
Il pallone ufficiale della FIFA World Cup 2026 è stato rivelato da Adidas. Si chiama TRIONDA ed è caratterizzato da una particolare tecnologia e un design che celebra le nazioni che ospiteranno il Mondiale durante la prossima estate: Stati Uniti, Canada e Messico. Il nome stesso è un omaggio alla natura itinerante del torneo e alla passione dei tifosi: "TRI" sta per i tre Paesi ospitanti e "ONDA" evoca la "ola" che si crea negli stadi. Il pallone, presentato il 2 ottobre, è formato da quattro pannelli triangolari che si uniscono al centro con uno sfondo bianco arricchito da simboli e colori: il blu e la stella per gli USA, il rosso e la foglia d'acero per il Canada e il verde e l'aquila per il Messico.
Come tutti i palloni di nuova generazione, ricordiamo il pallone degli ultimi Europei, TRIONDA ha una anima tecnologica grazie a un chip montato lateralmente con un sensore di movimento da 500Hz che aiuterà le decisioni arbitrali e del VAR come falli di mano e fuorigioco. L'innovazione è anche in una struttura a rete all'interno del pallone che garantirà la qualità delle prestazioni ad ogni altitudine e condizione climatica nei 16 stadi che ospiteranno le partite da Toronto a Città del Messico.
Il design di TRIONDA, il nuovo pallone dei Mondiali 2026
TRIONDA è il nuovo pallone presentato dalla FIFA per i Mondiali 2026 che si disputeranno per la prima volta in 3 Paesi – Stati Uniti, Canada e Messico – da giovedì 11 giugno a domenica 19 luglio. Dal nome al design e i colori è tutto pensato per rappresentare le nazioni ospitanti e la cultura sportiva legata al gioco del calcio. Il nome TRIONDA riprende il numero dei Paesi ("Tri") e evoca la onda che si vede allo stadio durante la "ola" dei tifosi.
Come tutti i palloni da calcio, anche TRIONDA prende ispirazione dai solidi platonici, le forme tridimensionali più semplici che presentano tutte le facce della stessa dimensione. Per esempio il Telstar dei mondiali del '70 si basava su icosaedro (20 facce triangolari), mentre il Brazuca dei Mondiali 2014 prendeva ispirazione da un cubo. Il TRIONDA è già una novità in questo senso: è il pallone con il numero più basso di sempre di pannelli (quattro) per una World Cup. Infatti, è basato su un tetraedro – quattro facce triangolari, quattro vertici e sei spigoli – reso sferico grazie a pannelli con bordi curvi che si incastrano e uniscono perfettamente tra loro.
Questa unione di forme è utilizzata anche per simboleggiare la cooperazione tra i Paesi ospitanti, celebrati anche tramite i colori e le icone sulla superficie:
- Stati Uniti: il blu su cui è raffigurata una stella
- Canada: il rosso con una foglia d'acero
- Messico: il verde associato alla testa di un aquila

La superficie del TRIONDA, ornata da rifiniture oro come la coppa del Mondo, è stata progettata con un sistema di linee in rilievo, scanalature e cuciture profonde per ottimizzare l'aerodinamica, garantendo un equilibrio perfetto tra stabilità in volo e resistenza all'aria.
La tecnologia del pallone ufficiale dei Mondiali di calcio 2026
Il nuovo pallone dei Mondiali 2026 ha integrato al suo interno la tecnologia Connected Ball di Adidas, introdotto nel 2022 in Qatar nel pallone Al Rihla, un sistema sofisticato per fornire informazioni in tempo reale al VAR, dando supporto e aumentando la precisione delle decisioni arbitrali.
Il chip è posizionato lateralmente nel pallone in uno strato appositamente creato, non sospeso al centro come nel pallone degli Europei 2024, e bilanciato da contrappesi negli altri pannelli. Il cuore del sistema è un sensore di movimento (IMU) a 500Hz – invia dati 500 volte al secondo – in grado di tenere traccia di ogni movimento e tocca del pallone. Questi dati serviranno per prendere decisioni sicure per esempio su fuorigioco e tocchi di mano.

Lo sviluppo del pallone TRIONDA, durato oltre 3 anni e mezzo, ha seguito un processo di test su più livelli per unire tecnologia e performance. In laboratorio, l'uso di robot ha permesso di testare la durabilità e l'aerodinamica a velocità estreme. Sul campo, il pallone è stato provato in sette delle città ospitanti del Mondiale per validarne le prestazioni in climi e altitudini diverse. Gli stadi saranno in 11 città statunitensi (Los Angeles, New York, Kansas City, Houston, Atlanta, Filadelfia, Seattle, Dallas, San Francisco, Boston, Miami), 2 canadesi (Vancouver e Toronto) e 3 messicane (Città del Messico, Monterrey e Guadalajara). Infine, sono stati effettuati dei "test alla cieca" con i calciatori, per assicurarsi che la tecnologia interna fosse impercettibile per avere una sensazione di gioco naturale.