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13 Agosto 2023
8:30

Quali sono state le estati più calde della storia della Terra dall’Eocene a oggi

A causa del riscaldamento globale le estati che stiamo vivendo in media sono sempre più calde e, in futuro, tenderanno ad esserlo ancora di più. Dai tempi dei Romani le estati degli ultimi anni sono le più calde, continuando a battere ogni record.

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Quali sono state le estati più calde della storia della Terra dall’Eocene a oggi
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Negli ultimi anni stiamo sperimentando temperature estive sempre più alte. Il riscaldamento globale sta mettendo a dura prova la nostra capacità di sopportare il clima caldo e, soprattutto in Europa, stiamo assistendo a frequenti ondate di calore durante l’estate. Immaginate, però, di essere proprio nel territorio che oggi chiamiamo Europa e di dover sopportare una temperatura estiva di circa 6°C superiore rispetto a quella che mediamente affrontiamo oggi. Questa situazione, che sembra così assurda, è stata reale in Europa e sul nostro pianeta milioni di anni fa. Vediamo quindi, attraversando alcune ere geologiche della Terra, quali sono state le estati più calde della storia della Terra a partire dall'Eocene (56 milioni di anni fa).

Le estati torride nell’Eocene

L’Eocene è un periodo geologico che va da 56 a 34 milioni di anni fa circa. Gli esseri umani non abitavano ancora il Pianeta e anche la geografia era decisamente diversa: ad esempio, le Alpi non si erano ancora formate o si stavano formando. In questo periodo la Terra era caratterizzata da un clima molto caldo e umido. Le estati nell’Eocene erano di gran lunga più calde rispetto a quelle che viviamo oggi. A causa della grande concentrazione di CO2 in atmosfera, la temperatura media globale era superiore di 6-8 gradi rispetto a quella dell'epoca preindustriale, cioè alla media della temperatura tra il 1850 e il 1900 circa. I mari e gli oceani erano molto più caldi, le foreste tropicali erano estese su tutto il Pianeta e i poli non erano ricoperti da ghiacci.

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Andamento della temperatura nell’Eocene. Credit: Robert A. Rohde

Le estati nel Piacenziano

Il Piacenziano è un altro periodo geologico, che va da 3,6 a 2,5 milioni di anni fa, quindi si colloca nel medio Pliocene. Come l’Eocene o come il periodo che viviamo oggi, è un periodo interglaciale, ovvero un periodo in cui il clima sulla Terra è caldo e si posiziona prima o dopo un’era glaciale, in cui invece il clima è più freddo. In questo periodo Homo sapiens ancora non abitava la terra, ma molto probabilmente era già presente l’australopiteco. I nostri antenati genetici dovevano fronteggiare estati più calde di quelle che sperimentiamo oggi, ma abbastanza simili – ahimè – a quelle che ci aspettiamo di sperimentare nell'ultima parte del XXI secolo.

Le temperature del Piacenziano, infatti, erano più alte di 2-3 °C rispetto al periodo preindustriale, una forbice simile a quella delle attuali proiezioni sull'aumento della temperatura globale entro il 2100. Questo periodo geologico è molto importante perché, per molti aspetti, è molto simile al mondo moderno. La geografia terrestre e oceanica era quasi uguale a quella di oggi e molte specie vegetali e animali di allora sono ancora presenti. Studiare il Piacenziano, quindi, può aiutarci a capire cosa potrebbe aspettarci nei prossimi anni.

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Media delle temperature dei mari nel Piacenziano. Credit: Giorgiogp2

Le estati più calde in Europa dall’Impero Romano a oggi

Passando alla storia più recente, le estati europee dell'ultimo trentennio sono state le più calde degli ultimi 2000 anni. Per saperlo, dato che ai tempi dei Romani non c’era modo di misurare e registrare i dati di temperatura, il clima del passato è stato ricostruito da alcuni ricercatori grazie alla dendrocronologia, ovvero lo studio degli anelli degli alberi. Il fusto degli alberi, infatti, cresce ogni anno aggiungendo un anello (più o meno largo in base alla temperatura e ad altri fattori): studiando questi anelli e confrontandoli con gli anelli di altri alberi è stato possibile ricostruire la situazione climatica del passato, anno dopo anno.

Grazie a questa tecnica si è concluso che le temperature estive in Europa dal 1986 al 2015 sono state di 1,3° C più alte rispetto a quelle delle estati dell’Impero Romano, e nessun periodo degli ultimi 2000 anni è stato altrettanto caldo. Nonostante circa 2000 anni fa si sia verificato il “periodo caldo romano”, le temperature medie estive europee di oggi sono più calde e le ondate di calore sono più frequenti e durano di più. Questa ricostruzione arriva solo al 2015. Come sono quindi le estati dal 2015 ad oggi e come saranno quelle del futuro?

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Antichi Romani

Le estati più calde della storia da quando misuriamo la temperatura

La registrazione della temperatura media globale inizia ufficialmente solo nel 1850 e, grazie allo sviluppo di tecnologie come termometri e satelliti, le misurazioni della temperatura si sono standardizzate solo a partire dalla metà del XX secolo. Ciò significa che, dal 1850 ad oggi, abbiamo a disposizione una serie storica delle temperature globali, che è fondamentale per comprendere le tendenze climatiche a lungo termine.

Osservando questa lunga serie storica si conferma che dal 1850 la temperatura estiva è stata sempre più alta e, soprattutto negli ultimi 30 anni, ha subito un’impennata riscaldandosi molto più velocemente. In particolare, gli anni dal 2014 ad oggi sono stati i più caldi in assoluto e l’estate del 2022 è stata la più calda mai registrata in Europa, con una temperatura media più calda di 1,2°C rispetto al 1850.

Quindi, quelle che stiamo vivendo, sono le estati più calde che si siano verificate sulla Terra in Europa almeno dal tempo degli antichi Romani. Inoltre, le previsioni per il futuro non lasciano dubbi: il clima continuerà a riscaldarsi battendo purtroppo ulteriori record, portando le temperature a salire ancora e superando probabilmente di 2-3°C le temperature medie dell’età preindustriale, come nel periodo Piacenziano, entro il 2100.

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Andamento delle temperature dal 1850 ad oggi. Credit: Efbrazil

Perché fa sempre più caldo?

Negli ultimi anni le temperature sono così alte anche e soprattutto a causa delle attività umane: le emissioni di gas serra da noi generate hanno fatto salire la concentrazione di CO2 in atmosfera, causando il brusco processo di riscaldamento anomalo che stiamo vivendo. Anche nell’Eocene e nel Piacenziano la temperatura era più alta e la CO2 era presente in atmosfera con maggior concentrazione, ma ciò era dovuto ai cicli climatici naturali del Pianeta.

La differenza, infatti, sta tutta nella velocità con cui le temperature stanno aumentando attualmente. Nell’Eocene e nel Piacenziano il riscaldamento o il raffreddamento delle temperature è stato un processo che ha impiegato milioni di anni. Oggi, invece, la temperatura si sta riscaldando con una rapidità mai vista sulla Terra.

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