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Se scorrete il dito dalla prima lettera in alto a sinistra sulla tastiera e procedete verso destra per 6 lettere, avrete digitato la parola QWERTY. Questo è proprio il nome con cui viene chiamato il layout delle tastiere che usiamo comunemente in Italia e nel mondo anglosassone, ovvero il posizionamento delle lettere sulla tastiera stessa. Ma perché le lettere sono state posizionate in questo ordine e non in ordine alfabetico?
In effetti inizialmente le tastiere delle macchine da scrivere presentavano un layout in cui le lettere erano disposte in ordine alfabetico. Tale disposizione però provocava continui inceppamenti a causa della pressione di due tasti collegati a martelletti adiacenti sulla macchina. Nel layout alfabetico, infatti, coppie di lettere spesso posizionate in successione nelle parole più comuni in lingua inglese si trovavano su tasti adiacenti (pensiamo solamente alle parole in cui compare la coppia st). Ciò portava spesso i martelletti che azionavano tali tasti a incastrarsi e sovrapporsi, costringendo l'operatore a sbloccare spesso la macchina manualmente.
Il layout QWERTY fu brevettato nel 1864 dall'americano Christopher Sholes, padre della macchina da scrivere, proprio con lo scopo di minimizzare queste seccature. Il layout che ancora oggi utilizziamo fece il suo debutto nel 1873 sulla Remington No. 1, commercializzata dalla Remington & Sons. Questo layout nasce, quindi, per separare debitamente i martelletti delle successioni di lettere più frequenti, così da ridurre il numero di inceppamenti della macchina e di conseguenza il tempo perso a sistemare nuovamente lo strumento.

Il layout QWERTY permetteva inoltre di velocizzare la scrittura: allontanando il più possibile le lettere che frequentemente si trovano vicine nelle varie parole, lo scrivente poteva utilizzare agilmente entrambe le mani. Per esempio, la disposizione dei tasti QWERTY consentiva di scrivere la parola typewriter (“macchina da scrivere”) molto rapidamente, generando un “effetto wow” durante le presentazioni dei prodotti che lo implementavano. Questo fatto venne naturalmente sfruttato a livello di marketing.
Il layout brevettato sulla Remington No. 1 è ancora oggi il più utilizzato al mondo ed è stato mantenuto anche con l'avvento dei personal computer che hanno introdotto tasti aggiuntivi sulla tastiera (pensiamo ai tasti funzione o al tasto Esc) che non erano presenti sulle macchine da scrivere. Con il passare degli anni vennero però introdotte delle varianti: pensiamo per esempio al layout AZERTY usato in Francia (con la A al posto della Q e la Z al posto della W) o il layout QWERTZ, usato in Germania, con la Z al posto della Y (per via della maggior ricorrenza della lettera Z nelle parole tedesche rispetto alla Y).
Infine, una curiosità: vi siete mai chiesti perché sui tasti relativi alle lettere F e J delle tastiere vi sia, di norma, una barretta orizzontale in rilievo? La motivazione è presto detta: la presenza di questi elementi, riconoscibili al tatto, aiutano a riposizionare correttamente le mani sulla tastiera e danno un feedback immediato allo scrivente, utile per scrivere senza dover guardare la tastiera.
