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Il cornetto (spesso indicato direttamente come cornetto napoletano) è un oggetto che, secondo le credenze popolari, sarebbe capace di scacciare le sventure e far andar via il malocchio. È uno dei portafortuna più popolari del nostro Paese: sebbene sia diffuso soprattutto nel Mezzogiorno e sia famoso in particolare quello di Napoli, la sua fama ha raggiunto l’intero territorio nazionale. Le origini della credenza sono collegate, molto probabilmente, alla forma del cornetto, che è simile a quella dell'organo riproduttivo maschile. L'oggetto è così diventato, sin dall’epoca antica, un simbolo di fertilità e di prosperità. Altre teorie spiegano però in maniera diversa l'origine della credenza e, in alcuni casi, associano la forma del cornetto a quella del peperoncino, visto anche il suo colore rosso. Approfondiamo la questione.
Perché si dice che il cornetto napoletano sia un portafortuna e la sua storia
Il cornetto portafortuna, noto anche come cornetto napoletano o cornicello, è un amuleto apotropaico, cioè un oggetto che, nella tradizione popolare italiana, avrebbe il potere di allontanare il malocchio e la sfortuna. È di colore rosso e nella maggior parte dei casi è realizzato in plastica o in metallo, ma sono diffusi anche cornetti in corallo.

La ragione per cui il cornetto napoletano è considerato un portafortuna sarebbe dovuta alla sua forma, che ricorderebbe vagamente quella dell’organo genitale maschile. Nelle civiltà agricole, prevalenti fino a pochi decenni fa, avere figli (soprattutto di genere maschile) di solito equivaleva ad avere ricchezza, perché significava disporre di maggiore manodopera nei campi. Nell’età greco-romana si riteneva che il cornetto rappresentasse Priapo, cioè la divinità nota per le dimensioni spropositate dei suoi organi genitali.
Un’altra teoria vuole che in origine il cornetto fosse un simbolo di potenza: esporre sulla propria casa le corna degli animali uccisi, significava mostrare di essere dei buoni cacciatori. La teoria è basata sul fatto che nel mondo antico si usasse appendere un corno di toro o altro animale sulla porta della propria abitazione. Un’altra ipotesi ancora ritiene che il corno rappresenti il peperoncino, che è considerato un portafortuna perché apporta alcuni benefici all’organismo, come favorire la circolazione del sangue.
Quale che sia la verità, è certo che il corno non ha mai perso il suo valore simbolico. Nella Grecia antica fu associato alla figura della capra Amaltea, che diede origine al mito del corno dell’abbondanza, o cornucopia. Secondo il mito, Amaltea nutrì Zeus da bambino, quando fu abbandonato sul monte Ida, a Creta; diventato padre degli dei, Zeus staccò un corno alla capra e lo donò a una delle figlie di Melisseo, il re di Creta, dotandolo di un potere speciale: ogni volta che la donna lo desiderava, il corno si riempiva immediatamente di una grande quantità di ricchezze.
Il corno non perse il suo valore di portafortuna nel Medioevo, assumendo un aspetto simile a quello attuale. Gradualmente si affermò l'abitudine di realizzarlo in rosso, probabilmente perché è il colore del sangue, cioè della vita stessa.

Il cornetto portafortuna oggi
Il corno portafortuna è diffuso in tutta Italia. Da un sondaggio effettuato nel 2012 tra i giocatori di un casinò online, risultò che il 22% usava il cornetto come amuleto, seguito dai gesti scaramantici (incrociare le dita, ecc.) e da altri amuleti come il quadrifoglio e il ferro di cavallo. La regione dove il cornetto è più popolare è la Campania, nella quale il 57% degli intervistati dichiarò di “affidarsi” all'oggetto. In Lombardia, per fare un confronto, lo usava solo il 26% degli intervistati e il 48% preferiva il quadrifoglio. Non a caso, Napoli è la città dove il cornetto è più venduto.
Al cornetto è associato il gesto delle corna, diffuso in Italia e, in misura minore, in altri Paesi dell’Europa mediterranea, che ha a sua a volta valore apotropaico.
Ma il cornetto "funziona" sempre? No, per chi ci crede deve avere alcune caratteristiche specifiche: anzitutto, deve essere rigorosamente di colore rosso, per le ragioni esposte in precedenza. Inoltre, deve essere fatto a mano, perché l’artigiano che lo realizza trasmette all’oggetto la propria energia positiva. Infine, non può essere comprato: c’è bisogno che qualcuno lo regali. Non c’è bisogno di dire che sono credenze prive di qualsiasi fondamento scientifico.