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12 Novembre 2025
11:39

Tornano le aurore boreali nei cieli d’Italia a causa di una tempesta geomagnetica “severa” G4

Lo spettacolo delle aurore boreali è tornato a illuminare i cieli italiani nella notte del 12 novembre 2025 con numerosi avvistamenti tra le 4 e le 5 soprattutto lungo l'arco alpino. A provocarle una tempesta geomagnetica di categoria G4 dovuta all'arrivo di una violenta espulsione dal Sole.

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Tornano le aurore boreali nei cieli d’Italia a causa di una tempesta geomagnetica “severa” G4
aurora boreale italia
Aurora boreale avvistata dalla webcam di Plan de Corones, in Trentino–Alto Adige, nelle prime ore del 12 novembre 2025.

Lo spettacolo delle aurore boreali è tornato a illuminare i cieli italiani nella notte del 12 novembre 2025 con numerosi avvistamenti tra le 4 e le 5 soprattutto lungo l'arco alpino, dal Piemonte al Trentino-Alto Adige. Webcam e appassionati hanno catturato immagini spettacolari di fenomeni aurorali dai caratteristici colori tra il rossastro e il violaceo tipici delle latitudini del Nord Italia. Fenomeni aurorali sono stati avvistati in molte altre parti del mondo, per esempio in Canada e negli USA anche in Stati meridionali come il Texas, la Florida e l'Arizona.

A provocare questo suggestivo fenomeno atmosferico – che consiste nell'interazione delle particelle cariche provenienti dal Sole e gli atomi dell'atmosfera terrestre – è stata una tempesta geomagnetica "severa" di categoria G4 (nella scala ufficiale che arriva fino a G5). L'intenso disturbo del campo magnetico terrestre è seguito l'arrivo di una violenta espulsione di massa coronale, un flusso rapido e denso di particelle cariche ad alta energia provenienti dal Sole emesso da un brillamento di classe X5.1, uno dei più intensi registrati in questo ciclo solare, originatosi ieri mattina verso le 11 dalla regione attiva AR 4274.

La tempesta geomagnetica non è ancora finita: l'effetto dell'espulsione coronale di ieri è andato a sommarsi a quello delle espulsioni dei giorni scorsi e al momento, dopo una parziale diminuzione nelle scorse ore, siamo nuovamente in condizioni di tempesta geomagnetica piuttosto intensa. L'intensità di questo evento è stata importante – si è registrato addirittura un flusso di protoni solari al suolo – dovuto proprio all'effetto complessivo di tutte le espulsioni coronali che hanno raggiunto la nostra atmosfera.

Stando alle previsioni dello Space Weather Prediction Center del NOAA, la situazione non è destinata a rientrare nelle prossime ore: si prevede una nuova intensificazione del disturbo geomagnetico con la possibilità di un ritorno alla categoria G4 nella giornata di oggi, mentre per domani al momento è previsto il raggiungimento della categoria G3. Queste sono tempeste geomagnetiche che possono portare ad anomalie e malfunzionamenti dei sistemi GPS, interruzione delle comunicazioni radio ad alta frequenza, problemi di navigazione per i satelliti artificiali e, per l'appunto, aurore polari visibili anche a latitudini di 45°, quelle del Nord Italia.

L'indice Kp, che misura l'entità del disturbo geomagnetico, ha raggiunto nella notte un valore di 8.67, che è particolarmente elevato. Per intenderci, è sufficiente un Kp di 7 per avvistare fenomeni aurorali nel Nord Italia. Questo spiega l'abbondanza di avvistamenti avvenuti nella notte nelle regioni alpine.

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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator, Autore
Coordinatore editoriale di Geopop, autore di contenuti e responsabile del magazine geopop.it, dove scrivo principalmente di astronomia, spazio, fisica e meteorologia. Ho una laurea in Astrofisica, un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste e in passato ho fatto divulgazione scientifica con il progetto “Chi ha paura del buio?”.
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