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13 Febbraio 2024
17:00

Perché a Milano il Carnevale si festeggia in ritardo? Le origini del Carnevale ambrosiano

A Milano e in alcuni territori circostanti il Carnevale si festeggia quattro giorni dopo il Martedì grasso, che conclude le celebrazioni nel resto del mondo. La peculiarità deriva dall’utilizzo del rito ambrosiano, le cui origini non sono certe (forse una guerra o una pestilenza).

A cura di Erminio Fonzo
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Perché a Milano il Carnevale si festeggia in ritardo? Le origini del Carnevale ambrosiano
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Il Carnevale Ambrosiano è un evento di carattere storico e religioso che si celebra ogni anno e coinvolge l'Arcidiocesi di Milano e alcune aree al di fuori del capoluogo meneghino. In queste zone il periodo di Carnevale termina il sabato successivo al Martedì grasso perché la Chiesa osserva il rito ambrosiano (così chiamato dal nome da Sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel IV secolo d.C.) invece del rito romano adottato nel resto del mondo cattolico. La Quaresima non inizia il mercoledì delle ceneri, come nel rito romano, ma la domenica successiva. Di conseguenza il periodo di Carnevale, che deve terminare immediatamente prima della Quaresima, finisce di sabato (quest'anno, quindi, il 17 febbraio).

Le origini della peculiarità non sono chiare. Probabilmente, in passato qualche evento, come una guerra o un’epidemia, ha impedito il rispetto della data “corretta”. Quel che è sicuro è che anche Milano, come molte altre località, ha sviluppato tradizioni specifiche per il suo Carnevale, la più nota delle quali è la maschera di Meneghino.

Il rito ambrosiano

In quasi tutta l’arcidiocesi di Milano e in alcune aree della Lombardia, del Piemonte e del Canton Ticino svizzero, la Chiesa cattolica osserva il rito ambrosiano, invece del rito romano, diffuso in tutti i Paesi cattolici.

Diffusione del rito ambrosiano (credits Dixy52)
Diffusione del rito ambrosiano. Credits: Dixy52.

Il rito ambrosiano si distingue da quello romano per alcune variazioni durante la celebrazione della messa (per esempio, il Credo non è recitato dopo l’omelia, ma dopo l’offertorio), nonché per piccole differenze delle suppellettili sacre e dei paramenti dei celebranti.

Il rito risale ai primi secoli del cristianesimo, quando non esisteva ancora una liturgia unica per tutto il mondo cristiano. Nel VI secolo il papa Gregorio I stabilì che tutte le chiese occidentali dovessero seguire la liturgia romana, ma l’arcidiocesi di Milano, che godeva di grande prestigio, fu autorizzata a usare il proprio rito. L’autorizzazione è stata confermata nelle successive riforme della liturgia.

Il calendario liturgico e il “ritardo” nei festeggiamenti di Carnevale

Il calendario liturgico ambrosiano presenta alcune peculiarità: l’Avvento (periodo che precede il Natale) dura sei domeniche invece di quattro; la Quaresima inizia la domenica successiva al Mercoledì delle ceneri e non il Mercoledì stesso, come nel rito romano.

Ma perché il Carnevale a Milano si festeggia dopo? Secondo la leggenda, il Carnevale ambrosiano si festeggerebbe in ritardo per via di una richiesta di Sant’Ambrogio, oggi patrono della città, che trovandosi lontano da Milano per un pellegrinaggio chiese di aspettare il suo rientro per dare inizio al periodo di penitenza. Più realisticamente, gli studiosi ritengono che la peculiarità sia dovuta a eventi storici (guerre o pestilenze) che hanno impedito il rispetto della data corretta.

Raffigurazione di Sant'Ambrogio
Sant’Ambrogio dipinto da Claude Vignon (1623).

Anche nell’arcidiocesi di Milano il periodo quaresimale termina con la Pasqua, come nel resto del mondo cattolico. La data della Pasqua è la stessa del rito romano.

La data del Carnevale ambrosiano

Carnevale non dura solo un giorno, ma è un periodo che ha la sua conclusione nel Martedì grasso, momento clou delle celebrazioni (che talvolta è indicato impropriamente come giorno di Carnevale).

Il Carnevale è strettamente correlato alla Quaresima: rappresenta il tempo dei festeggiamenti e dalla baldoria prima del “ritorno all’ordine”, caratterizzato da penitenza e digiuno. Perciò deve terminare immediatamente prima dell’inizio della periodo quaresimale. Nelle località che osservano il rito ambrosiano, poiché la Quaresima inizia “in ritardo”, anche il periodo di Carnevale si conclude più tardi. Nel 2024, l’ultimo giorno del Carnevale ambrosiano è sabato 17 febbraio, successivo di quattro giorni al martedì grasso (13 febbraio).

Corteo di Carnevale nel 2009 (credits Effems)
Corteo di Carnevale nel 2009. Credits: Effems.

Le tradizioni e il personaggio di Meneghino

La celebrazione del Carnevale ambrosiano ha subito molti cambiamenti nel corso dei secoli. Oggi l’evento più importante è il corteo in maschera che attraversa le strade di Milano da Porta Venezia al Duomo.

Il personaggio più popolare del Carnevale è Meneghino, una maschera della commedia dell’arte creata alla fine del Seicento dal commediografo Carlo Maria Maggi. Come molti suoi “colleghi” (Arlecchino, Pulcinella, ecc.), Meneghino da personaggio teatrale è diventato una maschera carnevalesca.

Meneghino in una stampa dell'Ottocento
Meneghino in una stampa dell’Ottocento.

Meneghino è in genere raffigurato come un uomo del popolo, animato da senso di giustizia e spirito caritatevole. Nelle sfilate di Carnevale è accompagnato dalla moglie Cecca. Il personaggio ha acquisito grande popolarità ed è considerato un simbolo di Milano, al punto che l’aggettivo “meneghino” è talvolta usato come sinonimo di “milanese”.

Fonti principali
Catholic Encyclopedia, Ambrosian Liturgy and Rite
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