
Il vulcano Stromboli, nell'arcipelago siciliano delle isole Eolie, ha dato il via a un'attività vulcanica più intensa del normale iniziata alle 11:00 di ieri, domenica 9 novembre: secondo quanto riportato dall'INGV, è in corso un trabocco di lava dall'area craterica Nord, che sta alimentando un flusso lavico nella parte alta della Sciara del Fuoco.
Questo trabocco è accompagnato da una continua attività di spattering – cioè l'emissione di brandelli di lava dalla bocca del vulcano – da due bocche nell'area craterica Nord. Nel frattempo, il materiale caldo sta scivolando sulla Sciara del Fuoco, con la formazione di sbuffi di polvere scura e il conseguente rotolamento di blocchi caldi. Alle 9:43 e alle 11:14 di ieri 9 novembre si sono inoltre registrati alcune piccole frane, mentre è stata rafforzata la sorveglianza del vulcano.
Come evidenziato dagli esperti, questi trabocchi di lava avvengono periodicamente sullo Stromboli: nel giugno del 2024, infatti, è avvenuto il crollo dei crateri Nord, che sono passati da 750 metri a 530 metri. Grazie a questi trabocchi lavici e all'attività di spattering, i crateri stanno quindi tornando alla loro altezza precedente.
Dopo l'evento, l'Osservatorio Etneo dell'INGV non ha evidenziato variazioni di rilievo né dal punto di vista sismico, né per quanto riguarda le deformazioni del suolo. L'ultimo episodio eruttivo importante dello Stromboli risale al giugno del 2024, sempre a causa di una nuova fase eruttiva con un trabocco lavico sulla Sciara del Fuoco. In quell'occasione, la Protezione Civile aveva innalzato l'allerta del vulcano dal livello giallo a quello arancione. L'ultima eruzione significativa, invece, è dell'ottobre 2022.