Il Palio di Siena è una tradizione secolare che consiste in una competizione ippica che si disputa due volte all'anno nella città di Siena, in Toscana. Quest'anno la manifestazione è ufficialmente iniziata lo scorso 26 giugno con la cerimonia di presentazione e le due corse si svolgeranno martedì 2 luglio e venerdì 16 agosto. Alla competizione partecipano le 17 contrade nelle quali è diviso il centro urbano, ognuna rappresentata da un cavallo estratto a sorte e da un fantino. La corsa dura pochi minuti, ma dà origine a eventi e iniziative per tutto l’anno. La contrada vincitrice è premiata con uno stendardo (il palio, dal latino pallium, “drappo”) dipinto a mano, ma non riceve premi in denaro. Le origini del Palio risalgono al Basso Medioevo. Tra Seicento e Settecento la corsa ha trovato la sua sede stabile in Piazza del Campo, assumendo una forma simile a quella attuale. Da alcuni anni, il Palio provoca proteste delle associazioni animaliste, che però non hanno fatto venire meno la popolarità della corsa.
Cos’è e come si svolge il Palio di Siena
Il Palio di Siena si svolge due volte all’anno, il 2 luglio e il 16 agosto. Il Palio del 2 luglio è dedicato alla Madonna di Provenzano (patrona di Siena), quello del 16 agosto all’Assunta. Il Palio di Siena è una delle numerose sfide tra i rioni delle città, che avevano luogo dell’Italia medievale e moderna e che, in parte, sono sopravvissute ancora oggi. Il termine “palio”, che oggi indica l’evento nel suo insieme, è in realtà il nome dello stendardo, chiamato anche drappellone o cencio, che si consegna alla contrada vincitrice. Per ogni edizione ne è realizzato uno apposito, talvolta con la collaborazione di pittori famosi. Al Palio non sono previsti premi in denaro.
Alla gara partecipa un cavallo, montato da un fantino, per ciascuna delle contrade nelle quali è divisa Siena. A ogni edizione prendono parte dieci contrade e, poiché in totale sono diciassette, si segue il principio della rotazione: le sette contrade che non hanno corso il Palio l’anno precedente, sono ammesse di diritto a quello successivo; per completare il numero si estraggono a sorte le altre tre. Anche i cavalli sono assegnati mediante sorteggio, mentre i fantini sono ingaggiati dalle contrade.
La corsa prevede tre giri completi di Piazza del Campo, la piazza principale di Siena, che viene appositamente ricoperta con una miscela di tufo, argilla e sabbia. I cavalli partecipanti entrano in piazza secondo un preciso ordine, anch’esso sorteggiato, in attesa della “mossa”, la partenza, decretata da un apposito "mossiere". In corsa, se un fantino cade e il cavallo arriva da solo (“cavallo scosso”, nel gergo ippico), la partecipazione è considerata valida. Al Palio si può assistere gratuitamente, ma per trovare posto in Piazza del campo è necessario posizionarsi con molte ore di anticipo.
I giorni del Palio
La corsa dura pochi minuti, ma dà luogo a quattro giorni di eventi, che includono la “tratta”, cioè il sorteggio dei cavalli e le prove sul percorso della gara. Il giorno del Palio, le contrade organizzano la benedizione del cavallo nella propria chiesa; nel pomeriggio si svolge il corteo storico, che attraversa le strade di Siena dal Duomo a Piazza del Campo. La corsa inizia alle 19:30 (2 luglio) o 19:00 (16 agosto).
Per i senesi, il Palio non dura solo per quattro giorni, ma tutto l’anno. Le contrade, infatti, si occupano delle trattative con i fantini, dell’organizzazione di eventi di autofinanziamento, di esercitazioni per il corteo storico e di molte altre iniziative.
Le origini del Palio di Siena
Le origini del Palio risalgono al Medioevo. Già nel XIII secolo si ha notizia di gare ippiche disputate a Siena. La corsa però si svolgeva “alla lunga”, cioè su un percorso con partenza e arrivi diversi, e non “alla tonda”, su un percorso circolare. Alla corsa, inoltre, non partecipavano ancora le contrade (sebbene anch’esse siano attestate dal ‘200), ma gli aristocratici, che solo con il passare dei secoli cedettero il posto a fantini specializzati. La forma attuale del Palio è documentata per la prima volta da una stampa del 1633, che mostra la corsa "alla tonda" in Piazza del campo.
Il Palio dal Settecento a oggi
Nel Settecento furono introdotte innovazioni che resero il Palio simile a quello attuale: fu stabilito di far svolgere la corsa due volte all’anno, il 2 luglio e il 16 agosto, e fu emanato un regolamento generale, che in parte è in vigore ancora oggi. Nell’Ottocento e nel Novecento furono introdotte nuove norme, tra le quali quelle per evitare le risse tra fantini prima della partenza. Con il passare degli anni il Palio è diventato sempre più popolare e oggi è seguito con attenzione non solo dai senesi, ma anche dalle migliaia di turisti che accorrono in città e da milioni di cittadini sugli schermi televisivi.
Sebbene il Palio si corra regolarmente due volte all’anno, in alcuni casi è stato annullato. Nel Novecento, è accaduto in occasione delle due guerre mondiali e, più di recente, nel 2020 e 2021 a causa della pandemia. Esistono anche i palii straordinari, cioè organizzati al di fuori delle due date canoniche, per celebrare specifici eventi. L’ultimo si è corso il 20 ottobre 2018 per il centenario della Prima Guerra Mondiale.
Proteste animaliste e misure di sicurezza
Da alcuni anni il Palio di Siena suscita le proteste delle associazioni animaliste, perché in gara si verificano spesso cadute e i cavalli coinvolti, se subiscono fratture o ferite gravi, devono essere abbattuti. Per ovviare al problema, dagli anni ’90 il Comune di Siena ha introdotto alcune misure di sicurezza, tra le quali i controlli sanitari sui cavalli e le protezioni lungo la pista. Il numero di incidenti è diminuito, ma non sono cessate le proteste delle associazioni animaliste, che chiedono l’abolizione della corsa.