Nell’ambito dell’aeronautica e delle comunicazioni radio, la parola “Roger” è uno dei termini più comuni. Viene utilizzata per confermare che un messaggio è stato ricevuto chiaramente (al posto della parola "received"). Ma perché proprio questa parola? Come si è diffusa e perché viene ancora utilizzata oggi?
Origini ed evoluzione
L’uso della parola “Roger” nelle comunicazioni risale agli anni '20 del XX secolo, quando il sistema internazionale di alfabeto fonetico iniziò a prendere piede nelle comunicazioni militari. Nella prima metà del secolo scorso, la radio era uno strumento innovativo ma estremamente vulnerabile a interferenze e rumori di fondo, rendendo essenziale una comunicazione chiara e standardizzata tra operatori in tutto il mondo.
Nel 1927, l'International Radiotelegraph Convention introdusse una serie di codici standard per facilitare la comunicazione, e la lettera “R” venne usata per indicare "Ricevuto". Questo significava che chi riceveva un messaggio lo confermava con “R”, abbreviazione di "received" in inglese. L'alfabeto fonetico dell'epoca utilizzava “Roger” per rappresentare la lettera “R”.
Negli anni successivi, quando nel 1957 l' ACP-125 (Allied Communications Publication 125: Communications Instructions, Radiotelephone Procedures, manuale NATO di telecomunicazioni) è stato quasi completamente sostituito dall’ICAO, un linguaggio convenzionale utilizzato dalle compagnie aeree, “Roger” continuò ad essere impiegato, anche se la parola che rappresentava la lettera “R” cambiò in “Romeo”. Tuttavia, “Roger” aveva già raggiunto una tale diffusione e familiarità che continuò ad essere usato per confermare la ricezione dei messaggi.
“Roger”, nei fatti, è una parola semplice, chiara e riconoscibile, qualità essenziali per le comunicazioni radio. In situazioni in cui il rumore di fondo, la distanza o le interferenze possono distorcere i messaggi, l'uso di termini chiari e brevi come questo aiuta a ridurre al minimo i malintesi. Inoltre, la parola è facilmente distinguibile foneticamente, anche in condizioni di scarsa qualità audio. Per quanto oggi esistano tecnologie avanzate, le comunicazioni radio rimangono un pilastro nelle operazioni militari, civili e aeronautiche. La rapidità e l’efficienza di tali comunicazioni fanno sì che termini come “Roger” rimangano in uso, soprattutto quando è necessaria una risposta rapida e inequivocabile. Piloti, controllori di volo e operatori radio lo utilizzano regolarmente per confermare che un messaggio è stato compreso correttamente. In particolare, la parola viene usata in situazioni di volo critiche, come durante le fasi di decollo e atterraggio, dove la chiarezza della comunicazione è essenziale per garantire la sicurezza.
Con l’introduzione di nuovi codici e protocolli di comunicazione, alcune abitudini si sono evolute, ma l'uso di "Roger" ha resistito alla prova del tempo, diventando quasi un simbolo delle comunicazioni radio.