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18 Marzo 2024
8:00

Perché il cortisone fa diventare gonfi? Non è ritenzione idrica ma un effetto collaterale

Il gonfiore dovuto al cortisone è un effetto collaterale che si ottiene dopo lunghi periodi di terapia. È legato alla ridistribuzione del grasso dalla parte bassa del corpo al tronco e al viso. Non è dunque ritenzione idrica, come molti ritengono.

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Perché il cortisone fa diventare gonfi? Non è ritenzione idrica ma un effetto collaterale
cortisone perché fa gonfiare

La paura di gonfiarsi a seguito di una terapia con farmaci cortisonici è abbastanza comune. Il gonfiore di parti come viso o addome però non ha nulla a che fare con la l'accumulo d'acqua o l'aumento di penso, ma è un effetto legato all’azione di questi farmaci che mimano l’azione del cortisolo prodotto dal corpo. Il cortisolo – e quindi anche i farmaci cortisonici – stimolano il rilascio di glucosio nel sangue, l’aumento di insulina e un aumento della sintesi e dello stoccaggio dei lipidi, ridistribuendo il grasso dalla parte bassa del corpo alla parte alta, soprattutto viso e tronco. Vediamo, cosa sono i farmaci cortisonici, come avviene questo spostamento di grassi e perché.

Cosa sono i farmaci cortisonici

I farmaci cortisonici sono un’ampia classe di molecole, tra cui prednisone e dexametasone, da assumere solo dietro prescrizione medica e con struttura simile a quella degli ormoni endogeni chiamati glucocorticoidi (cortisolo e cortisone). Vengono utilizzati come antinfiammatori in malattie autoimmuni e in quelle croniche infiammatorie come l’artrite reumatoide, ma anche come farmaci d’urgenza nei casi di asma o nelle reazioni allergiche.

dexametasone

Quali sono gli effetti collaterali dei cortisonici

Uno degli effetti collaterali più comuni che si presenta dopo lunghi periodi di assunzione è la sindrome di Cushing iatrogena (causata da farmaci), caratterizzata dalla cosiddetta moon face (o faccia a forma di luna) legata all’accumulo di grasso sul volto. Il meccanismo che porta a questa ridistribuzione del grasso è un complesso e paradossale intreccio di fattori derivante dall’azione dei cortisonici su più percorsi metabolici.

Perché il cortisone gonfia

I cortisonici agiscono sul metabolismo dei carboidrati, dei grassi e delle proteine, mimando in tutto e per tutto l’azione del cortisolo endogeno. Il cortisolo stimola la sintesi di glucosio (gluconeogenesi) a partire dagli amminoacidi e ne aumenta i livelli presenti nel sangue. Più glucosio nel sangue significa anche maggiore rilascio di insulina. Contemporaneamente, cortisolo e cortisonici stimolano la lipolisi, ossia lo scioglimento dei grassi immagazzinati, e la liberazione di acidi grassi nel sangue per utilizzarli come fonte energetica. Se quindi scioglie i grassi, perché ci si gonfia il volto? Ecco il paradosso.

Mentre i cortisonici la stimolano, l’insulina inibisce la lipolisi e promuove invece la sintesi di nuovi grassi da immagazzinare (lipogenesi)! Queste due azioni non si bilanciano, ma al netto dei conti si ottiene un aumento della deposizione di grasso, soprattutto in terapie che durano più di due settimane.

Nonostante non sia ancora chiaro come mai avvenga questa ridistribuzione del grasso dalle estremità del corpo al tronco e al viso, secondo alcuni studi potrebbe derivare dal numero di recettori per i glucocorticoidi presenti in diversi tipi di adipociti (le cellule in cui viene depositato il grasso).

A lungo andare, infine, questo processo di trasformazione degli amminoacidi in glucosio e l’aumento di insulina possono portare ad aumento della fame, del peso e iperglicemia fino alla comparsa di diabete.

Quindi come abbiamo visto, contrariamente a quanto si pensa, il gonfiore non è causato da ritenzione dei liquidi, o almeno non ne è la causa principale. Soprattutto per terapie molto lunghe, anche l’accumulo di liquidi, soprattutto a livello di gambe e caviglie, contribuisce alla sensazione di gonfiore causata dai cortisonici.

ritenzione idrica

In questo caso entra in gioco la somiglianza di questi farmaci con i mineralcorticoidi, un’altra classe di ormoni endogeni strettamente imparentata con i glucocorticoidi. Questa somiglianza fa sì che i farmaci cortisonici possano interagire anche con i recettori dei mineralcorticoidi causando, a livello dei reni, un aumento della ritenzione di sodio e acqua e una perdita di potassio.

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