Recentemente sui social network è diventato virale un video che, utilizzando Google Earth, mostra una linea retta ben definita sul fondale del Mar Mediterraneo, con uno degli estremi situato a Napoli e l'altro vicino allo Stretto di Gibilterra (la si può vedere bene anche su Google Maps). Molti utenti hanno quindi cominciato a chiedersi cosa sia questa linea tra Italia e Spagna, dato che a colpo d'occhio si potrebbe pensare a qualche struttura o infrastruttura subacquea creata artificialmente oppure a una linea di faglia di natura geologica realmente presente sul fondale.
In realtà, come specifica la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) a proposito di altre zone dei fondali oceanici mappati su Google Earth/Maps, non si tratta né di qualcosa di fantascientifico né di qualcosa di concretamente esistente sui fondali. A proposito, giusto per chiarire, NOAA è l'agenzia scientifica e normativa statunitense che si occupa di oceani, atmosfera e meteo; perciò parliamo di un'autorità in materia.
In breve, la linea individuata tra Napoli e Gibilterra e tante altre strane linee o griglie visibili su Google Earth/Maps sono artefatti che si creano nel processo di mappatura dei fondali (una disciplina chiamata batimetria). Per realizzare questi ultimi sulla mappa in 3D, infatti, vengono utilizzati i dati ottenuti da imbarcazioni di vario tipo tramite l'utilizzo del sonar. Il sonar è uno strumento che emette onde sonore: il suono attraversa l'acqua, rimbalza sul fondale e torna alle navi, permettendo di ricostruire il profilo tridimensionale del fondale.
Il processo di mappatura dei fondali oceanici che vediamo su Google Earth/Maps ricorre ai sondaggi sonar di tantissime imbarcazioni diverse, le cui immagini vengono poi unite, impilate e sovrapposte per cercare di ottenere la massima definizione possibile. A seconda dei punti, però, la risoluzione può essere più o meno alta. Questo può creare degli artefatti visivi con zone (o linee, per l'appunto) molto ben definite (spesso nelle fasce di sovrapposizione) e aree più sfocate.
Per concludere ci teniamo a puntualizzare una cosa che può non essere scontata per tutti. Osservando i fondali oceanici su Google Earth/Maps si possono vedere tantissime altre linee che corrispondono, invece, davvero a linee di faglia e che quindi esistono concretamente dal punto di vista geologico e tettonico. Per esempio si possono osservare molto bene in mezzo all'oceano Atlantico, dove si allunga la dorsale medio atlantica. Si tratta però di linee molto più frastagliate e complesse anche dal punto di vista visivo.