Al centro dei più bei passaggi, la palla da basket è la vera protagonista di ogni partita.
Sapevate che un pallone da basket, per essere omologato, viene lanciato da un'altezza di 1,8 metri e deve rimbalzare indietro di almeno 1,2 metri?
Per svolgere bene il suo ruolo, il pallone deve essere prodotto a regola d'arte. Per quanto semplice, infatti, il processo prevede molti step in cui la palla acquisisce tutte le caratteristiche che la rendono idonea.
Come deve essere una palla da basket
Quando il basket è nato intorno la fine dell'800, i cestisti utilizzavano un semplice pallone da calcio. La prima palla da basket vera e propria risale al 1894 e venne creata da una fabbrica di gomme per biciclette. La palla adatta per questo sport, infatti, doveva rimbalzare, e doveva farlo bene. Il primo celebre pallone da basket fu realizzato con 8 spicchi di cuoio cuciti insieme, come un mandarino.
Il cuoio è stato progressivamente rimpiazzato, prima dalla pelle e poi dalla gomma o altri materiali sintetici. In realtà che sia in cuoio, in pelle o in gomma, l'importante è che il pallone da basket sia ruvido.
Ebbene sì, una delle caratteristiche più importanti della palla è il grip. Il pallone infatti non deve essere scivoloso ma deve garantire una buona aderenza anche quando le mani del cestista sono sudate!
Secondo il regolamento il pallone da basket deve essere diviso in 8 parti divise da scanalature di colore nero e può essere composto da diversi materiali (FIBA, 2010). Per quanto riguarda le dimensioni, per le competizioni maschili deve avere una circonferenza tra i 749 mm e i 780 mm e un peso tra i 567 e i 650 grammi; per le competizioni femminili tra i 724 e i 737 cm di circonferenza per un peso che oscilla tra i 510 e i 567 gr. Ma per capire come viene realizzato dobbiamo guardare cosa c'è dentro.
Il processo di produzione di una palla da basket
Possiamo riconoscere 4 strati diversi, costruiti uno intorno all'altro. A partire dallo strato più interno, il pallone è composto da:
- Vescica: questo nome viene dato alla camera d'aria, lo strato più interno;
- Avvolgimenti in fibra, ossia filo avvolto più volte intorno alla camera d'aria;
- Carcassa, un secondo strato di gomma;
- Rivestimento, lo strato esterno, quello che possiamo toccare.
L'accesso alla camera d'aria è dato da una piccola apertura che consente di aumentare o diminuire la pressione del pallone, regolando l'aria interna con una pompa.
La linea di produzione di un pallone da basket
Descriviamo brevemente quali sono le principali fasi nella realizzazione di un pallone da basket. Si parte dall'interno.
Camera d'aria
Il cuore della palla è la sua camera d'aria che si ottiene a partire da un blocco di gomma butilica. Il butile è un tipo di gomma molto efficace nel prevenire la perdita di pressione dell'aria. Questo materiale è infatti usato per diverse camere d'aria, ad esempio per quella delle gomme delle biciclette. Il butile assorbe bene gli urti ed è durevole. Tutto inizia con questa gomma, che viene lavorata sotto forma di fogli.
I fogli vengono piegati in un modo specifico e passano sotto una pressa che utilizza una formina per tagliarli a forma di spicchio. La pressa però non taglia solamente la gomma. Nel punto in cui più stati si uniscono, i bordi dei diversi spicchi vengono anche saldati insieme, grazie all'alta temperatura e alla pressione. In questo modo, spiegando il foglio sagomato, si ottiene la camera d'aria sigillata con il calore e modellata nella forma sferica.
Al centro di uno spicchio c'è un foro, da cui l'aria viene pompata all'interno della vescica. La palla inizia quindi ad essere gonfiata.
A questo punto la palla viene posizionata in una camera sferica, divisa in due parti che si richiudono l'una sull'altra. In questo stampo, la temperatura sale e la gomma viene vulcanizzata.
Durante la vulcanizzazione il materiale diventa più elastico. Si tratta a cui vengono sottoposte le gomme; praticamente il riscaldamento la rammollisce e la gomma diventa più flessibile. Questo step viene svolto anche per produrre gli pneumatici. La vulcanizzazione aumenta la forza e la resistenza della gomma butilica, rendendo la palla più rimbalzabile.
Avvolgimenti in fibra
La camera d'aria così prodotta inizia a ruotare. Mentre gira su se stessa, un filo di nylon o poliestere le si avvolge intorno.
La palla ruota e percorre diversi metri (sempre rimanendo sul posto) ma piano piano si ricopre completamente di questo filo che si dispone in maniera randomica. Nei palloni di alta qualità si parla di circa 3000 metri di filo! (Nagel M. 1999). Questo strato di fibra sintetica ha due scopi: rinforzare il pallone e garantirne la giusta forma circolare, consentendo un giusto rimbalzo su tutti i lati.
Carcassa
Si parte di nuovo da un grosso blocco di gomma che viene portato ad uno spessore idoneo. Una sagoma viene utilizzata per ritagliare il foglio in altri spicchi, che vengono disposti in un nuovo stampo dove avviene la vulcanizzazione.
Quando le due parti dello stampo sono ricoperte dagli spicchi, la palla viene chiusa all'interno (e rigonfiata). L'alta pressione fa in modo che gli spicchi aderiscano allo strato sottostante; è come se la gomma si saldasse. In questo step si creino anche le scanalature, che vengono impresse sulla palla dallo stampo. Si è formata la carcassa.
Rivestimento superficiale
L'ultima operazione è la creazione del rivestimento superficiale.
Il materiale scelto può essere pelle, cuoio o gomma. Ancora una volta le sagome degli spicchi vengono ritagliate e, tipicamente, sono incollate alla palla a mano, una a una. L'ultimo passaggio è sempre l'inserimento nello stampo, di nuovo, per fissare tutti gli strati tra di loro e per rimuovere le eventuali bolle d'aria.
Se lo strato superficiale viene realizzato in gomma, l'ultimo stampo avrà le pareti texturizzate: sulla sua superficie ci sono tante piccole sferette che imprimono la loro forma sulla palla, creando quel pattern che garantisce il grip di cui abbiamo già parlato.
Infine si possono applicare le scritte, in diversi modi. Ad esempio se si utilizza la decalcomania, il disegno viene applicato come se fosse un adesivo e viene trasferito sulla palla quando questa entra nello stampo, attraverso il calore. Piccolo trucchetto: se si tratta di decalcomania la scritta impressa è circondata da un alone lucido.
Il processo è concluso. La palla viene sgonfiata e viene distrubuita in questo modo nei grandi magazzini, perché occupa meno spazio. Una volta arrivata a destinazione, sarà gonfiata di nuovo.
Perché la palla da basket rimbalza così tanto?
Quando la palla tocca il pavimento, l'energia cinetica si scarica al suolo con l'impatto. Ma la palla, come abbiamo visto, è fatta principalmente di gomma, un materiale elastico e deformabile. Subito dopo l'impatto la gomma, aiutata dagli strati di fibra avvolta intorno, tende a riacquistare l'originaria forma sferica, liberando così l'energia accumulata che la fa rimbalzare così tanto!
Se questo articolo vi è piaciuto, non potete perdervi il video in cui vi mostriamo come si produce il pallone più venduto al mondo: il Super Santos.