
Santa Lucia, martire cristiana, è oggi ricordata come la protettrice della vista e dei ciechi. Viene festeggiata il 13 dicembre, giorno che nell’antico calendario giuliano coincideva con il solstizio d’inverno, ovvero il giorno dopo il quale le ore di luce aumentano e quelle di buio diminuiscono, segno che si ci avvia verso la primavera. Proprio per questo il culto della Santa – anche a causa del nome Lucia che significa proprio “luce” – si fonde con le tradizioni pagane che festeggiano la vittoria della luce sul buio.
Molto amata nel nord Italia, si dice che Santa Lucia abbia guarito i bambini da una malattia agli occhi e portato provviste durante una carestia: proprio per questo, ancora oggi, in molte province della Lombardia, dell’Emilia Romagna, del Veneto e del Trentino, è tradizione che Santa Lucia porti doni ai bambini nella notte tra il 12 e il 13 dicembre.
La vera storia di Santa Lucia, martire e protettrice della vista
Secondo la tradizione Lucia nacque in Sicilia, a Siracusa – città di cui è patrona e dove tutt’oggi il culto è molto sentito – intorno al 280 d.C. in una famiglia nobile. Era orfana di padre, e sua madre era gravemente ammalata: Lucia, promessa sposa a un nobile patrizio di culto pagano, nel pieno delle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano si recò in pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata, per chiedere la guarigione della madre. Qui la Santa le apparve, chiedendole di consacrare alla fede cristiana la sua vita. La madre di Lucia guarì e la ragazza iniziò a professare il cristianesimo al punto da annullare le nozze. Il promesso sposo si infuriò e la denunciò: fu catturata e processata come traditrice e miscredente, ma Lucia non rinnegò la sua fede in Dio. Fu torturata, ma non cedette, e fu poi messa al rogo: la leggenda vuole che nemmeno le fiamme siano riuscite ad ucciderla e, proprio per questo, dopo essere stata accusata di essere una strega, Lucia fu decapitata.
Divenne così a tutti gli effetti una martire cristiana: morì nel 304 d.C. il 13 dicembre, giorno in cui tutt’oggi viene festeggiata. Le sue spoglie sono oggi custodite nel Santuario di Santa Lucia a Venezia, dove sono state portate dal Doge veneziano all’inizio del 1200 dopo le Crociate.
La leggenda, presente anche in numerose iconografie, secondo la quale Santa Lucia si strappò – o le vennero strappati – gli occhi non ha invece fonti accreditate: si tratta probabilmente di una tradizione dovuta al nome stesso Lucia, che deriva dal latino Lux, ovvero “luce”. Il rimando alla luce ha creato un’associazione con la vista, rendendo Santa Lucia la protettrice degli occhi, della vista e anche dei ciechi.
Dove si festeggia la notte di Santa Lucia e perché porta i regali prima di Natale
Il culto di Santa Lucia legato al periodo natalizio è successivo al martirio della Santa: il 13 dicembre, anticamente, nel calendario giuliano, coincideva con il solstizio d’inverno, che nel calendario gregoriano è stato spostato al 21 dicembre. Il 13 dicembre era quindi il giorno con più buio dell’anno, da qui il detto: “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”. Quando iniziò a diffondersi il culto di Santa Lucia, le due festività si sono sovrapposte, visto il legame del nome evocativo della Santa.
Da qui nasce anche la tradizione, diffusa soprattutto nel nord Italia, che vede Santa Lucia come la figura che porta la luce e i regali nel periodo natalizio, durante la notte tra il 12 e il 13 dicembre. Questa credenza sembra aver origine nel XIII secolo, quando nella zona di Verona si diffuse un’epidemia che colpiva i bambini agli occhi: la comunità invocò la Santa protettrice della vista e, a grazia ricevuta, rimase l’usanza di recarsi in pellegrinaggio e omaggiare Santa Lucia che, a sua volta, portava doni e dolci.
Nella zona di Brescia si narra invece che, durante una carestia invernale, Santa Lucia lasciò sulle porte delle case dei sacchi pieni di grano: oggi la leggenda si è evoluta identificando la Santa come colei che, al pari di Gesù Bambino e Babbo Natale, porta salvezza e doni.
Quindi dove si festeggia oggi Santa Lucia? Principalmente in Svezia e in Italia, con celebrazioni particolarmente sentite a Siracusa (Sicilia) e in alcune province del Nord Italia come Bergamo, Brescia, Cremona e Verona.
Santa Lucia festeggiata in Nord Europa: la festa invernale della Luce
Dalla Sicilia fino al nord Italia, e poi verso il nord Europa: il culto di Santa Lucia si diffonde, nei secoli, nelle zone dove i giorni d’inverno sono più lunghi e bui.
La Santa, oggi, viene festeggiata anche in Danimarca, Finlandia, Polonia e Russia, ma il culto è diffuso soprattutto in Svezia dove, ogni 13 dicembre, le ragazze sfilano vestite di bianco e una di loro indossa sulla testa una corona di candele accese proprio a simboleggiare la Santa.
Nei paesi scandinavi, la tradizione cristiana di Santa Lucia si fonde con il culto pagano di origine germanica della Festa delle Luci, chiamata anche Yule. La festa pagana si svolgeva nel periodo compreso tra il solstizio d’inverno e i primi giorni di gennaio in cui le ore di luce, appunto, ricominciano ad aumentare.