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Dietro il nome comune di Zanzara Tigre si cela il nome scientifico Aedes albopictus, una delle specie di zanzare più invasive e adattabili al mondo.
È un insetto di origine asiatica facilmente riconoscibile per il corpo nero con striature bianche. Le femmine pungono principalmente di giorno per nutrirsi di sangue, necessario alla maturazione delle uova. Si è adattata molto bene a vivere in ambienti urbani, depone le uova in piccole raccolte d’acqua, e può sopravvivere anche in climi temperati grazie alla diapausa, una sorta di letargo. Il suo ciclo vitale è influenzato da temperatura, luce e disponibilità di acqua, per questo per ridurne la proliferazione almeno in casa può essere utile eliminare o ridurre al minimo le pozze di acqua stagnante, come i sottovasi o le ciotole dell'acqua dei nostri animali domestici. È un vettore di virus come Dengue, Chikungunya e Zika, ed è in espansione anche in Europa, dove le autorità sanitarie consigliano disinfestazioni di routine e straordinarie per tenere sotto controllo la popolazione di zanzara tigre, come indicato nel Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) del Ministero della Salute.
Che aspetto ha la zanzara tigre e come riconoscerla
Aedes albopictus è una piccola zanzara lunga circa 4–8 mm. Ha il corpo nero lucido attraversato da striature bianche, in particolare la linea bianca mediana sul torace, suo tratto distintivo rispetto alle altre specie, che invece hanno un corpo color nocciola. Questa linea è affiancata da zampe striate e segmenti addominali con bande chiare.

Ma perché è bianconera? La risposta la si può trovare al microscopio elettronico. Secondo uno studio condotto nel 2023 dalla Dottoressa Rebora e pubblicato sul Beilstein Journal of Nanotechnology, le striature bianche non sono cellule pigmentate, ma il risultato di complesse nanostrutture che riflettono la luce (chiamate structural white). Meccanismi simili si possono trovare anche in alcune farfalle. Non è ancora chiaro il loro scopo, ma si ipotizza che queste strutture possano avere un ruolo nella comunicazione visiva tra individui.
Il ciclo vitale della zanzara tigre
Il ciclo di vita della zanzara tigre si compone di quattro stadi distinti: uovo, larva, pupa e adulto. Le uova vengono deposte dalla femmina poco sopra la superficie dell’acqua, spesso in piccoli contenitori urbani, per esempio tombini, sottovasi o barattoli contenenti acqua. In laboratorio, una femmina può deporre fino a 450 uova per stagione. Sono resistenti e capaci di entrare in diapausa: questo vuol dire che sopravvivono al freddo e alla siccità per mesi, un po' come se andassero in letargo.

Bastano condizioni miti (25 °C e umidità del 60–70%) e al massimo un'ora di sommersione per stimolare la schiusa. La larva vive in acqua, si nutre di microrganismi e dopo quattro mute si trasforma in pupa, da cui emergerà l’adulto in grado di volare via. Il ciclo completo da uova ad adulto in grado di pungerci, in estate può avvenire in soli 6–8 giorni!
Dove si trova la zanzara tigre: ecologia e adattabilità
Originaria del Sud-Est asiatico, la zanzara tigre è oggi presente in tutti i continenti (Antartide esclusa), grazie alla sua plasticità ecologica, cioè è in grado di sopravvivere in ambienti molto diversi, anche urbani, sfruttando piccoli ristagni artificiali.
In Emilia-Romagna, per esempio, ha colonizzato quasi tutte le aree urbane sotto i 600 m, favorita dalla diffusione passiva tramite veicoli e dal commercio internazionale di pneumatici. Anche il cambiamento climatico, con inverni più miti, ne ha favorito la diffusione e la permanenza.
Perché punge e chi punge
A pungere non è la zanzara in generale, ma solo la femmina. Dopo ogni pasto di sangue, che le serve per far maturare le uova, la femmina deposita nuove uova. Il comportamento di puntura è persistente, poiché spesso viene interrotta e cerca più ospiti in rapida successione.
È attiva principalmente durante il giorno, con picchi al mattino e nel tardo pomeriggio, ossia nelle ore più fresche della giornata. È attirata da odori corporei, dall'anidride carbonica che emettiamo con il respiro e dai colori scuri. I mammiferi, uomo compreso, sono i suoi ospiti preferiti, un comportamento definito mammofilia.
Cosa succede in caso di puntura: sintomi e rischi sanitari
Le punture causano pomfi pruriginosi, a volte dolorosi e solitamente più grandi rispetto a quelli causati dalle punture di zanzare comuni. La reazione può variare in base alla sensibilità individuale. Non è raro che le punture di Aedes albopictus siano riferite come particolarmente fastidiose per persistenza del prurito e gonfiore locale.

In casi rari, possono verificarsi reazioni allergiche più intense, ma la maggiore preoccupazione è il rischio di trasmissione di virus. Aedes albopictus è infatti vettore riconosciuto di virus che portano malattie come la Dengue, la Chikungunya, la Zika e la Dirofilariasi. In Europa, il rischio è cresciuto, come riportato dal Centro Europeo per la Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC). Per esempio per la Dengue solo nel 2024 sono stati segnalati 304 casi autoctoni (cioè l'infezione è avvenuta direttamente in Europa e non correlata a viaggi all'estero), di cui ben 238 solo in Italia, quadruplicando i casi dell’intero periodo 2010–2021. In Italia, del resto, solo nel 2024, i casi totali segnalati sono stati 741, derivanti per la maggior parte da viaggi all'estero, come indicato dal bollettino dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Come difendersi da una zanzara che sarà sempre più diffusa
La sua presenza in Italia risale agli anni ’90, e oggi è stabile in tutte le regioni. Le proiezioni epidemiologiche suggeriscono che, a causa dei cambiamenti climatici, potrebbero aumentare i cicli riproduttivi e la competenza vettoriale.
Conoscere la morfologia, il ciclo e il comportamento della zanzara tigre è il primo passo per limitarne la diffusione e i danni. La lotta efficace passa dalla gestione dei ristagni d’acqua (per esempio, svuotando i sottovasi, o cambiando spesso la ciotola dell'acqua dei nostri animali domestici), la sorveglianza entomologica, e – sempre più spesso – strategie integrate e comunitarie, come le disinfestazioni di routine o straordinarie. Per la nostra protezione individuale, possiamo utilizzare appositi repellenti per la casa o per uso umano, ma anche protezioni meccaniche come le zanzariere.