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9 Gennaio 2023
9:31

Sydney Harbour Bridge, il ponte che cambiò l’Australia

L'Harbour Bridge, in Australia, è un ponte a Sydney che rivoluzionò la città - oltre che ad essere uno tra i 5 ponti ad arco più lunghi del mondo.

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Sydney Harbour Bridge, il ponte che cambiò l’Australia
Harbour Bridge

Il Sydney Harbour Bridge è un’opera ingegneristica australiana iniziata nel 1923 e inaugurata nove anni dopo, nel 1932. La costruzione di quest'infrastruttura è stata dettata dall'esigenza di attraversare la baia di Sydney (Port Jackson), trasformato la mobilità dell'intera città. Prima della sua costruzione infatti si poteva andare da una sponda all’altra solamente via mare, utilizzando quindi centinaia di traghetti che causavano ritardi in attesa di attraccare al molo. In alternativa si potevano utilizzare percorsi di bypass, che corrispondevano a circa 20 chilometri lungo i quali era previsto il passaggio di 5 ponti minori.
Oggi quest'opera è famosa a livello internazionale, anche perché si tratta di uno dei 5 ponti ad arco più lunghi del mondo.

La costruzione dell'Harbour Bridge

Nel 1815, l’architetto Francis Greenway propose il progetto di un ponte per unire i due lati di Sydney. Nei successivi anni vennero proposte numerose idee, a partire da un ponte rialzato fino a un ponte galleggiante. Solo nel 1900 l’idea iniziò a diventare reale, quando il governo organizzò un concorso internazionale per stabile il progetto da seguire. Il vincitore fu Norman Selfe di Sydney che presentò il disegno di un ponte sospeso. Ciononostante, per via della crisi economica e del cambio di governo in seguito alle elezioni del Nuovo Galles del Sud nel 1904, l'effettiva costruzione del ponte non venne intrapresa.

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Il progetto riprese nel 1914, quando J.J. Bradfield venne nominato capo ingegnere responsabile della costruzione, per essere nuovamente interrotto con la Prima Guerra Mondiale. Si dovette aspettare il 1922 quando il governo approvò la realizzazione di un ponte ad arco incaricando la compagnia inglese Dorman Long rappresentata da R. Freeman, L. Ennis e E. Judge. Finalmente nel 1923, dopo aver demolito centinaia di case, in concomitanza con Bradfield iniziò la famigerata costruzione. Per marginare la forte depressione che colpiva l’Australia in quegli anni, si decise di costruire il ponte interamente con manodopera australiana.

Verso la fine del 1924 iniziarono i lavori riguardanti le fondamenta, mentre si giunse a realizzare i punti di ancoraggio e strade di accesso nel 1925. Il 26 ottobre 1928 iniziarono i lavori per costruire l’arco, essendo partiti dalle due diverse sponde, i lati del ponte si incontrarono solo il 19 agosto 1930, diventando un giorno di festa per la città di Sydney. La strada e la ferrovia furono completate a metà del 1931, dichiarando ufficialmente conclusi i lavori a dicembre 1931.

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Costruzione del Sydney Harbour Bridge

Il 19 gennaio del 1932 una locomotiva a vapore, seguita da circa altre 70, attraversò il ponte per testarne l’efficienza, diventando effettivamente aperto al pubblico tre mesi più tardi. Durante l’inaugurazione del ponte, prima che il premier Lang potesse tagliare il nastro, il capitano F. De Groot, in sella al suo cavallo, tagliò lui stesso il nastro, indignato dal fatto che non fosse stato scelto un membro della famiglia reale per questa cerimonia.

Le caratteristiche del ponte

Il Sydney Harbour Bridge ha una lunghezza complessiva di 1149 metri ed è un ponte fisso, costituito da un arco che sorregge l’impalcatura. Si tratta di un arco in acciaio e metallo in struttura reticolare lungo 503 metri, largo 49 metri e con un peso di circa 39 mila tonnellate. La carreggiata stradale contiene 8 corsie e comprende anche 2 linee ferroviarie, oltre ad una passerella per ciclisti e pedoni.

harbour bridge caratteristiche

I piloni del ponte rivestiti in granito, posti alle due estremità, permettono di scaricare le azioni agenti su di esso sulla terra ferma. La parte occidentale risulta più larga di 30 centimetri rispetto alla parte orientale. Durante le giornate più calde si può registrare un'espansione del metallo riscaldato, che provoca un aumento in altezza di 18 centimetri dell’arco. I progressi della tecnologia, insieme agli sviluppi della produzione locale di acciaio prefabbricato e cemento armato resero possibile la realizzazione di questa opera. L’acciaio, grazie alla sua resistenza e malleabilità è in grado di coprire ampi spazi con un costo abbastanza trattenuto.

piloni harbour bridge

Sedici uomini morirono mentre lavoravano sul ponte e gli incidenti sul lavoro erano frequenti, a causa della natura pericolosa del lavoro: alcuni persero la vita cadendo dal ponte, mentre la maggior parte dei decessi avvenne nelle fabbriche in cui si lavoravano l’acciaio e le pietre necessarie alla costruzione.
Una delle attrazioni più interessanti che il ponte regala è la possibilità di essere scalato, inoltre circa ogni 4/6 mesi le bandiere australiane in testa al ponte vengono sostituite, in modo tale da proteggere la bellezza del ponte. Il 19 marzo 2007, il ponte è stato aggiunto alla lista del patrimonio nazionale australiano, dando al ponte un significato storico. Si tratta di uno dei cinque ponti ad arco più lunghi del mondo.
La costruzione del ponte è stata pagata inizialmente con una tassa e successivamente con un pedaggio che continua ad essere riscosso oggi per la manutenzione del ponte. Il costo totale della costruzione risulta essere di 6 milioni di sterline australiane.

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