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Ci affliggono per tutta l’estate e, anche con l’arrivo dell’autunno, qualche esemplare resta in casa approfittando del tepore degli appartamenti per sopravvivere; stiamo parlando proprio delle zanzare. Nel mondo attualmente sono state classificate circa 3.700 specie di questo fastidioso insetto, di cui oltre 60 sono presenti in Italia, ma per fortuna, solo poche di esse sono di interesse come possibili vettori di alcune malattie. Le più note e le più frequenti in ambiente urbano sono la zanzara comune (Culex pipiens) e la zanzara tigre (Aedes albopictus). Quando ci disturbano, l’azione è immediata per schiacciarle o “fulminarle” con le ormai diffuse racchette elettriche. Difficilmente ci soffermiamo a osservarle, ma saper distinguere le due specie e conoscere le loro abitudini può aiutarci a combatterle. Per esempio, la zanzara comune di colore bruno punge prevalentemente di notte e in luoghi chiusi e va in diapausa da adulta, cercando riparo in fessure e anfratti. La zanzara tigre, nera con striature bianche, “colpisce” anche durante il giorno per lo più all’aperto e depone le uova in autunno prima di morire. Entrambe sono vettori di malattie virali: Culex pipiens è il principale vettore del virus West Nile in Europa. La zanzara tigre di Dengue, Chikungunya e Zika.
Aspetto di zanzare e zanzare tigri: le differenze
La zanzara comune e la zanzara tigre sono Ditteri della Famiglia Culicidi, come del resto tutte le altre specie di zanzare, ma appartengono a due Generi diversi: Culex e Aedes. La zanzara tigre, originaria del Sudest Asiatico, è una specie alloctona arrivata accidentalmente in Italia insieme a merci contaminate dalle sue uova (probabilmente forniture di pneumatici usati). La zanzara comune è invece diffusa nelle regioni temperate praticamente di tutto il mondo ( Europa, Asia, Africa, Australia, Nord e Sud America).

A destra, una zanzara comune (Culex pipiens), di colore bruno e con l’addome più arrotondato
Si distinguono facilmente per l’aspetto dello stadio adulto: nera con evidenti striature bianche sulle zampe e sul corpo la zanzara tigre; di colore brunastro con bandeggi trasversali sul corpo di colore bruno e beige la zanzara comune. La prima, quasi “zebrata”, è lunga dai 4 ai 10 mm e ha l’addome affusolato, la seconda poco appariscente, è anche più piccola (5 – 7 mm), con un addome piuttosto arrotondato.
Depongono le uova in acqua, ma in modi e tempi diversi
In entrambe le specie, la schiusa delle uova avviene in presenza di acqua, ma mentre la femmina della zanzara comune depone le uova direttamente in pozze, stagni e grandi serbatoi, raggruppandole in aggregati a forma di “zattera” in grado di galleggiare, la zanzara tigre depone le uova singolarmente sfruttando anche piccole raccolte d’acqua come sottovasi o ciotole, oppure all’interno di copertoni usati o nelle caditoie dei tombini stradali. Le uova vengono deposte subito al di sopra del pelo d’acqua sulle pareti del recipiente dove restano in attesa di essere sommerse per schiudersi. Resistono a secco anche per lunghi periodi.

Con l’arrivo dei rigori invernali, La zanzara comune va in diapausa da adulta e cerca riparo in fessure e anfratti anche nelle case. La zanzara tigre, attiva alla nostre latitudini da aprile a ottobre, non resistendo alle temperature invernali, assicura la sopravvivenza della specie deponendo in autunno, in luoghi riparati, migliaia di uova che si schiuderanno con i primi caldi.
Ci pungono in luoghi e momenti diversi della giornata
Piuttosto diversa è la strategia di attacco adottata dalle femmine delle due specie per compiere il pasto di sangue:
- la zanzara comune è attiva soprattutto di notte e al crepuscolo, è ben adattata agli ambienti chiusi e a spazi ristretti e riesce a compiere il primo ciclo di deposizione senza pasto di sangue. Vola emettendo il classico e fastidioso ronzio, dovuto all’elevata frequenza del battito delle sue ali. Quindi, in sintesi, ci colpisce in casa, di notte e ronzando.
- la zanzara tigre è attiva anche di giorno e predilige gli spazi aperti e la presenza di erba dove spesso si nasconde. Emette un ronzio poco o per nulla udibile dall’orecchio umano perché vola più lentamente e con battito d’ali a minor frequenza. Questo la rende più efficace nel colpire il proprio bersaglio in pieno giorno e prevalentemente all’aperto.
Le due specie possono entrare in competizione
Quando la zanzara tigre è arrivata negli Stati Uniti si è verificato un declino nell'abbondanza della Culex pipiens, per effetto di una competizione delle risorse fra le specie allo stadio larvale. È stata condotta una ricerca per misurare il tasso di sopravvivenza, il tempo di sviluppo e la longevità dello stadio adulto delle due specie, allevando uno stesso numero di esemplari sia da soli sia in presenza della specie concorrente, con cinque tipologie di razione delle stesse risorse alimentari: la competizione era a favore delle larve di zanzara tigre.
Studi di laboratorio hanno poi dimostrato che, alla temperatura di 25° C, la larva di zanzara tigre è più efficiente nel trasformare il cibo in massa corporea rispetto a quella della zanzara comune e, quindi, ha una maggiore capacità di sfruttare le risorse alimentari e di crescere più rapidamente.