Oggi, mercoledì 28 giugno, alle ore 12:19, un terremoto di magnitudo Richter 3.7 ha colpito la Toscana con un epicentro a circa 4 km dal comune di Poggibonsi, in provincia di Siena. Il sisma, che ha fatto registrare un ipocentro a 10 km di profondità, è stato distintamente avvertito in tutta l'area, fino alle città di Firenze e Arezzo. Fortunatamente, nonostante la gente sia scesa in strada, non sono stati registrati danni particolarmente ingenti.
La scossa, ironia della sorte, è avvenuta pochi minuti dopo il test di IT-Alert, cioè il nuovo sistema di allarme pubblico della Protezione Civile per diramare messaggi di allerta sui cellulari della popolazione in caso di allarmi o disastri naturali.
Come confermato anche dalle prime analisi dell'INGV, il sisma ha fatto registrare un epicentro di 10 km e dunque parliamo di una scossa superficiale.
Nell'immagine sottostante invece è rappresentata una carta che riporta il valore del terremoto sulla scala Mercalli (MCS) e, come vediamo, l'area dai colori più intensi – cioè quella che corrisponde a danni maggiori – si trova proprio in corrispondenza dell'epicentro. I valori massimi registrati restano comunque bassi e non superiori al III-IV grado.
Anche dal punto di vista storico la zona colpita non ha mai fatto registrare scosse particolarmente violente. A conferma di ciò riportiamo una seconda mappa dell'INGV che illustra gli epicentri dei principali sismi registrati a partire dall'anno 1000 fino ad oggi.
I vari quadrati rappresentano gli epicentri dei terremoti passati: più sono grandi e tendenti al rosso, più il sisma è stato intenso. Come vediamo, nell'area di Poggibonsi sono stati registrati sporadici terremoti e tutti con magnitudo minime.
Per approfondire, ecco un video che abbiamo realizzato sul perché in Italia ci sono così tanti terremoti e vulcani: