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22 Agosto 2023
10:27

Vespe nei fichi, come funziona davvero l’impollinazione e cos’è il mutualismo obbligato

Quello delle vespe che impollinano i fiori di fico rimanendo intrappolate dentro al frutto, e quindi venendo poi mangiate dagli esseri umani, è un equivoco. Probabilmente è dovuto al nome comune in inglese di Blastophaga psenes: figue wasp, letteralmente in italiano "vespa dei fichi". Il mutualismo obbligato pianta-insetto ci può aiutare a capire cosa succede davvero.

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Vespe nei fichi, come funziona davvero l’impollinazione e cos’è il mutualismo obbligato
fichi vespe

I fichi vengono impollinati grazie all'opera di Blastophaga psenes, un piccolo imenottero conosciuto erroneamente come “vespa dei fichi”. È proprio la Blastophaga ad essere all’origine di un grosso equivoco: spesso, infatti, si parla dell’impollinazione dei fiori di fico come di un processo nel quale una “vespa” rimane intrappolata tra i fiori nel tentativo di impollinarli, e di come noi umani, nutrendoci del frutto, ingeriamo anche la i resti dell’insetto. Ma cosa c’è di vero in tutta questa storia?

Le caratteristiche di Blastophaga psenes

Pur appartenendo entrambe all’ordine Hymenoptera, Blastophaga ha ben poco in comune con la vespa. Essa appartiene, infatti, alla superfamiglia dei Chalcidoidea, un gruppo di insetti parassitoidi e iperparassitoidi, cioè parassiti di uova di altri insetti oppure di specie vegetali i cui fiori e frutti ospitano le larve in sviluppo.

Illustrazione di B. psenes, individuo femminile
Individuo femminile di B. psenes

La specie B. psenes presenta un marcato dimorfismo sessuale nel quale la femmina possiede le ali mentre il maschio ne è privo (si dice che è attero), quest’ultimo presenta invece un apparato boccale molto sviluppato e l’ultimo segmento dell’addome è estroflettibile a mo’ di cannocchiale. Ognuna delle caratteristiche sopra elencate ha un ruolo specifico nel ciclo dell’impollinazione del fico, come vedremo a breve.

Le caratteristiche del fico maschio e femmina

Il fico (Ficus carica) esiste in due forme botaniche: il caprifico e il fico cosiddetto “edule”. Il primo ha sia fiori maschili che femminili ma nel ciclo di caprificazione svolge un ruolo di inseminazione mentre nel fico domestico ci sono solo fiori femminili che ricevono il polline dalla Blastophaga. Non a caso il caprifico non produce frutti commestibili mentre la varietà domestica sì. Ora, quello che noi chiamiamo frutto di fico è in realtà un’infruttescenza: un insieme di più frutti che originano dagli ovari dei frutti femminili di un’infiorescenza, a sua volta un gruppo di singoli fiori uniti tra loro in vario modo da un rachide.

fico edule

Come funziona l'impollinazione: il mutualismo obbligato

Quello tra gli individui di B. psenes e la pianta di fico è un rapporto di mutualismo obbligato specie-specifico, dove cioè solo gli insetti di questa specie possono portare avanti l’impollinazione della pianta. Il processo di fecondazione del fico è di tipo ciclico: non esistono, infatti, un inizio e una fine. Tuttavia, per spiegarlo, partiremo dal momento in cui un individuo femmina di Blastophaga entra, già gravida, nell’infiorescenza chiusa di caprifico (sicono) attraverso un piccolo buco chiamato ostiolo. Essa depone le sue uova all’interno dell’infiorescenza e, una volta schiuse, si forma attorno alle larve una galla, un’escrescenza simil-tumorale della pianta che la difende dai parassiti, isolandoli.

galle fogliari su Ficus carica
Galle fogliari su Ficus carica

A questo punto, la larva si sviluppa per diventare un giovane insetto maschio oppure femmina. Se lo sviluppo è nel sesso femminile, l’insetto rimarrà chiuso ancora per un po’ all’interno della galla mentre i maschi, con il loro apparato boccale rompono le galle e si dirigono subito in cerca delle femmine per fecondarle. Questi maschi atteri, di fatto, si accoppieranno con le loro sorelle – l’inbreeding, o incesto, non è una rarità nel mondo animale non umano – bucando le galle nelle quali sono rimaste rinchiuse e attraversando le pareti di queste con il loro addome a cannocchiale per fecondarle. Una volta riusciti nell’impresa, muoiono.

Il fico contiene davvero un insetto morto?

Le femmine feconde rompono definitivamente le galle ed escono dal sicono muovendosi tra i fiori maschili e femminili e imbrattandosi di polline. Una volta fuori, queste cercheranno le infiorescenze di fico edule per deporre le loro uova. Anche in questo caso l’ingresso all’infiorescenza avviene per mezzo di un ostiolo, attraverso il quale l’insetto farà molta fatica ad entrare, mutilandosi ali e antenne. Una volta dentro, la femmina di B. psenes, non riuscirà a deporre le sue uova perché rimarrà incastrata tra i fiori femminili, i quali verranno comunque fecondati dal polline presente sulla superficie del suo corpo mentre questa morirà e si dissolverà in un composto proteico. È a questo punto che il ciclo di impollinazione del fico giunge al termine: dagli ovari dei fiori femminili impollinati si svilupperanno dei frutti, gli acheni, quei minuscoli pallini che possiamo vedere quando apriamo in due l’infruttescenza. Sono questi a renderla dolce e gustosa, ottima per preparare confetture e addirittura granite!

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