Gli ingegneri della NASA hanno scoperto la causa del guasto che dal novembre 2023 fa inviare alla sonda Voyager 1, invece dei normali dati tecnici, dei segnali senza senso, nella fattispecie sequenze in codice binario prive di significato. Alle base del guasto c'è una piccola porzione di memoria del computer di bordo che risulta essere danneggiata. La sonda è l'oggetto umano più lontano dalla Terra: si trova a più di 24 miliardi di chilometri di distanza dal nostro pianeta, e ha alle spalle oltre 46 anni di viaggio nello spazio, pertanto non è semplice da riparare. Ma alla NASA sono già all'opera per sistemare il guasto e ripristinare una comunicazione “normale” con la storica sonda.
L'indiziato principale, confermato in questi giorni come tale, era il computer di volo Flight Data System, responsabile della ricezione e della esecuzione dei comandi da terra. La memoria di questo computer si è danneggiata per cause ancora da accertare e gli ingegneri della NASA sono attualmente al lavoro per trovare una soluzione al problema e riportare la sonda in condizioni operative.
La Voyager 1, lanciata nel settembre 1977 con la gemella Voyager 2, è una delle sonde più longeve costruite dall'uomo e rappresenta l'avamposto più remoto dell'umanità del cosmo. Entrambe le sonde trasportano il Voyager Golden Record, un disco placcato in oro da 12 pollici che contiene suoni e immagini per rappresentare l'umanità. La sua missione principale è stata quella di indagare la natura dei giganti gassosi del Sistema Solare, Giove e Saturno, ed attualmente è nella sua missione estesa di studio dei confini esterni del Sistema Solare. Sul sito della missione è possibile conoscere in tempo reale la posizione della sonda, che si trova attualmente nello spazio interstellare a più di 24 miliardi di chilometri dalla Terra.
Cosa sono i codici binari inviati dalla sonda
A partire da novembre 2023, la navicella spaziale Voyager 1 della NASA ha iniziato ad inviare un segnale radio costante alla Terra, interrompendo il flusso di informazioni sullo stato della sonda e sulle misure da essa condotte. Questo segnale contiene dati sotto forma di codice binario, una serie di zeri ed uno che però risultano non leggibili e interpretabili, segno di un malfunzionamento in corso.
Gli ingegneri della NASA si sono subito messi in azione per diagnosticare il problema e riportare la navicella al suo stato funzionante. Fin dall'inizio del problema, gli ingegneri hanno sospettato che il responsabile fosse il Flight Data System. Quest'ultimo è il computer di bordo che confeziona i dati scientifici e ingegneristici della sonda prima che vengano inviati sulla Terra dall’unità di modulazione della telemetria (Telemetry Modulation Unit in inglese). L'invio continuo di pacchetti di dati è necessario poiché la memoria della sonda è di soli 70 kilobyte, meno di quella che hanno le chiavi che aprono la portiera dell'auto.
Un modulo di memoria corrotta alla base del malfunzionamento
Dopo vari tentativi di ottenere informazioni leggibili dalla sonda, la svolta si è avuta a marzo 2024 quando gli ingegneri sono riusciti a forzare la sonda ad inviare una lettura completa della memoria del Flight Data System. La lettura dei dati ha finalmente svelato il mistero: la sonda invia dati illeggibili perché una piccola porzione (circa il 3%) della memoria del Flight Data System risulta corrotta, impedendo al computer di bordo della sonda di condurre le normali operazioni.
Il team di ingegneri della NASA è ora a lavoro per cercare di risolvere il problema, sebbene la lontananza della sonda faccia si che ogni comando inviato, pur viaggiando alla velocità della luce, richieda ben più di 22 ore per giungere alla Voyager.
Come si è corrotta la memoria
Cosa ha causato il malfunzionamento della memoria è tutt'ora oggetto di indagine. La Voyager 1 si trova ora nello spazio interstellare, fuori dalla sfera di influenza solare, ed è quindi soggetta all'azione di raggi cosmici estremamente energetici che sarebbero altrimenti deviati dal campo magnetico solare. I raggi cosmici, costituiti da protoni e ioni ad alta energia, possono danneggiare l'elettronica di bordo della sonda, potenzialmente causando il malfunzionamento della memoria visto.
Un'altra possibile spiegazione è che semplicemente il modulo di memoria si sia danneggiato per usura. A ben pensarci la Voyager 1 ha più di 40 anni e l'ambiente spaziale è probabilmente il più ostile che si possa immaginare, anche per una sonda tenace come la Voyager.