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6 Giugno 2024
18:29

Perdite di elio per la navicella spaziale Starliner di Boeing diretta verso la ISS: cos’è successo

La capsula spaziale privata Starliner, al suo primo volo con equipaggio con due astronauti NASA diretti verso la Stazione Spaziale Internazionale, ha fatto registrare tre piccole perdite di elio da uno dei suoi propulsori. La NASA monitora da terra la situazione, che viene giudicata sotto controllo.

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Perdite di elio per la navicella spaziale Starliner di Boeing diretta verso la ISS: cos’è successo
starliner boeing perdite elio
Credit: Boeing

Starliner, la capsula realizzata da Boeing, ha registrato tre perdite di elio (fortunatamente non preoccupanti) durante il suo primo volo con equipaggio con a bordo gli astronauti statunitensi Sunita Williams e Barry Wilmore verso la Stazione Spaziale Internazionale, dove risiederanno una settimana. Il “taxi spaziale”, che in passato aveva già effettuato due voli senza equipaggio, è partito il 5 giugno alle 16:52 (ora italiana) da Cape Canaveral, in Florida, lanciata da un razzo Atlas V, e attraccherà alla Stazione Spaziale nelle prossime ore, dopo un tentativo fallito alle 18:15 di oggi per problemi ai propulsori. Al momento la capsula sta stazionando a una distanza di sicurezza di 200 metri dalla ISS fino alla prossima opportunità di attracco.

C'erano stati altri due tentativi di lancio prima di quello del 5 giugno: il primo il 6 maggio e il secondo il 1° giugno. Tutto però è stato risolto e la capsula di Boeing è riuscita a partire per la missione CFT (Crew Flight Test), che ha come scopo la certificazione della capsula per il volo umano. Una volta certificata, Starliner affiancherà la capsula Crew Dragon di SpaceX tra le capsule realizzate da aziende private abilitate al trasporto di astronauti.

Il volo è un'occasione per svolgere numerosi test sul funzionamento della navicella, tra cui anche il pilotaggio manuale. Essendo una prima volta per Boeing, il volo di Starliner non è stato privo di problemi. L'agenzia spaziale americana ha comunicato infatti che ci sono state tre perdite di elio all'interno della navicella, che però non costituiscono alcun rischio per gli astronauti e non compromettono il piano di volo. L'elio viene usato per aiutare il propellente a raggiungere i propulsori del modulo di servizio. La prima perdita era già nota prima della partenza, mentre le altre due sono state individuate dopo il lancio. Il problema è stato risolto semplicemente chiudendo due delle valvole per il trasporto dell'elio nella navicella. La perdita individuata prima del lancio è stata probabilmente causata da una guarnizione di gomma nel collettore del propulsore.

Starliner dovrebbe tornare a terra il 14 giugno (a meno di proroghe che verranno decise nei prossimi giorni) nel deserto tra Arizona e New Mexico, negli Stati Uniti.

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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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