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26 Gennaio 2024
17:45

Prodotta in Italia la prima batteria ricaricabile commestibile, premiata dal “Time”

L'Istituto Italiano di Tecnologia ha realizzato il primo prototipo al mondo di batteria ricaricabile commestibile, premiata dalla rivista “Time”. È composta da sostanze presenti in alimenti come mandorle, capperi e alghe.

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Prodotta in Italia la prima batteria ricaricabile commestibile, premiata dal “Time”
edible battery IIT
Credits: IIT.

L'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha sviluppato il primo prototipo di batteria ricaricabile commestibile, inserita dalla rivista Time tra le 200 migliori invenzioni del 2023. Il vantaggio di un'invenzione di questo tipo sta nel fatto di essere completamente biocompatibile, cioè non ha effetti negativi sul nostro organismo. Le applicazioni vanno dai dispositivi medici per il rilascio dei farmaci all'interno del corpo all'alimentazione dei dispositivi portatili.

Il primo prototipo della batteria è stato realizzato dal gruppo di Mario Caironi, coordinatore del Printed and Molecular Electronics Laboratory al Centro di IIT a Milano, utilizzando molecole presenti in alimenti come mandorle, capperi e alghe. In seguito alla realizzazione del prototipo è stato pubblicato dal gruppo di Caironi uno studio sulla rivista Advanced Materials.

Come è stata realizzata la batteria la prima batteria commestibile

Elemento essenziale nella costituzione di una batteria vi sono i due poli, detti anodo (polo positivo) e catodo (polo negativo). In questa batteria l'anodo è stato realizzato utilizzando la riboflavina (o vitamina B2), presente per esempio nelle mandorle, mentre il catodo con della quercetina presente per esempio nei capperi.

mario caironi edible battery
Mario Caironi mostra il prototipo di batteria edibile. Credits: IIT.

Delle alghe nori (utilizzate anche per la preparazione del sushi) sono state utilizzate, poi, come separatori per evitare i cortocircuiti. L'elettrolita del prototipo è a base d'acqua.
Grazie a questa composizione la batteria non creerebbe problemi al corpo umano seppur ingerita, infine il funzionamento a 0,65 V consente al dispositivo di lavorare a una tensione sufficientemente bassa da non risultare dannosa per l'uomo.

La batteria sviluppata dal gruppo di Caironi può fornire una corrente di 48 μA (microampère) per circa 12 minuti ed è in grado di alimentare, ad esempio, LED a bassa potenza.

Caironi in merito all'inserimento del lavoro del suo gruppo nella lista del Time ha dichiarato:

Nella ricerca, soprattutto quando si percorrono strade poco battute, non è scontato da un lato ottenere dei risultati, dall’altro che questi vengano notati così velocemente. Questo ci motiva ancora di più a proseguire. Un grandissimo merito va a Ivan Ilic, un ex membro del team, che ha guidato la realizzazione della batteria.

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