Il formato MP3, noto anche come MPEG-1 Audio Layer III e MPEG-2 Audio Layer III, nasce dall'esigenza negli anni Ottanta e Novanta di consentire ai gestori telefonici di inviare segnali audio e video di buona qualità sulla rete telefonica dell'epoca. Brevettato dall'Istituto di ricerca tedesco Fraunhofer IIS, si tratta di un formato di compressione lossy, ciò che significa che parte dell'informazione originaria, quando si utilizza questo formato, viene persa. Il formato MP3 infatti si ottiene da un algoritmo di compressione dei file audio che consente di ridurre l'occupazione di spazio di archiviazione nei dispositivi senza però ridurre eccessivamente la qualità dell'audio compresso.
Cos'è il formato MP3?
L'acronimo MP3 fu ideato nel 1997 da un gruppo di esperti del Moving Picture Experts Group (MPEG) e sta per Moving Picture Expert Group-1/2 Audio Layer 3.
Esistono anche dei protocolli di compressione lossless, in grado di comprimere un file senza avere perdita di informazione, pensiamo ad esempio al protocollo zip, quando "zippiamo" un file infatti e poi lo decomprimiamo lo ritroviamo esattamente come era prima della compressione.
La musica digitale, come qualsiasi dato che transita all'interno dei nostri strumenti digitali, viene visto dagli apparati come una lunga serie di zeri ed uni, tante più sono queste cifre e tanto più il file occuperà memoria sul nostro dispositivo.
La rapida ascesa di questo formato, che è divenuto di fatto "lo standard" per la musica su internet, ha favorito l'esplosione del mercato dei lettori MP3 portatili.
Durante i primi anni 2000, la miniaturizzazione della componentistica elettrica permise ad Apple di lanciare la prima versione dell'iPod.
Il rilascio della prima versione è datato 23 Ottobre 2001, e l'iPod conquistò subito una ampia fetta di pubblico grazie al suo design ricercato e ad una capacità di memoria di ben 5GB che consentiva di contenere circa 1000 brani in formato MP3!
La pagina del lancio del primo iPod è ancora disponibile sul sito ufficiale Apple.
Come funziona l'MP3?
L'idea alla base del formato MP3 è quella di eliminare, rispetto al brano registrato in studio, quella porzione di zeri ed uni associate alle frequenze che sono difficilmente percepibili dall'orecchio umano.
Se confrontassimo un brano in un formato non compresso con lo stesso compresso in MP3 noteremmo come gli strumenti abbiano meno spazialità e alcuni dettagli risultino meno chiari, pur rimanendo il brano perfettamente riconoscibile.
Questo formato consente, però, di ridurre notevolmente lo spazio necessario per memorizzare un brano. Per fare un esempio, in MP3 un brano necessita mediamente 4-5 volte meno spazio rispetto al suo analogo compresso con un formato lossless come il FLAC. La compattezza dei file è stata il principale driver del successo di MP3 che è divenuto il formato più comune per la distribuzione di musica su internet e sui dispositivi mobili, questo algoritmo di compressione ha cambiato il modo in cui ascoltiamo la musica.
MP3 è il formato utilizzato dalle principali piattaforme di musica in streaming come Spotify, Amazon Music, Deezer, Apple Music ecc. Tuttavia c'è anche chi critica MP3 a causa della qualità audio inferiore rispetto ad altri algoritmi di compressione.
A proposito, se siete amanti della musica vi suggeriamo il nostro video sulla scienza del vinile:
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