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6 Febbraio 2023
18:30

I marmi più pregiati in Italia: da Nord a Sud della penisola ecco quali sono

I marmi d'Italia rappresentano un'eccellenza in tutto il mondo. Carrara, Botticino e Perlato di Sicilia sono solo alcuni esempi dei marmi estratti nel nostro Paese.

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I marmi più pregiati in Italia: da Nord a Sud della penisola ecco quali sono
marmi italia

Nella classifica dei marmi più pregiati in Italia (e nel mondo), il primo posto è sicuramente occupato dal marmo di Carrara. In realtà nel nostro Paese si estraggono tante altre tipologie di marmo, esportate in tutto il mondo. Ad esempio, sapevate che il marmo che ricopre la facciata della Casa Bianca viene proprio dall'Italia? E questo è solo un esempio dell'importanza che il marmo Italiano ricopre in tutto il mondo. Infatti, il legame artistico tra Italia e il marmo è riconosciuto a livello globale, grazie alle maestose opere di Michelangelo. Stiamo parlando comunque di marmi geologici, quindi roccia metamorfica, da non confondere con quelli commerciali. In questo articolo vediamo insieme quali sono e dove vengono estratti i marmi più preziosi del nostro paese.

Differenza tra marmo geologico e marmo commerciale

I marmi – geologicamente parlando – sono rocce metamorfiche, ossia rocce che durante le diverse ere geologiche hanno subito una trasformazione a causa delle forti pressioni e temperature alle quali sono state sottoposte. Il processo inizia con i calcari che in particolari condizioni si trasformano, organizzandosi diversamente e diventando una roccia nuova. Questo è un marmo in senso geologico.

Quando parliamo di marmi in senso commerciale, ci riferiamo invece ad un gruppo di materiali, con caratteristiche assimilabili a quelle del marmo, ma che non sono necessariamente dei marmi "geologici". I marmi commerciali seguono il significato etimologico del termine, dal greco marmaron (= risplendere). Per questo sono rocce che diventano lucide tramite levigatura e che vengono utilizzate in settori come architettura e arti applicate.
Quindi tra i marmi commerciali possiamo trovare rocce di ogni tipo: metamorfiche, magmatiche, sedimentarie. Per esempio, tra i marmi commerciali viene venduto anche il travertino, una roccia sedimentaria che si forma in modo completamente diverso rispetto al marmo geologico!
In Italia la norma UNI 8458 stabilisce l'insieme dei materiali lapidei ornamentali, assimilabili ai marmi per caratteristiche tecniche ed estetiche. In termini di volume, nel corso del 2018 la produzione di lapidei ornamentali in Italia è stata di circa 6 milioni di tonnellate (XXX Rapporto marmo e pietre nel mondo, 2019).

Quali sono i più pregiati in Italia?

Addentriamoci ora nella lista delle tipologie di marmi più pregiati e per ogni tipo vi specificheremo il luogo di estrazione e il principale utilizzo.

Marmo di carrara

Un posto da protagonista spetta sicuramente al marmo di Carrara, eccellenza del nostro paese. Lo stesso marmo di Carrara in realtà si divide in alcune varianti, più o meno pure, ossia con più o meno venature grigie.

Immagine

Questo marmo è di grande pregio. Basti pensare che una certa qualità di marmi apuani – ossia delle Alpi Apuane in Toscana – viene utilizzata per realizzare le sculture. Si dice che Michelangelo stesso andasse a scegliere a Carrara il pezzo di marmo statuario da utilizzare per le sue opere.

Marmo Botticino

Un altro marmo italiano famosissimo è il Botticino. Ha una colorazione tenue con sfumature beige. È un marmo molto compatto che ricopre l’Altare della Patria a Roma e addirittura la Casa Bianca di Washington! Viene estratto nelle cave dell'omonimo posto, in provincia di Brescia. Resiste bene all'azione disgregante del gelo: per questo si dice che è antigelivo e viene utilizzato anche per rivestire gli esterni.

marmo botticino

Travertino

Nel Lazio si estrae invece il Travertino, il marmo commerciale poroso con cui i Romani hanno costruito i monumenti più celebri. Il suo colore beige è determinato dalla quantità di ossidi presenti al suo interno. Il Travertino usato per i monumenti della Capitale viene dai Monti Tiburtini, nei dintorni della provincia di Tivoli. Facile da estrarre, scolpire e lucidare, questo materiale era perfetto per costruire i monumenti romani. Ad esempio sono in Travertino la Fontana di Trevi, il Colosseo e le colonne di Piazza San Pietro.

cava travertino fontana trevi
Cava di Lapis Tiburtinus, cioè il travertino utilizzato per realizzare la fontana di Trevi (Credit: INGVAmbiente).

