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Vi spieghiamo i video virali sulle linee “segrete” sottomarine di Google Maps tra Italia e Spagna

Sui social è diventato virale un video registrato su Google Earth (visibile anche su Maps) che mostra sul fondale del Mar Mediterraneo una strana linea retta che da Napoli raggiungerebbe lo Stretto di Gibilterra. In realtà si tratta di un semplice artefatto del processo di mappatura.

12 Dicembre 2023
14:27
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Vi spieghiamo i video virali sulle linee “segrete” sottomarine di Google Maps tra Italia e Spagna
linee mediterraneo

Recentemente sui social network è diventato virale un video che, utilizzando Google Earth, mostra una linea retta ben definita sul fondale del Mar Mediterraneo, con uno degli estremi situato a Napoli e l'altro vicino allo Stretto di Gibilterra (la si può vedere bene anche su Google Maps). Molti utenti hanno quindi cominciato a chiedersi cosa sia questa linea tra Italia e Spagna, dato che a colpo d'occhio si potrebbe pensare a qualche struttura o infrastruttura subacquea creata artificialmente oppure a una linea di faglia di natura geologica realmente presente sul fondale.

In realtà, come specifica la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) a proposito di altre zone dei fondali oceanici mappati su Google Earth/Maps, non si tratta né di qualcosa di fantascientifico né di qualcosa di concretamente esistente sui fondali. A proposito, giusto per chiarire, NOAA è l'agenzia scientifica e normativa statunitense che si occupa di oceani, atmosfera e meteo; perciò parliamo di un'autorità in materia.

In breve, la linea individuata tra Napoli e Gibilterra e tante altre strane linee o griglie visibili su Google Earth/Maps sono artefatti che si creano nel processo di mappatura dei fondali (una disciplina chiamata batimetria). Per realizzare questi ultimi sulla mappa in 3D, infatti, vengono utilizzati i dati ottenuti da imbarcazioni di vario tipo tramite l'utilizzo del sonar. Il sonar è uno strumento che emette onde sonore: il suono attraversa l'acqua, rimbalza sul fondale e torna alle navi, permettendo di ricostruire il profilo tridimensionale del fondale.

batimetria

Il processo di mappatura dei fondali oceanici che vediamo su Google Earth/Maps ricorre ai sondaggi sonar di tantissime imbarcazioni diverse, le cui immagini vengono poi unite, impilate e sovrapposte per cercare di ottenere la massima definizione possibile. A seconda dei punti, però, la risoluzione può essere più o meno alta. Questo può creare degli artefatti visivi con zone (o linee, per l'appunto) molto ben definite (spesso nelle fasce di sovrapposizione) e aree più sfocate.

Per concludere ci teniamo a puntualizzare una cosa che può non essere scontata per tutti. Osservando i fondali oceanici su Google Earth/Maps si possono vedere tantissime altre linee che corrispondono, invece, davvero a linee di faglia e che quindi esistono concretamente dal punto di vista geologico e tettonico. Per esempio si possono osservare molto bene in mezzo all'oceano Atlantico, dove si allunga la dorsale medio atlantica. Si tratta però di linee molto più frastagliate e complesse anche dal punto di vista visivo.

dorsale atlantica
Al centro di questa immagine si vede la dorsale medio atlantica (con sviluppo verticale) e un sistema di faglie trasformi (con sviluppo orizzontale).
Fonti
Classe ‘88, sono laureato in Scienze Geografiche e prima di Geopop ho lavorato per lo sviluppo di progetti socio-ambientali, scritto un romanzo di viaggio, insegnato Geografia, Storia e Lettere alle superiori e fatto divulgazione su YouTube e RaiGulp. Viaggiare e raccontare il mondo è la mia passione: geopolitica, luoghi, usi e costumi, storie… Da bambino adoravo Piero Angela e Indiana Jones.
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