Oggi, martedì 7 marzo 2023, un terremoto di magnitudo Richter 6.0 con un ipocentro di 38,6 km ha colpito la porzione sud-orientale delle Filippine, sull'isola di Mindanao, alle ore locali 14:02 (in Italia 7:02). Questo primo sisma, localizzato a 4 km a sud-est di San Mariano, nella regione di Davao, è stato seguito poche ore dopo da un secondo di magnitudo 5.9. Nonostante al momento non siano registrate né vittime né feriti, le scosse hanno causato numerosi disagi in tutta l'isola, inclusi forti tremori negli edifici e frane che hanno interrotto alcuni tratti autostradali.
Il terremoto nelle Filippine
Come anticipato, la scossa ha fatto registrare una magnitudo pari a 6.0 e si è verificata ad una profondità di circa 38 km: il fatto che l'ipocentro non sia così superficiale ha permesso di dissipare parte dell'energia del terremoto, riducendo il suo impatto in superficie. Se infatti andiamo a guardare il livello sulla scala Mercalli (MCS) si stima in via preliminare un valore attorno al VI grado nelle zone prossime all'epicentro, per poi diminuire rapidamente mano a mano che ci si allontana da quell'area.
In realtà la prima scossa è stata seguita due ore e mezzo dopo da una seconda di magnitudo 5.9 verificatosi a circa 20 km di distanza – anche se questa volta a una profondità inferiore e pari circa a 10 km.
Cosa ha causato la scossa nelle Filippine
Le Filippine sono un Paese storicamente interessato da terremoti. Per quale motivo? Semplice, l'arcipelago si trova lungo il punto di contatto tra due placche tettoniche: quella Filippina (a destra nell'immagine sottostante) e quella di Sunda (a sinistra). Nello specifico in corrispondenza dell'isola di Mindanao si verifica la subduzione della placca delle Filippine al di sotto di quella di Sunda ed è proprio questo fenomeno che causa così tanti sismi nell'area.