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11 Gennaio 2025
18:00

Sulla “F” e sulla “J” della tastiera ci sono dei trattini in rilievo: ecco a cosa servono

I trattini sui tasti “F” e “J” sulla tastiera QWERTY aiutano a posizionare le dita per la digitazione “alla cieca”, migliorando velocità e precisione di digitazione grazie alla memoria muscolare e all’ergonomia.

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Sulla “F” e sulla “J” della tastiera ci sono dei trattini in rilievo: ecco a cosa servono
tastiera rilievi

Sicuramente vi sarà capitato di notare che sui tasti “F” e “J” della tastiera sono presenti dei piccoli trattini in rilievo. Non sono stati messi lì a caso: questi piccoli accorgimenti di design nascondono una funzione fondamentale per chi utilizza frequentemente la tastiera. Questi piccoli rilievi nella tastiere QWERTY, infatti, non sono un vezzo estetico, ma uno strumento pratico che aiuta a migliorare la velocità e la precisione nella digitazione delle parole. Il loro scopo è semplice: aiutare le dita a trovare la posizione corretta senza dover abbassare lo sguardo. Questa tecnica, nota come “digitazione alla cieca”, si basa sulla memoria muscolare e consente di digitare in modo più rapido ed efficiente.

Perché i tasti “F” e “J” della tastiera dei PC hanno un trattino in rilievo

Appoggiando gli indici sui tasti “F” e “J”, le altre dita si distribuiscono automaticamente sui tasti vicini: la mano sinistra copre “A”, “S”, etc.; la mano destra copre “K”, “L”, e così via. I pollici, invece, si posano sulla barra spaziatrice, pronta a essere utilizzata. Questa configurazione è parte del metodo di digitazione a dieci dita, uno standard che permette di scrivere senza dover spostare lo sguardo dalla schermata.

Non si tratta di un’intuizione recente: i tasti con protuberanze sono il risultato di decenni di sviluppo nell’ambito delle tastiere QWERTY, come dimostra il brevetto di June E. Botich del 2002, che nello specifico prevedeva la presenza di elementi sporgenti nei bordi in alcuni tasti – “A” (bordo sinistro), “F” (bordo destro), “J” (bordo sinistro) e “;” (bordo destro) – proprio per facilitare il posizionamento della mano sulla tastiera.

La soluzione ad oggi più utilizzata, comunque, vede dei riferimenti tattili sui soli tasti “F” e “J”, oltre che nel tasto “5” presente nel tastierino numerico delle tastiere full-size che includono quest'ultimo.

I vantaggi della digitazione “alla cieca”

Ma quali sono i reali vantaggi della digitazione “alla cieca”? Prima di tutto, la velocità: i dattilografi professionisti possono raggiungere velocità comprese tra 43 e 80 parole al minuto o WPM (Word Per Minute) e, come sottolinea il sito PC World in un articolo sul tema, «con la pratica e la tecnica giusta, sono persino possibili velocità di oltre 100 WPM».

A migliorare è anche la precisione: mantenendo lo sguardo fisso sullo schermo, è possibile individuare e correggere immediatamente eventuali errori, ottenendo così un vantaggio che, spalmato su lunghe sessioni di scrittura, può rappresentare un risparmio di tempo considerevole.

E poi c'è da considerare il fatto che la digitazione alla cieca semplifica l’uso delle scorciatoie da tastiera, essenziali per usare nella maniera più efficace possibile i software desktop.

La prossima volta che poggerete le mani sulla tastiera, ricordate che quei trattini in rilievo sui tasti “F” e “J” possono essere un vostro valido alleato nella scrittura di testi al computer. Se non l'avete mai fatto prima d'ora, provate ad avvalervene per come sono stati pensati: potreste sorprendervi nello scoprire quanto boost può dare un dettaglio così piccolo durante la digitazione.

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