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L’abuso di sostanze dopanti, come gli steroidi anabolizzanti (molecole derivanti dal testosterone), è un fenomeno in crescita nel mondo dello sport e del culturismo sia a livello professionale che amatoriale. Il loro utilizzo non solo è illegale, ma causa gravi danni a tutto l’organismo, dal sistema cardiovascolare alla cute, dal fegato al sistema riproduttivo maschile e femminile, fino ad arrivare a disturbi del comportamento e della crescita. Vediamo quindi quali sono gli effetti collaterali del loro utilizzo.
Gli effetti collaterali degli steroidi anabolizzanti
Gli anabolizzanti androgeni come il trenbolone (TREN) sono delle sostanze che si ottengono andando a modificare la struttura chimica del testosterone in una specifica posizione: sul carbonio 17. Per questo vengono chiamati derivati 17-alchil-sostituiti. Questa particolare modifica è stata correlata a gravi lesioni epatiche: infatti i primi danni che compaiono a seguito dell’assunzione di queste sostanze sono proprio a livello del fegato e la loro gravità è proporzionale alla dose assunta. Più TREN si assume, peggiore è il risultato per il fegato, fino ad arrivare al tumore epatico.
L’uso di trenbolone e di steroidi androgeni anabolizzanti, spesso nell’ambito del bodybuilding, può portare a livello cardiaco, un aumento della pressione arteriosa e del rischio di infarto.
È comune anche l'apnea notturna e la comparsa di acne soprattutto a livello di spalle, dorso e petto. Inoltre, l'assunzione di AAS porta ad aumento dei valori di LDL, quello che comunemente conosciamo come colesterolo cattivo, con maggiori rischi di formazione di placche aterosclerotiche. Per quanto riguarda i muscoli, la crescita del tessuto muscolare è sì più veloce, ma porta a ottenere un muscolo meno elastico, più rigido e più soggetto a strappi, tensioni e lesioni.
In ambito atletico, vengono proposti anche a bambini e adolescenti, per migliorare velocemente la performance atletica. In questo periodo di sviluppo, gli AAS impediscono una crescita normale dell’apparato muscolare e scheletrico, talvolta bloccando la crescita, e influiscono sul comportamento e sulla corretta maturazione degli organi sessuali.
Gli effetti psicologici
A livello psicologico, l’uso e abuso di steroidi androgeni porta ad un aumento dell’aggressività, effetto talvolta ricercato appositamente, soprattutto quando vengono utilizzati come dopanti nelle competizioni sportive. Chi fa uso di queste sostanze può provare inizialmente sensazioni di euforia simili a quelle date dalle amfetamine. Con l'assunzione prolungata, non solo si sviluppa dipendenza, per cui si possono verificare episodi depressivi quando si interrompe il ciclo di assunzione, ma l’euforia si trasforma presto in aggressività, violenza e psicosi.
I rischi per gli ormoni e il sistema endocrino
Ricordiamo che, in quanto derivati del testosterone, il trenbolone e gli AAS sono essi stessi degli ormoni e interferiscono con la normale funzionalità di quelli prodotti dal nostro corpo. Negli uomini viene ridotta la produzione endogena del testosterone e si riduce il volume dei testicoli e la produzione di sperma e spermatozoi fino al 90%: per farla breve, si arriva all’impotenza. Al contempo, la prostata si ingrossa (ipertrofia prostatica), con conseguente rischio di tumore, e possono comparire caratteri femminili come la crescita del seno (ginecomastia).
Nelle donne, uno dei primi segnali dell’utilizzo di anabolizzanti è la mascolinizzazione della voce, accompagnata da irsutismo (crescita eccessiva dei peli corporei), disturbi o assenza totale del ciclo mestruale e perfino emorragie a livello dell’endometrio (la mucosa che riveste la parete uterina). Al contrario di quanto succede negli uomini, diminuisce e si atrofizza il seno mentre si ingrossa il clitoride.
Infine, in un perfetto esempio di parità dei sessi, il traguardo finale dell’uso di trenbolone e anabolizzanti è l’infertilità.
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