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22 Dicembre 2023
17:33

Su quali altri pianeti del Sistema Solare esistono le stagioni e come funzionano

Molti degli altri pianeti del Sistema Solare hanno un ciclo di stagioni, mentre altri no. Proprio come per la Terra questo dipende dall'inclinazione del loro asse di rotazione.

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Su quali altri pianeti del Sistema Solare esistono le stagioni e come funzionano
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Con il solstizio d'inverno comincia oggi ufficialmente sulla Terra l'inverno nell'emisfero boreale e l'estate in quello australe. L'alternarsi delle stagioni sulla Terra dipende dall'inclinazione dell'asse terrestre rispetto all'orbita. Anche gli altri pianeti del Sistema Solare hanno un asse di rotazione che può essere più o meno inclinato rispetto al piano della loro orbita: la presenza delle stagioni sugli altri pianeti dipende da quanto è significativa questa inclinazione, mentre la durata delle stagioni dipende da quanto tempo impiegano i pianeti per compiere un'orbita completa intorno al Sole.

Quali pianeti non hanno le stagioni

L'alternanza delle stagioni su un pianeta è determinata principalmente dall‘inclinazione del suo asse di rotazione. Mentre il pianeta percorre la sua orbita, la sua inclinazione rimane fissa: questo comporta che l'inclinazione con cui i raggi solari colpiscono gli emisferi cambiano nel corso dell'orbita. Più bassa è l'inclinazione, più l'energia in arrivo dal Sole è concentrata, creando le condizioni per l'estate; viceversa, a un'alta inclinazione corrisponde l'inverno. Ecco le inclinazioni dell'asse dei vari pianeti.

Come vediamo dalla tabella, pianeti Mercurio, Venere, e Giove hanno una inclinazione del loro asse di rotazione molto piccola: questo significa che i raggi solari colpiscono entrambi gli emisferi allo stesso modo, e quindi non esiste alcun ciclo stagionale apprezzabile durante il corso della loro orbita intorno al Sole.

Inclinazioni degli assi di rotazione dei pianeti del Sistema Solare. Credits: NASA/JPL–Caltech.
Inclinazioni degli assi di rotazione dei pianeti del Sistema Solare. Credits: NASA/JPL–Caltech.

Come sono le stagioni sugli altri pianeti

I pianeti del Sistema Solare che presentano l'alternanza delle stagioni sono dunque (oltre alla Terra) Marte, Saturno, Urano e Nettuno. Vediamo come sono fatte e quanto durano.

Marte

marte
Marte. Credits: NASA.

Marte ha un asse di rotazione con una inclinazione molto simile a quello della Terra: 25,2°. Questo significa che il suo ciclo stagionale è molto simile a quello del nostro pianeta, con inverni più freddi ed estati… meno fredde (considerando che la temperatura media sulla superficie del pianeta rosso è comunque –60°C).

Se abitassimo su Marte, ci accorgeremmo indubbiamente della differenza tra un giorno d'estate, con il sole alto e giornate lunghe e luminose, e uno d'inverno, con il sole che fa appena capolino sull'orizzonte e le tenebre della notte che occupano buona parte della giornata.

La differenza principale è la lunghezza dell'anno: Marte impiega quasi il doppio del tempo rispetto alla Terra a compiere un'orbita intorno al Sole, quindi le stagioni su Marte sono di conseguenza più lunghe: poco meno di sei mesi per ciascuna delle stagioni.

Saturno

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Saturno. Credits: NASA.

Saturno ha un asse di rotazione con una inclinazione poco più elevata rispetto a quella terrestre, 26,7°. Questo significa che anche il suo ciclo stagionale è simile a quello della Terra, con l'alternanza delle stagioni. La differenza è ovviamente nella lunghezza: Saturno orbita intorno al Sole in quasi 30 anni terrestri, quindi ognuna delle sue stagioni dura quasi 7 anni terrestri e mezzo.

Nettuno

nettuno Voyager 2
Nettuno. Credits: NASA.

Il campione del lungo inverno (e della lunga estate) è sicuramente Nettuno. Il suo asse di rotazione ha una inclinazione di 28,3°, più elevato di quello di Saturno ancora nello stesso ordine di grandezza, quindi il suo ciclo stagionale è ben definito, ma dato che la sua orbita intorno al Sole dura quasi 165 anni terrestri, ognuna delle stagioni ha una lunghezza di più di 41 anni.

Urano

acqua urano
Urano. Credits: NASA.

Infine, il pianeta più strano del Sistema Solare per quanto riguarda le stagioni è sicuramente Urano: il suo asse di rotazione ha una inclinazione di 97,8°, ossia quasi orizzontale rispetto alla sua orbita intorno al Sole. Questo significa che Urano non "gira come una trottola", come fanno gli altri pianeti del Sistema Solare, ma in un certo senso "rotola come una palla" sul piano della sua orbita (ma mantenendo costante la direzione del suo asse di rotazione).

Questa condizione fa sì che il ciclo stagionale sia quanto di più estremo si possa immaginare: nell'emisfero boreale, durante l'inverno, il Polo Nord del pianeta punta nella direzione opposta al Sole, rimanendo quindi completamente immerso nel buio per tutta la durata della stagione; nello stesso momento nell'emisfero australe, dove è estate, il Polo Sud punta invece direttamente nella direzione del Sole, che quindi non tramonta mai: all'estremo opposto dell'orbita del pianeta intorno al Sole, avviene invece esattamente l'opposto. Considerata la durata dell'orbita intorno al Sole, anche per Urano le stagioni sono particolarmente lunghe: ciascuna stagione dura infatti 21 anni.

Ovviamente, sono moltissime le condizioni che influenzano la temperatura alla superficie e il comportamento dell'atmosfera di un pianeta: la distanza dal Sole, la densità, la composizione, e altri. Qui abbiamo solo esaminato la questione del ciclo stagionale astronomico, ma per descrivere in maniera completa il ciclo meteorologico di un pianeta è necessario considerare molti altri parametri.

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