Elon Musk, cofondatore di Neuralink, ha annunciato che l'azienda è pronta a impiantare a breve il suo chip cerebrale in un secondo paziente, dopo la sperimentazione con il primo paziente Noland Arbaugh. L'obiettivo di Neuralink è sviluppare interfacce neurali o BCI (Brain-Computer Interface) che permettano a persone affette da condizioni neurologiche di controllare dispositivi esterni con il pensiero. Il chip Telepathy ha permesso ad Arbaugh di usare il computer con la forza del pensiero. Tuttavia, l'azienda ha riscontrato anche problemi a causa del distacco parziale del dispositivo. Essendo riuscita a risolvere i problemi in questione, Neuralink ha deciso di proseguire con la sperimentazione implementando i necessari miglioramenti ai propri chip: stando alle dichiarazioni di Musk, entro la fine di quest'anno fino a una decina di pazienti dovrebbe ricevere l'impianto. Il via libera della Food and Drug Administration per la continuazione delle sperimentazioni è arrivato a maggio.
Per evitare i problemi riscontrati finora, Neuralink adotterà nuove misure per evitare la formazione di sacche d'aria e ottimizzerà il posizionamento dei fili nel cervello. Nel video diffuso su X, infatti, i dirigenti di Neuralink che hanno preso parte alla diretta hanno confermato il fatto che dopo l'intervento nel cranio di Arbaugh era rimasta intrappolata dell'aria, e questa avrebbe contribuito in modo significativo al distaccamento dei fili.
Per evitare questo problema, Neuralink prevede l'inserimento dei fili più in profondità nel tessuto cerebrale e si prevede addirittura di eseguire il modellamento del cranio del paziente, così che il chip si inserisca meglio al suo interno. Quando avverrà l'impianto del chip di Neuralink su un secondo paziente umano? Secondo la tabella di marcia di Musk e company, il tutto dovrebbe avvenire entro questa settimana o giù di lì.
Per il futuro, Neuralink sta sviluppando una nuova versione del chip, che dovrebbe «raddoppiare la larghezza di banda» rispetto alla versione attuale. Stando a quanto affermato da Musk, Neuralink andrà a raddoppiare il numero di fili inseriti nel cervello — passando dagli attuali 64 a un totale di 128 — ciascuno disporrà di 8 elettrodi (anziché 16). Questi cambiamenti al chip dovrebbero migliorarne la sua efficienza. Non è stato messo in chiaro, però, quando sarà disponibile questa versione “riveduta e corretta” del dispositivo, né è stato specificato l'uso che intende farne Neuralink.
Nel frattempo, Neuralink sta lavorando anche a Blindsight, un dispositivo pensato per consentire alle persone cieche di vedere, che al momento è in fase di sperimentazione sui primati.
Se siete interessati a vedere l'intero intervento fatto da Musk e “compagnia cantante” sull'argomento, vi lasciamo al video che abbiamo usato come fonte principale per la stesura della notizia.