![streaming musica](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2024/02/streaming-musica.jpg?im=AspectCrop=(16,9);)
In Italia, come nel resto del mondo, musica è sempre più sinonimo di streaming: i servizi in abbonamento o sostenuti dalla pubblicità infatti continuano a registrare dati al rialzo anno dopo anno. L'industria musicale rappresenta un settore da oltre 25 miliardi di dollari all'anno e gli utenti che scelgono le piattaforme di streaming in abbonamento – come Spotify, Apple Music, Deezer e così via – per fruire dei contenuti musicali risultano in continua crescita.
Lo streaming in Italia, gli abbonamenti in crescita del 18,2%
La musica in streaming, grazie alla sua diffusione capillare tra gli utenti, rappresenta oggi la principale fonte di entrate per artisti e case discografiche. Nell'ultimo bilancio tracciato (primo semestre 2023) dal FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) lo streaming si è confermato uno dei principi traino dell'industria. Nel report si legge:
Il bilancio dei primi sei mesi dell'anno per il mercato della musica registrata in Italia è senz'altro positivo: segna infatti una crescita complessiva del 14,2%, con un fatturato di oltre 175 milioni di euro (dati Deloitte per FIMI).
È il comparto streaming a dominare lo scenario italiano, raggiungendo quota 139 milioni per una crescita complessiva del 16%, con il segmento in abbonamento che da solo segna +18,2%. Salgono anche i ricavi della fascia ad-supported audio, su del 22,9%, mentre si registra una lieve flessione per i ricavi da video streaming pari a –0,5%.
![Immagine](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2024/02/iStock-1283960843.jpg)
Negli USA lo streaming rappresenta l'84% del mercato musicale
Che lo streaming rappresenti, anche a livello mondiale, il principale mezzo di consumo musicale lo conferma anche il RIIA (Recording Industry Association of America) che si occupa principalmente di monitorare l'andamento del mercato a stelle e strisce. In riferimento allo stesso semestre analizzato dal report del FIMI emerge come le entrate del settore musicale siano attribuibili come segue:
- 84% dal settore dello streaming
- 11% dalle vendite fisiche (CD e vinili)
- 3% da download digitali
- 3% da Synch, ovvero contenuti nei quali i brani musicali vengono combinate con dei video (film, serie TV, videogiochi ecc.)
![RIAA data about streaming music](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2024/02/RIAA-data-about-streaming-music.jpg)
Grazie ai prezzi contenuti delle piattaforme di streaming, inoltre, sempre più utenti accettano di pagare una membership premium mensile o annuale per fruire di musica senza interruzioni pubblicitarie. Se prendiamo i dati pubblicati da RIAA, infatti, notiamo come negli USA gli utenti premium di queste piattaforme siano cresciuti di oltre il 60% negli ultimi 4 anni.
![RIAA - Paid Subscriptions 2023](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2024/02/RIAA-Paid-Subscriptions-2023.jpg)