In questi giorni, è stato confermato un caso di Virus Zika – della stessa famiglia del virus Dengue – in una donna di Melzo (MI) ricoverata per febbre e altri sintomi sospetti. Il caso ha messo in allerta le autorità sanitarie su questa malattia infettiva trasmessa dalle zanzare del genere Aedes, in particolare la zanzara della febbre gialla (Aedes aegypti) e la zanzara tigre (Aedes albopictus) ormai diffusa da alcuni anni anche in Italia. Questo è il motivo per cui è stato ordinato immediatamente anche un intervento straordinario di disinfestazione dalle zanzare nel Comune di Melzo. Il caso diagnosticato riguarda una paziente che aveva contratto il virus all’estero e quindi rientra nei casi delle così dette “malattie del viaggiatore”, ma ci sono altre zoonosi trasmesse dalla puntura di zanzare infette con casi di infezione anche sul territorio nazionale. Vediamo quindi come si trasmette, quali sono i sintomi e come poterci proteggere da questo virus.
Cos’è il virus Zika
Il Virus Zika è un virus a RNA che appartiene alla stessa famiglia dei virus della Dengue, della Febbre del Nilo occidentale e della Febbre gialla, infezioni trasmesse all’uomo da alcune specie di zanzare e tutte soggette a sorveglianza speciale in Italia, secondo un Piano nazionale coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità già a partire dal 2016: il "Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes sp.) con particolare riferimento a virus Chikungunya, Dengue e virus Zika".
Il virus Zika è un Flavivirus e si chiama così perché è stato isolato per la prima volta nel 1947 in Uganda fra le scimmie della foresta di Zika. È stato classificato come patogeno nell’uomo solo nel 2007 in seguito all’individuazione di alcuni focolai nelle isole del Pacifico. Oggi è presente negli Stati Uniti (in Florida e Texas), in Centro e Sud America, nelle isole dei Caraibi, del Pacifico, a Capo Verde, in Africa e nel Sud-Est asiatico.
Nella maggior parte dei casi, l’infezione da Zika è asintomatica e anche i casi di decesso sono molto rari. Gli eventuali sintomi febbrili in genere si risolvono nel giro di 4 – 7 giorni e sono molto lievi. Molto pericoloso, invece, è contrarre la malattia in gravidanza per le conseguenza che può comportare nello sviluppo del feto. Dagli ultimi aggiornamenti dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia dal 1° gennaio al 5 agosto 2024 sono stati riscontrati 4 casi confermati di Zika, tutti associati a viaggi all’estero e non c'è stato nessun decesso.
Come si trasmette Zika
La trasmissione di Zika può avvenire o tramite la zanzara o fra persone. Nel caso della zanzara, un soggetto viene punto da un esemplare portatore del virus e mentre la malattia è in corso potrebbe essere punto nuovamente da un’altra zanzara che si infetta e trasferisce a sua volta il virus ad altri, innescando un focolaio in una zona. Questo virus, al contrario di altri, può essere trasmesso anche fra persone attraverso sangue e altri liquidi biologici per via sessuale, in caso di trasfusioni o per via intrauterina dalla madre al feto.
È ormai evidente da oltre dieci anni un aumento dei casi di malattie virali tropicali in Italia ed in Europa, sia come casi importati dai viaggiatori sia come casi contagiati in ambito nazionale da zanzare infette. Le motivazioni sono molteplici: maggior frequenza dei viaggi all’estero anche in altri continenti, maggior rapidità di spostamento delle merci che potrebbero essere contaminate, presenza di insetti tropicali anche alle nostre latitudini per effetto del cambiamento climatico e per la drastica riduzione di predatori come pipistrelli e uccelli insettivori.
Quali sono i sintomi e come prevenirla
L’infezione è in circa l’80% dei casi asintomatica e gli eventuali sintomi sono piuttosto blandi e con decorso breve, da 4 a 7 giorni. In genere si manifestano febbre, dolori articolari, mal di testa, eruzioni cutanee e congiuntivite. Il periodo di incubazione va da 3 a 13 giorni dalla puntura della zanzara infetta. Il virus è invece temibile per le donne in gravidanza in quanto può determinare nel feto microcefalia, anomalie nello sviluppo dell’occhio e altri disturbi definiti nel loro complesso “sindrome di Zika congenita”. Per questo è necessario che le donne in gravidanza si sottopongano al test per il virus Zika se sono state o vivono in Paesi a rischio. In caso di infezione con sintomi, l’Istituto Superiore di Sanità fornisce alcune indicazioni generali sul trattamento consigliando riposo, assunzione di liquidi per evitare la disidratazione ed eventualmente di paracetamolo in caso di febbre, evitando aspirina e FANS.
Ad oggi non esistono vaccini o medicinali per terapie preventive, pertanto, al momento l’unica indicazione è quella di evitare di essere punti dalle zanzare, eventuali vettori della malattia. Ci si dovrà proteggere dalle punture con repellenti per zanzare adeguati, indossando all’aperto abiti a maniche lunghe, evitando l’ingresso delle zanzare negli ambienti tramite zanzariere e riducendo il più possibile la proliferazione di questi insetti.
A riguardo abbiamo realizzato un video ad hoc per spiegare il funzionamento dei repellenti antizanzare. Ve lo lasciamo qui sotto.