incrementò paranoie e atteggiamenti antisociali in molti soggetti).

In seguito, però, l'LSD venne utilizzato anche a cittadini comuni e alcuni volontari che partecipavano al progetto. Con il tempo, alcuni dipendenti della CIA, personale militare USA e agenti sospettati di lavorare come spie al soldo dei sovietici diventarono i bersagli dello stesso progetto per cui stavano lavorando: ignari di tutto, venivano drogati con l'LSD e interrogati sotto luci intense, minacciandoli di rivelare ciò che sapevano o la loro detenzione in laboratorio sarebbe durata più a lungo di quanto previsto.

Secondo alcuni dei documenti ritrovati, gli esperimenti vennero condotti anche in centri di detenzione in Germania, Giappone e Filippine.

Il fallimento del progetto e la sua eredità

Alla fine, Gottlieb dovette rassegnarsi, concludendo che il controllo della mente non fosse possibile. I candidati Manchuriani non sarebbero mai stati una realtà, e contro il "nemico sovietico" bisognava agire di astuzia. Così il processo nel 1957 ebbe fine e quasi tutti i documenti distrutti, tranne i 20mila che sono stati ritrovati a seguito delle investigazioni e che vennero resi pubblici nel 1975.

L'MK Ultra ha interessato moltissime persone negli anni, tra storici, amanti delle teorie del complotto e registi. A proposito di quest'ultimo esempio, non possiamo non citare la famosissima serie TV Stranger Things, che ha tratto spunto da alcuni degli esperimenti del tremendo programma della CIA.

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Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
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