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25 Maggio 2025
8:00

Perché non si usano più le pentole in rame

Le pentole in rame oggi sono poco utilizzate nelle cucine perchè sono costose, necessitano di una manutenzione costante e rappresentano un potenziale pericolo per la salute. A contatto con cibi acidi possono rilasciare rame, tossico a concentrazioni elevate.

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Perché non si usano più le pentole in rame
Pentole in rame

Almeno una volta vi sarà capitato di osservare, in qualche cucina in vecchio stile, l’utilizzo di pentole in rame. Di certo hanno un fascino senza tempo: brillano come gioielli appesi nelle cucine rustiche e promettono una cottura uniforme grazie alle eccellenti capacità di conduzione termica del rame. Tuttavia, nonostante queste qualità, oggi sono sempre più rare nelle cucine domestiche, vi siete mai chiesti perché? In generale, si può affermare che esistono almeno tre ragioni principali: il costo elevato, la necessità di una manutenzione costante e i potenziali rischi per la salute derivanti dal rilascio di rame al contatto con alcuni alimenti, in particolar modo con quelli acidi come pomodoro, limone o aceto. Questo insieme di motivi ha provocato la graduale scomparsa nelle nostre cucine delle pentole in rame, sostituite da utensili in materiali differenti.

Il costo elevato e la manutenzione impegnativa delle pentole di rame

Il rame è un materiale pregiato e costoso: la sua abbondanza nella crosta terrestre è di gran lunga minore a quella di altri metalli, come l’alluminio. Secondo un'analisi effettuata da J.P.Morgan, nel 2025 il rame costa fino a 4 volte più dell'alluminio, rendendo nei fatti le pentole in rame un investimento significativo per qualsiasi cucina. Ma il prezzo d'acquisto di questi utensili è solo l'inizio. Le pentole in rame richiedono una manutenzione regolare per mantenere bellezza e lucentezza. La pulizia deve essere frequente e accurata, perché il rame, se esposto all’aria, si ossida facilmente, prendendo una colorazione verdognola che, se non trattata, può compromettere non solo l’aspetto, ma anche la funzionalità della pentola.

rame ossidato
Dettaglio di una pentola in rame, sulla destra è possibile notare la colorazione verdognola tipica dell’ossidazione.

Osserviamo lo stesso fenomeno ogni volta che, per esempio, una statua in bronzo (nota lega in stagno e rame) viene lasciata esposta all’aria per mesi o addirittura anni, come nel caso delle opere più antiche: dalla reazione tra rame e ossigeno atmosferico si forma ossido di rame, la cui presenza comporta una colorazione sulle tonalità del verde e dell’azzurro, oltre a una diminuzione delle proprietà meccaniche della lega in bronzo.

Inoltre, molte pentole in rame sono rivestite internamente con stagno o acciaio inossidabile per prevenire reazioni chimiche con il cibo. Tuttavia, questi rivestimenti possono usurarsi nel tempo, con conseguente necessità di essere ripristinati da artigiani specializzati, aggiungendo ulteriori costi e complicazioni.

La reattività con alcuni alimenti e i rischi per la salute delle padelle di rame

Uno dei principali svantaggi delle pentole in rame è la loro reattività con gli alimenti acidi. Quando il rame entra in contatto con ingredienti come pomodori o aceto, può avvenire una reazione chimica che porta alla liberazione di ioni di rame (Cu2+). Questi ioni possono contaminare il cibo, rendendolo non solo sgradevole al gusto, ma anche potenzialmente pericoloso per la salute.

pentole di rame in cucina

Il rame, nonostante sia un elemento essenziale per il funzionamento di alcune proteine che troviamo nel nostro corpo, se ingerito in quantità elevate è tossico per l’organismo umano, causando effetti collaterali come nausea, vomito e danni al fegato. Anche le pentole rivestite con stagno e acciaio inox non sono esenti da problemi. Se il rivestimento interno si danneggia o si usura, il rame sottostante può entrare in contatto con gli alimenti aumentando il rischio di contaminazione.

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