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18 Novembre 2024
6:00

Nella storia degli USA ci sono stati 45 Presidenti, ma 47 presidenze: com’è possibile?

In attesa dell’insediamento del Presidente Donald Trump a gennaio 2025, ripercorriamo insieme la storia dei Presidenti statunitensi. Quella di Trump sarà la 47esima Presidenza degli Stati Uniti ma i Presidenti USA dal 1789 ad oggi sono 45. Com’è possibile? Tutto dipende dai due mandati non consecutivi di Cleveland e dello stesso Trump.

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Nella storia degli USA ci sono stati 45 Presidenti, ma 47 presidenze: com’è possibile?
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Donald Trump è stato eletto Presidente degli Stati Uniti d'America per la seconda volta, battendo la candidata democratica Kamala Harris, e si insedierà a Capitol Hill il 20 gennaio 2025. Secondo la Costituzione statunitense, infatti, il mandato del Presidente e del Vicepresidente in carica terminano a mezzogiorno del 20 gennaio, data in cui inizia il mandato del Presidente e del Vicepresidente successivi. Tuttavia, guardando i numeri delle Presidenze degli Stati Uniti, sono 45 i Presidenti che hanno ricoperto il ruolo su 47 presidenze. Com'è possibile? In breve, i presidenti Grover Cleveland e Donald Trump sono sono stati eletti due volte, ma con mandati non consecutivi. Approfondiamo la questione.

La carica di Presidente degli Stati Uniti

Il Presidente degli Stati Uniti ricopre il ruolo di capo di Stato e di governo, nonché di comandante in capo delle forze armate. Il mandato presidenziale ha una durata di quattro anni, con possibilità di rielezione per un massimo di due mandati. Così troviamo presidenze che, anche in modo non consecutivo, si sono rinnovate.

Il limite massimo di due mandati è stato introdotto solo nel 1951, con il 22° emendamento. Inizialmente infatti, la carica di Presidente degli Stati Uniti non aveva un limite temporale e dunque si sarebbe potuta replicare per un numero illimitato di mandati. Ci sono casi di questo tipo, come il Presidente Franklin Roosevelt che fu Presidente degli Stati Uniti per quattro mandati. Vinse infatti le elezioni nel 1932, 1936, 1940 e 1944, restando in carica dal 1933 al 1945 (morì infatti l’anno dopo la sua quarta rielezione).

Quando dura la carica di Presidente negli USA: il 22° emendamento

Il 21 marzo 1947 il Congresso degli Stati Uniti decise di introdurre nella Costituzione statunitense il 22° emendamento, che fu ratificato nel 1951. Questo emendamento prevede che nessun Presidente degli Stati Uniti possa essere eletto per più di due mandati, salvo per chi al momento dell’approvazione dell’articolo era già in carica. L’emendamento quindi non veniva applicato all'allora Presidente in carica Harry S. Truman, che ricoprì l'incarico per tutto il mandato dal 1945 al 1949.  Nel 22° emendamento, inoltre, viene specificato che anche chi ricopre un mandato presidenziale in sospeso per più di due anni non può essere eletto Presidente per più di una volta.

“Nessuno potrà essere eletto più di due volte alla carica presidenziale e nessuno, che abbia occupato tale carica o svolto le funzioni di Presidente per più di due anni durante il mandato di un altro Presidente, potrà essere eletto più di una volta alla carica presidenziale. Questo Articolo non si applica a chi era in carica al momento in cui l'Articolo stesso è stato proposto dal Congresso e non impedirà a chi abbia la carica presidenziale o eserciti le funzioni di Presidente nel periodo che occorre perché l'Articolo entri in vigore, di mantenere la carica di Presidente o di facente funzione per l'intero periodo suddetto.”

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Preambolo e primo articolo della Costituzione USA. Fonte: National Archives and Records Administration via Wikimedia Commons

Quali sono i Presidenti USA che hanno ricoperto più di due mandati

Grover Cleveland e Donald Trump sono i Presidenti che nella storia sono stati eletti due volte, ma con mandati non consecutivi. Dunque i Presidenti sono in totale 47 ma in realtà 45. Grover Cleveland fu eletto Presidente nel 1885 fino al 1889 e in seguito dal 1893 al 1897. Donald Trump ha ricoperto la carica di Presidente dal 2017 al 2021 e si insedierà a gennaio 2025 fino al 2028. Nel caso in cui il Presidente eletto deceda in concomitanza con l’inizio del mandato, sarà il Vicepresidente a ricoprire tale ruolo. Stesso discorso nel caso in cui il Presidente eletto non possieda i requisiti necessari o se non si è proceduto a eleggere un Presidente: sarà sempre il Vicepresidente a ricoprire il ruolo fino all’insediamento del nuovo Presidente.

L’insediamento del Presidente americano: perché il 20 gennaio

Nonostante Donald Trump sia stato eletto il 5 novembre 2024, il suo insediamento avverrà il 20 gennaio 2025. Questo perchè esiste un periodo, noto come "transizione", in cui il nuovo Presidente nomina i ministri, forma il governo e prepara le azioni e le linee guida del suo mandato. Ma non è stato sempre così: in passato il mandato presidenziale iniziava e terminava il 4 marzo. Fu con la ratifica del 20°emendamento nel 1933 che si decise di far iniziare il mandato presidenziale il 20 gennaio, per evitare di lasciare scoperta la carica per un periodo così lungo, di quattro mesi, da novembre a marzo.

Anticamente questo periodo era giustificato perché, quando George Washington fu eletto primo Presidente degli Stati Uniti nel 1789, il governo degli Stati Uniti si trovava a New York e non a Washington come oggi e serviva dunque il tempo di viaggio necessario per raggiungere dai 13 Stati il centro di New York, che con la logistica e la tecnologia dell'epoca era molto più lungo e macchinoso. Da questo quindi anche le procedure e i tempi logistici per l’insediamento presidenziale furono calcolati in modo differente.

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