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Gli smart mirror, o specchi intelligenti, combinano la funzione di uno specchio “tradizionale” con la capacità di visualizzare sulla sua superficie riflettente informazioni in formato digitale, offrendo un'interfaccia touch interattiva. Questi dispositivi, grazie a tecnologie avanzate come RFID (Radio-Frequency IDentification), intelligenza artificiale e IoT (Internet of Things), possono riconoscere oggetti e persone, fornendo suggerimenti personalizzati, notifiche, e perfino simulazioni ambientali. Posti in un negozio d'abbigliamento, per esempio, permettono di vedere accessori abbinati, scegliere diverse opzioni di colore o taglia, il tutto per concludere gli acquisti in modo più efficiente e semplice. Nell'ambiente domestico, invece, questi specchi possono servire come hub per la smart home, mostrando notifiche, aggiornamenti meteo o addirittura informazioni sulla preparazione di cibi.
Smart mirror: cosa sono e come funzionano
Gli smart mirror sono sostanzialmente schermi interattivi che combinano la superficie riflettente di uno specchio “tradizionale” a tecnologie avanzate, tra cui RFID e intelligenza artificiale. Questo permette di mostrare sulla superficie del loro display tutta una serie di informazioni, che possono aiutare l'utente a completare la propria esperienza d'acquisto (se si sta specchiando nello smart mirror di un negozio) oppure visualizzare informazioni di vario genere, come le condizioni meteo, le notizie o gli aggiornamenti dai social media, se si trova in casa. Oltre a questo, grazie a funzionalità come il riconoscimento vocale e il touchpad integrato, i clienti possono navigare con un tocco delle dita tra i prodotti, ricevere suggerimenti personalizzati e persino completare acquisti dallo specchio stesso.
Lo studio Smart Mirror Global Market Report 2023 pubblicato a marzo 2023 da ReportLinker ha posto l'accento su come il settore degli specchi tecnologici sia in forte crescita: il valore di mercato è passato da 2,82 miliardi di dollari nel 2022 a 3,28 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che raggiungerà i 5,58 miliardi di dollari entro il 2028. Nonostante questi numero, però, è ancora presto per dire se nelle case del futuro gli smart mirror avranno o meno una diffusione capillare.
A cosa serve uno smart mirror?
Ma veniamo, ora, al sodo: gli specchi intelligenti servono davvero a qualcosa o sono dei semplici “vezzi” tech? Applicati al mondo dello shopping, il loro utilizzo può effettivamente migliorare l'esperienza d'acquisto, consentendo ai clienti di ridurre il tempo necessario per cercare prodotti e provare abiti e permettendo ai negozi di migliorare l'interazione con il cliente e, di riflesso anche le conversioni di vendita. In che modo? Sfruttando la tecnologia RFID, incorporata all’interno dei cartellini di ogni capo, lo specchio va a riconoscere il prodotto giunto in camerino e va a creare una sorta di carrello virtuale. Interfacciandosi con il catalogo del negozio, poi, fornisce suggerimenti di acquisto che saranno utili all'utente per fare una scelta oculata.
Sono già diverse le catene che hanno implementato in alcuni dei loro store l'uso di specchi tech. Wella e Adidas, ad esempio, utilizzano questa tecnologia per permettere la simulazione di tagli di capelli o outfit in tempo reale. La catena di abbigliamento H&M, invece, ha sperimentato specchi che trasformano i selfie dei clienti in prime pagine di riviste, come si può apprezzare anche dal seguente video.
Dal punto di vista dell'utente, usare uno smart mirror può velocizzare (e non poco) la prova dei capi e, di conseguenza, il loro acquisto. L'intera esperienza di shopping, inoltre, diventa più personalizzata e divertente. Per i rivenditori, invece, l'uso degli smart mirror nei camerini dei propri store può consentire loro di raccogliere dati preziosi sui clienti, personalizzare le offerte e promuovere i loro prodotti con maggior efficacia.
C'è da dire, tuttavia, che prima di raggiungere una diffusione maggiore nell'ambito delle vendite in negozio, gli smart mirror dovranno superare alcune sfide legate ai costi elevati per la loro implementazione, oltre a tutte le implicazioni legate alla privacy dei dati.
