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14 Dicembre 2022
18:30

Sagrada Familia, il progetto e le caratteristiche della chiesa progettata da Gaudì a Barcellona

La Sagrada Familia è una chiesa che racconta una storia, dove ogni scelta ha un significato e un pensiero comune, lodare il Signore valorizzando la natura.

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Sagrada Familia, il progetto e le caratteristiche della chiesa progettata da Gaudì a Barcellona
sagrada familia

La Sagrada Familia, un tempio diventato fonte di ammirazione e stupore in tutto il mondo, è uno dei pilastri della storia dell’architettura moderna. Si trova a Barcellona, nella comunità autonoma della Catalogna, in Spagna, e la sua prima pietra è stata posata il 19 marzo 1882. Nonostante siano trascorsi 140 anni dall'inizio dei lavori, l'opera architettonica è ancora in fase di sviluppo. In teoria la Sagrada Familia sarà terminata nel 2026, quando ricorrerà il centenario della morte di Antoni Gaudì, il suo architetto.

Il progetto della Sagrada Familia

Il padre di questo progetto è l'architetto spagnolo Antoni Gaudì, il quale voleva realizzare la basilica perfetta che rappresentasse la vita di Gesù e la storia della fede. L’idea iniziale di realizzare quest'opera fu del ricco filantropo Josep Maria Bocabella (sepolto nella cappella del Cristo Santo, all’interno della Basilica), che fondò l’Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe con l’obbiettivo di raccogliere fondi per realizzare un tempio dedicato alla Sacra Familia. Il progetto, affidato all’architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano, iniziò in stile gotico con l’idea di realizzare una chiesa a tre navate con contrafforti esterni. Villar si dimise un anno dopo l’inizio dei lavori per dei disaccordi con un architetto consulente di Bocabella. Il progetto venne quindi affidato, dopo alcuni rifiuti, ad un giovane architetto trentunenne che ancora non aveva realizzato grandi opere, ma con un’idea ambiziosa: un tempio a 5 navate e 18 torri.

sagrada familia facciata

Quando Gaudí prese in mano la direzione dei lavori della Sagrada Familia era stata realizzata solamente la cripta, quindi ebbe modo di rivoluzionare profondamente le altre parti del disegno iniziale, definendo i vari dettagli con l’avanzamento del cantiere. Gaudì morì il 10 giugno 1926, travolto da un tram mentre passeggiava per Barcellona. La città si mise in lutto e il Papa approvò che venne sepolto nella cripta della Sagrada Familia ancora incompiuta, dove si trova tutt'oggi. Diverse generazioni di architetti proseguirono i lavori cercando di mantenere viva la visione di Gaudì. Tutto si complicò quando gran parte delle sue idee e modellini vennero distrutte da un incendio appiccato da un gruppo di anarchici nel 1936. Ci vollero ben 16 anni per riassemblare i pezzi del modello originale recuperati. Visitando la Sagrada Familia è possibile ammirare il Museo nella quale è presente il laboratorio che ospita alcuni dei vecchi progetti di Gaudì che non sono stati distrutti negli anni.

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Modellini presenti nel museo della Sagrada Familia (Foto: Matteo Ammirati).

La struttura della cattedrale

Antoni Gaudì affermò che non esisteva struttura migliore che il tronco di un albero o dello scheletro umano, per tale motivo cercò di replicarle nel suo progetto, adattando il linguaggio della Natura alle forme strutturali dell’architettura. Per sopportare le pressioni di tutta la struttura, Gaudì si è affidato ad una struttura sempre presente in ogni sua opera, l’arco catenario – erroneamente chiamato parabolico – che è stato sicuramente l’elemento chiave costruttivo della basilica della Sagrada Familia.

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Esempio di arco catenario

Si tratta di un arco che consente di distribuire in maniera omogenea il carico e non necessita di contrafforti o di elementi di supporto. Per immaginarsi la sua forma basti pensare ad una fune, appesa a due punti estremi, che soggetta solo al proprio peso, si flette realizzando una specie di "parabola". Per verificarne la fattibilità Antoni costruì diversi modellini, dove la simulazione consisteva nella costruzione in scala della struttura, costituita da corde intrecciate, con proporzionati sacchi di juta utilizzati come contrappesi. La pianta della chiesa fu progettata a croce latina con l’altare maggiore sopra alla Cripta e circondato da sette cappelle absidali.

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La modellazione 3D e le nuove tecnologie rendono possibile ultimare il progetto iniziale. L’edificio non sarebbe stato in grado di sopportare le ultime torri, dovendo queste essere costruite in cemento e rivestite di pietre. In soccorso arriva la tecnologia, consentendo di sviluppare una nuova tecnica edilizia che utilizza dei pannelli in pietra precompressa. Questi elementi prefabbricati consentono di coprire grandi luci libere (ovvero la distanza tra una colonna e la successiva) con uno spessore ridotto ed elevata resistenza agli agenti atmosferici, eliminando anche la rottura fragile tipica delle pietre naturali (rottura prematura che avviene senza deformazioni).

