Il nostro pianeta, insieme al Sole e a tutto il Sistema Solare, è collocato all'interno di una galassia a spirale che prende il nome di Via Lattea. Questo nome deriva dagli antichi Greci, che la chiamavano galaxias kyklos (“cerchio lattiginoso”, dal greco gala, “latte”) probabilmente perché la sua forma, vista in una notte di cielo sereno senza inquinamento luminoso, ricorda proprio uno schizzo di latte. E fu proprio uno schizzo di latte della regina degli dei Era, secondo la mitologia greca, a dare origine a quella che oggi chiamiamo Via Lattea staccando bruscamente dal suo seno il neonato Eracle, posto lì dal padre Zeus mentre Era dormiva. Il gesto improvviso della dea fece uscire degli schizzi di latte che, secondo la mitologia, avrebbero dato origine alla Via Lattea. L'associazione della striscia biancastra a una via composta di latte portò poi i Romani a chiamarla via lactea, da cui deriva direttamente il nome che usiamo tuttora. Il termine greco gala per latte è all'origine dell'etimologia della parola galassia.
La Via Lattea tra astronomia, arte e mitologia
Come molti oggetti astronomici anche la Via Lattea possiede un forte legame con la mitologia greca e latina, in particolare con il mito di Eracle (Ercole per i latini). Eracle era il figlio di Alcmena e di Anfitrione, o meglio, così sarebbe dovuta andare la storia se Zeus, come spesso accade, non ci avesse messo lo zampino. In realtà è infatti proprio quest'ultimo il padre biologico di Eracle. Zeus infatti, mentre Anfitrione è partito in spedizione contro i Teleboi, inganna Alcmena assumendo la forma e l'aspetto del marito. Da una notte di passione e di menzogne fra Zeus e Alcmena nascerà Eracle.
Esistono varie leggende che narrano di come il piccolo Eracle, succhiando il seno di Era in modo da ottenere l'immortalità, portò alla nascita di quella che oggi chiamiamo Via Lattea. Secondo alcune tradizioni fu Ermes, il messaggero degli dèi, a porre Eracle sul seno della dea, proprio mentre dormiva. Quando Era si svegliò respinse il bambino ed il latte che colò dal suo seno produsse una striscia nel cielo: la Via Lattea.
Un altro racconto narra invece di come Alcmena, temendo la gelosia e la vendetta di Era, espose il piccolo figlio appena nato, nei pressi di Argo. Atena ed Era, le quali erano di passaggio, lo videro. Atena in particolare si stupì per il vigore e per la bellezza di Eracle, e chiese ad Era di offrirgli il seno. Il piccolo Eracle succhiò però così fortemente che ferì la dea, la quale fu costretta a scagliarlo violentemente lontano da sé. La storia ha un lieto fine: Atena raccolse il bambino e lo riportò alla madre, ordinandole di allevarlo senza timore.
Cos'è veramente la Via Lattea
Negli ultimi decenni siamo riusciti a capire cosa sia veramente la nostra galassia: un agglomerato di gas, polveri e più di 100 miliardi di stelle. In particolare la Via Lattea fa parte di quella categoria di galassie a spirale barrata, costituite cioè da un nucleo centrale tagliato da una barra e composto da stelle più vecchie, circondato da un disco con almeno 6 bracci a spirale composto di gas, polveri e stelle più giovani. La nostra Terra si trova proprio in uno di questi bracci a spirale secondari, il braccio di Orione, a circa 27.000 anni luce dal centro. Sebbene sembri così pacifico, al centro della Via Lattea è presente un buco nero supermassiccio chiamato Sagittarius A*, con oltre 4 milioni di masse solari. È proprio il caso di dire che questo è una di quelle circostanze in cui si vive più tranquillamente in periferia!