Uno studio statunitense pubblicato sulla rivista Clinical Chemistry su due ciocche di capelli del compositore tedesco Ludwig van Beethoven (1770-1827), appartenenti alla collezione di Kevin Brown, ha dimostrato la presenza al loro interno di altissime quantità di metalli pesanti, soprattutto piombo, e ha quindi forse svelato la causa della sua sordità. Già da giovane (quando aveva meno di 30 anni), il musicista andò incontro a un profondo decadimento fisico: i problemi di salute documentati furono disturbi gastrointestinali, renali e, appunto, la diminuzione dell'udito. La presenza del piombo e questi problemi potrebbero essere correlati e il metallo potrebbe essersi accumulato nel corpo del compositore a causa dell'ingestione continua di vino a buon mercato: ai tempi il piombo era usato per la sua produzione e conservazione.
Le ciocche di capelli utilizzate nella ricerca sono riconosciute come autentiche (anche grazie all'analisi del DNA) e furono cedute da Beethoven ad amici e conoscenti negli anni immediatamente precedenti la sua morte. Queste sono state analizzate dagli studiosi William Meredith, Nader Rifai, Sarah A Erdahl e Paul Jannetto. Pur riconoscendo la possibilità che i campioni possano essere stati contaminati dalla morte di Beethoven a oggi, è stata riscontrata in essi la presenza di grandi quantità di metalli pesanti: piombo (in quantità di molto superiore alla media, fra le 64 e le 95 volte), arsenico (13 volte superiore alla media) e mercurio (4 volte superiore alla media).
Sebbene i livelli di piombo osservati non siano ritenuti sufficienti per aver causato direttamente la morte di Beethoven, potrebbero aver contribuito ai suoi problemi di salute. Infatti, sulla base dei dati raccolti, la stima della percentuale di piombo presente nel sangue di Beethoven si sarebbe aggirata tra i 69 e i 71 microgrammi per decilitro. Questa concentrazione, pur non essendo abbastanza alta da causare la morte, potrebbe essere associata alla perdita dell'udito e a disfunzioni renali e gastrointestinali, delle quali Beethoven si è sempre lamentato nel corso della sua vita.
Le cause della possibile presenza di una così alta concentrazione di metalli pesanti nel corpo del compositore tedesco sono difficili da rintracciare. Secondo gli autori dello studio, potrebbe essere legata a diversi fattori, come la dieta o l'uso che si faceva di alcuni di questi metalli nella medicina dell'epoca. Bisogna riconoscere, inoltre, che fino al XIX secolo, era piuttosto comune l'uso del piombo per la conservazione e la produzione di vino a buon mercato (per influire sul suo sapore e colore) e che Beethoven ne beveva in grandi quantità (almeno una bottiglia al giorno).