Le facciate

La Sagrada Familia è caratterizzata da una larghezza minore rispetto alla maggior parte delle altre cattedrali europee, ma presenta numerosi elementi nettamente diversi sia nella struttura che nell’ornamento, rendendola unica. Il progetto originale comprendeva la costruzione delle torri costituite da 18 guglie per rappresentare i Dodici Apostoli, la Vergine Maria, i quattro Evangelisti e Gesù Cristo. Le guglie dedicate agli Evangelisti presentano in cima delle sculture dei loro simboli tradizionali, mentre la guglia più alta, dedicata a Gesù Cristo, sarà sormontata da una croce gigante e avrà un'altezza di circa 170 metri.
L’edificio simboleggia la vita di cristo e le 3 facciate principali ne esprimono i diversi aspetti.

Facciata della Natività

Realizzata tra il 1894 e il 1930 è l’unica parte della chiesa che è stata completata prima della scomparsa di Gaudì. La più antica delle tre e sulle sue torri, che sembrano fatte di sabbia, sono incise la nascita di Gesù, la vita e il processo di creazione. Presenta 3 diversi ingressi che raffigurano i valori della Fede (a destra), della Carità (al centro) e della Speranza (a sinistra). Le decorazioni sono molte accurate e sono presenti diversi animali e simboli come l’Albero della Vita.

facciata nativita

Facciata della Passione

I lavori iniziarono nel 1954 e si conclusero nel 1976. Con l’intento di rappresentare la Passione, la morte e la resurrezione di Cristo. Gaudì la concepì molto semplificata, priva di complessi dettagli, volendo far risaltare le linee dure e dritte scolpite nella pietra a rappresentare le ossa di uno scheletro. Viene sostenuta da 6 grandi colonne su cui sorgono 18 colonne a forma di osso, con al centro una grande croce e una corona di spine. Dividendo la facciata in tre livelli si possono ammirare, dal basso verso l’alto, l’ultima notte di Gesù prima della sua crocifissione, il calvario di Cristo e infine la sua morte, sepoltura e resurrezione.

facciata passione

Facciata della Gloria

La facciata principale della basilica, la più alta, è dedicata alla gloria di Gesù anche dopo la sua morte, ovvero ritrae scene dell’ascesa di cristo al cielo. I lavori iniziarono solo nel 2002, ma risulta essere la più importante delle tre consentendo ai visitatori di accedere alla navata centrale della basilica.

facciata gloria

Gli interni

Se gli esterni sono un inno a Dio, gli interni si riferiscono ai suoi fedeli, la comunità cattolica. L’ispirazione alla natura risulta facilmente deducibile dalle colonne a forma di tronco d’albero, dalla quale si formano dei rami a sostegno dell’intera struttura che trasformano l’interno in un bosco di pietra.

interni sagrada 2

La Cripta, parte più antica della chiesa costruita in stile neorinascimentale, ospita le cappelle che sono tutte dedicate alla Sacra Familia: San Giuseppe, il Sacro Cuore, l’Immacolata Concezione, San Gioacchino (padre di Maria), Sant’Anna (madre di Maria), San Giovanni (detto il Battista), la cappella di Santa Elisabetta (madre del Battista) e San Zaccaria (padre di Giovanni Battista).
L’Abside è situata nella parte alta della Sagrada Familia tra le Facciate della Natività e della Passione – è la parte conclusiva della navata centrale a pianta semi-circolare coperta da una cupola –  fu costruita da Gaudì tra il 1891 e il 1893, dedicata alla Vergine Maria. Le sette cappelle absidali sono dedicate alla vita di San Giuseppe con chiari richiami al gotico tradizionale. Le pareti interne dell'abside sono decorate con teste e lacrime d'angelo.

L'amore di Gaudí per l'uso dei colori è ben noto e predominante in tutte le sue opere. Le grandi vetrate dai colori verdi, blu, gialli e rossi delle vetrate di Joan Vila Grau dipingono l’interno della basilica creando motivi costantemente mutevoli all’interno della chiesa, che illuminano la pietra in modo sempre diverso. La posizione delle finestre è stata una scelta molto accurata, capace di creare un certo equilibrio tra i colori riflessi dalle vetrate e la luce naturale all’interno della chiesa. Per tale motivo le vetrate dai colori vivaci sono posizionate in basso mentre le finestre traslucide sono situate nella parte più alta della struttura permettendo un miglior risalto ai dettagli dei soffitti a volta.

vetrate sagrada familia

Anche se ancora incompiuta, la chiesa è stata consacrata da papa Benedetto XVI il 7 novembre del 2010.

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