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23 Agosto 2025
11:00

Perché in passato si costruivano porte così grandi: ecco gli esempi più famosi in Italia e nel mondo

Le porte del passato sono spesso grandissime: la porta più grande del mondo si trova in India, è alta 40 metri. Avevano lo scopo di trasmettere potere, ma anche di proteggere l'ingresso in città, consentire il passaggio di carrozze e carri, ed erano anche portatrici di significati culturali.

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Perché in passato si costruivano porte così grandi: ecco gli esempi più famosi in Italia e nel mondo
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Imponenti e solenni, le grandi porte del passato non erano solo accessi funzionali, ma simboli di potere, protezione e prestigio. Dai palazzi alle basiliche, fino alle mura cittadine, la loro imponenza serviva a impressionare, difendere e facilitare il passaggio di carri e soldati, oltre a garantire luce e aria agli ambienti interni. Dalla monumentale Buland Darwaza in India, alta oltre 40 metri, alle porte bronzee di Roma, fino alla celebre Porta di Ishtar di Babilonia, ogni grande portale racconta una storia di civiltà, religione e identità collettiva.

Porte enormi come sinonimo di potere, protezione e comodità

In passato, le porte di ingresso a palazzi e monumenti erano molto più grandi di quanto siano oggi: le loro enormi dimensioni hanno differenti significati, sia pratici che simbolici.

  • Simbolo di status sociale e potere elevato: più era grande la porta, più imponente risultava il palazzo, e più potente appariva il suo padrone. Non a caso, realizzare portoni enormi richiedeva risorse economiche e capacità tecniche notevoli.
  • Protezione per la città: nelle città fortificate, porte enormi servivano a ribadire la forza del centro urbano e a permettere il passaggio di interi eserciti, carri e cavalli.
  • Passaggio di carrozze e veicoli grandi: allo stesso tempo, le porte alte e larghe, fino all’età più recente, sono state necessarie per consentire il passaggio delle carrozze e appunto dei cavalli che le trainavano, ma anche di carri di grandi dimensioni che trasportavano ogni genere di merce. La loro funzione, quindi, era anche puramente pratica.
  • Illuminazione e aerazione degli spazi: in passato, l’illuminazione degli spazi proveniva da torce e candele, ed era quindi scarsa. Le porte ampie, sia all’esterno che all’interno degli edifici, consentivano una migliore illuminazione e anche un passaggio d’aria più ampio e quindi salutare.

La porta più grande del mondo: la Buland Darwaza in India

Buland Darwaza in India
Buland Darwaza in India; credits: A.Savin, FAL, via Wikimedia Commons

La porta più grande del mondo si trova in India: è in arenaria rossa, alta 40 metri – che arrivano a 53 se si conta l’altezza dal suolo, gradini compresi – e larga 35. È la Buland Darwaza, che significa proprio “porta principale” oppure “porta della vittoria”, ed è stata costruita nel 1575 da Akbar, imperatore Moghul, per celebrare la propria vittoria sulla regione del Gujarat durante il suo processo di conquista dell’impero. Attraverso la Buland Darwaza, meraviglioso esemplare di architettura moghul, si entra nella moschea Moschea Jama a Fatehpur Sikri.

Le porte più grandi in Italia  

san giovanni in laterano
Basilica di San Giovanni in Laterano; credits: MrPanyGoff, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons

A Roma si trovano entrambe le porte più grandi in Italia: sono entrambe in bronzo, ed entrambe superano i 7 metri. La prima è quella della Basilica di San Giovanni in Laterano: i pezzi che la compongono risalgono al I secolo d.C. ed erano collocati come ingresso alla Curia Iulia, il Senato Romano: alla fine del XVII secolo, nel 1656, sono stati spostati per realizzare il portone di ingresso a San Giovanni in Laterano. Fu Papa Alessandro VII a ordinarne lo smantellamento e a volerla ricollocare proprio lì: il restauro fu affidato a Borromini, autore anche della galleria prospettica di Palazzo Spada. Anche la porta del Pantheon è maestosa:  alta 7,53 metri, larga 4,45, costruita intorno al 115 d.C., ha anche la particolarità di avere la serratura originale ancora in funzione, dopo quasi 2.000 anni!

pantheon roma
Il Pantheon, Roma; credits: Rabax63, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons

La porta più grande dell’antichità: la Porta di Ishtar di Babilonia

La costruzione della Porta di Ištar, o Ishtar, inizia a Babilonia per volere di Nabucodonosor II, indicativamente nel 575 a.C.

Alta 14 metri e larga 11, oggi ricostruita al Museo Pergamon di Berlino, dove è stata trasportata pezzo per pezzo alla fine degli anni ‘20, la porta è splendidamente ricoperta di mattoni smaltati di blu e decorata con immagini naturalistiche, decori geometrici, dragoni, tori e animali. Questa splendida costruzione è dedicata alla dea dell’amore, della fertilità e della guerra Ishtar, ed era anticamente collocata all’ingresso nord della città e aveva la funzione sia di protezione che di vero e proprio portale di ingresso alla magnificenza di Babilonia.

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La Porta di Ishtar; credits: Rictor Norton, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
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