In Finlandia, nella regione della Carelia settentrionale all’interno della Outokumpu Belt, è stato scoperto un grande giacimento di idrogeno bianco, cioè idrogeno di origine naturale prodotto da processi geologici, associato a elio e altri gas. Il deposito è paragonabile per origine e struttura a quello più grande del mondo, scoperto di recente in Francia, che si stima contenga fino a 46 milioni di tonnellate del prezioso gas. L’idrogeno bianco è oggetto di crescente interesse dal momento che potrebbe costituire una valida alternativa all’idrogeno grigio, ottenuto dai combustibili fossili, e quindi dare un enorme contributo alla transizione energetica.
La scoperta del deposito di idrogeno bianco in Finlandia
La società di esplorazione mineraria Bluejay Mining PLC ha annunciato di aver individuato in Finlandia, nell’ambito del Progetto Outokumpu, un importante deposito di idrogeno bianco. Il gas si trova all'interno delle acque sotterranee associato a elio e altri gas di interesse industriale (come argon, xeno, kripton). L’idrogeno bianco è idrogeno libero, cioè non legato ad altri elementi (sulla Terra la maggior parte dell’idrogeno si trova sotto forma di composti, come l’acqua e il metano). A produrlo sarebbero reazioni chimiche tra l’acqua e minerali ricchi di ferro, ma anche l’attività di alcuni batteri, la radioattività naturale della crosta terrestre e l’attrito lungo le faglie.
I campioni di gas sono stati prelevati all'interno di perforazioni profonde tra i 180 m e i 2480 m. Le concentrazioni di idrogeno rilevate sono risultate alte, fino al 46%.
Le caratteristiche del giacimento
Il giacimento, situato nella regione della Outokumpu Belt, è simile dal punto di vista geologico al deposito di idrogeno bianco più grande del mondo, scoperto recentemente nella Lorena, in Francia. La Outokampu Belt è costituita da ofioliti, associazioni di rocce magmatiche e metamorfiche ricche del minerale serpentino, provenienti dal mantello e portate in superficie durante la formazione delle catene montuose.
Questa regione è molto importante dal punto di vista minerario: qui si trovano grandi giacimenti di rame, sfruttati dall’inizio del Novecento, ma anche di zinco, cobalto, nichel, argento e oro. La Bluejay Mining PLC ha individuato l’idrogeno bianco proprio nell’ambito di un’esplorazione che ha come obiettivo lo sfruttamento dei giacimenti di rame.
Le prospettive per il futuro
A oggi, anche se le concentrazioni di idrogeno bianco sono risultate alte, non si sa ancora esattamente quanto gas sia presente nel giacimento. Verranno fatte perciò ulteriori indagini, effettuando campionamenti con moderne attrezzature all’interno di 2000 perforazioni già realizzate nel passato, alcune delle quali sono profonde più di 1000 m. In questo modo, sfruttando le vecchie perforazioni, si ridurranno i costi e l’impatto ambientale.
Questa scoperta è molto importante, in quanto in futuro l’idrogeno bianco potrebbe via via sostituire l’idrogeno grigio, ottenuto a partire dai combustibili fossili (soprattutto metano) e impiegato per la raffinazione del petrolio, per produrre fertilizzanti e carburanti e per alimentare veicoli elettrici. L’ idrogeno bianco è preferibile anche rispetto all’idrogeno verde, che si ottiene dall’acqua utilizzando fonti di energia rinnovabile, poiché comporta costi inferiori e viene continuamente rigenerato in alcune aree della crosta terrestre.