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A poche ore di distanza dalla forte scossa di magnitudo 4.4 con epicentro a Pozzuoli che ha colpito i Campi Flegrei e Napoli provocando l'evacuazione di scuole e università e una temporanea paralisi dei treni, l'Osservatorio Vesuviano dell'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha pubblicato l'ultimo bollettino settimanale di monitoraggio dell'area, riferito alla settimana dal 5 all'11 maggio 2025, in cui si evidenzia lo sciame sismico in corso ieri e oggi terminato, che fino al momento della pubblicazione aveva fatto registrare 32 scosse tra cui la M4.4, una M3.5 e una M3.3. Questo sciame ha interrotto un periodo di relatività tranquillità sismica nei Campi Flegrei che perdurava da qualche settimana: dal 5 all'11 maggio l'area era stata scossa da 46 eventi di bassa intensità con magnitudo massima 2.3, in linea con la settimana precedente.
Per il resto, il bollettino conferma una velocità di sollevamento del suolo dovuto al bradisismo di 15 millimetri al mese dai primi giorni di aprile. La geochimica dell'area è stabile, con una temperatura media di 97 °C registrata alla fumarola principale di Pisciarelli, anche se le emissioni di gas sono in un trend di aumento. Il bollettino conclude che non sono presenti al momento indizi che possano suggerire una rapida evoluzione dell'attività nell'area flegrea.
Sismicità e geochimica: le scosse prima dello sciame sismico nei Campi Flegrei
Nella settimana dal 5 all'11 maggio si sono registrate 46 scosse di terremoto con magnitudo massima 2.3, con 3 terremoti di magnitudo superiore a 1.0. Tutti i terremoti, come di consueto per un territorio bradisismico come quello flegreo, sono superficiali con ipocentri che vanno da poco meno di 1 km a circa 5 km di profondità.

Rimangono pressoché stabili anche i parametri geochimici dell'area, senza variazioni di rilievo nei flussi di fluidi e di emissioni. Questo non stupisce perché le variazioni nei parametri geochimici sono piuttosto lente e per essere apprezzate occorrono periodi di tempo di anni. Dalla scorsa estate, per esempio, in corrispondenza con la diminuzione media di sollevamento del suolo, si è registrato un significativo aumento del flusso di CO2 nella zona di Pisciarelli.

Deformazioni del suolo ai Campi Flegrei: stabile il bradisismo
Il sollevamento bradisismico flegreo prosegue a una velocità media di 15±5 millimetri al mese da inizio aprile. Il valore è in diminuzione rispetto ai 30 millimetri al mese medi registrati dallo sciame sismico di metà febbraio, che ha prodotto anche una scossa di magnitudo 3.9. Questo sciame sismico interruppe un trend di velocità di sollevamento di 10 millimetri al mese che proseguiva da agosto 2024.
Dal 1° gennaio 2024 il Rione Terra di Pozzuoli si è sollevato complessivamente di 27 centimetri.

Bollettino INGV del 13 maggio 2025: la sintesi
Secondo l'ultimo bollettino settimana dell'Osservatorio Vesuviano (INGV), l'attività dei Campi Flegrei si mantiene sostanzialmente stabile e per questo motivo non si prevedono eventi significativi a breve termine. Ecco la sintesi del bollettino:
- Sismicità: sono stati localizzati 46 scosse di lieve intensità con magnitudo massima 2.3.
- Deformazioni del suolo: stabile la velocità di sollevamento del suolo, scesa recentemente da 20 millimetri al mese a 15 millimetri al mese.
- Geochimica: i parametri geochimici si mantengono in linea con i trend di lungo periodo.