Perlato di Sicilia

La Sicilia è il terzo polo marmifero italiano per volume estratto (Istat,2020). Tra i marmi siciliani il più famoso è il Perlato di Sicilia, estratto dalle cave di Custonaci, nel trapanese. È di colore avorio chiaro con delicate venature brune. Le venature giallo-brune sono causate dalla concentrazione di ossidi di ferro e minerali argillosi. Questo marmo è molto richiesto in Italia e all'estero. Troviamo il Perlato di Sicilia nella pavimentazione della Stazione Centrale di Milano ma anche nei rivestimenti della Basilica di San Pietro in Vaticano.

perlato sicilia

Marmo di Candoglia

Dal lato opposto della penisola troviamo invece il marmo di Candoglia, chiamato così perché proviene dalle cave di Candoglia in Val d'Ossola, Piemonte. Questo marmo ha una delicata tinta rosa con venature grigie. È un materiale compatto e resistente ma non è molto facile da lavorare. La fama di questo marmo è legata all'uso esclusivo che ne venne fatto per costruire il Duomo di Milano. La Veneranda Fabbrica del Duomo gestisce ancora oggi l'estrazione di questo materiale.

Peperino Grigio

Oltre al Travertino, nel Lazio si estrae un altro marmo molto famoso: il Peperino Grigio. Si tratta di una roccia di origine vulcanica estratta nell'area di Viterbo. Questo nome particolare gli è stato attribuito per il suo aspetto singolare. Il marmo, dalle tonalità grigiastre, presenta tanti piccoli puntini neri che assomigliano a grani di pepe. In realtà questi puntini sono frammenti di biotite, dei cristalli che si trovano nei prodotti vulcanici. Infatti il Peperino si è formato dalla trasformazione di alcune lave solidificate.

peperino grigio
Mario1952, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons

Trani Bronzetto e Apricena

Nelle cave pugliesi di Trani si estraggono due qualità di marmo molto famose: Trani Bronzetto e Trani Apricena. Il Bronzetto, compatto e quasi vetroso, è di colore beige ma con tante macchioline ed è molto riconosciuto per la sua resistenza. Il Filetto rosso – chiamato Apricena, dal nome delle cave da cui è estratto – contiene delle venature rosse sulla base color beige. Questa qualità di marmo è stata molto utilizzata nella Reggia di Caserta.

trani apricena

Rosso di Verona

Tornando a Nord, troviamo il famoso Rosso di Verona, con sfumature dal mattone all’arancio al rosa, a seconda della concentrazione di ossido di ferro. Questo marmo è anche conosciuto con il nome di Rosso Ammonitico, per la presenza di ammoniti fossili lungo la sua superficie. Questi fossili risalgono all'epoca giurassica, quando al posto di Verona c'era il mare! Le conchiglie depositate sul fondale marino, dopo una serie di trasformazioni, sono diventate parte della roccia.

rosso verona

Verde di Prato

Infine menzioniamo un marmo di un colore particolare: il Verde di Prato, chiamato anche serpentino. La roccia, estratta dalle appendici dell'Appennino, contiene ossidi di silicio e magnesio in percentuali variabili. Il colore verde è dato dalla forte presenza del gruppo minerario serpentino, prodotto di trasformazione dell'olivina, una pietra verde che contiene ferro. Possiamo trovare questo particolare materiale proprio nella facciata e negli interni del Duomo di Prato.

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I marmi della facciata del Duomo di Prato. Credits: Aldo Cavini Benedetti

In realtà la lista dei marmi d'Italia è ancora molto lunga. Marmo di Siena, Verde Alpi, il Marmo Verde di Taormina sono solo alcuni esempi dei marmi più pregiati del nostro Paese.

Bibliografia
Carlo Montani, XXX Rapporto marmo e pietre nel mondo, 2019 Istat. Cave e miniere: Risorse minerali estratte (in unità di volume), 2020
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