0 risultati
video suggerito
video suggerito
29 Luglio 2025
7:00

Come riconoscere una biscia e perché è così importante per gli ecosistemi

La Natrix natrix, comunemente chiamata biscia, è un serpente non velenoso molto comune in Italia. A differenza delle vipere, ha pupille tonde e due macchie gialle caratteristiche dietro al collo, come un collare. Ha un sistema sensoriale molto complesso ed evoluto e funge da vettore nutrizionale per molti mammiferi.

Ti piace questo contenuto?
Come riconoscere una biscia e perché è così importante per gli ecosistemi
Natrice

Poco amata da molti, spesso fraintesa, la biscia è un piccolo anello silenzioso tra acqua e terra, prede e predatori, ecosistemi diversi. Eppure, la scienza ce la racconta in modo ben più complesso e affascinante. Si tratta infatti di un serpente che, a differenza della vipera che ha pupille verticali, possiede invece pupille tonde. Di una colorazione variabile, non è velenosa, e ha delle strutture sensoriali ultraspecializzate, uniche e particolari, che le permettono di ricevere informazioni dall'ambiente circostante. Ha anche un ruolo ecologico molto prezioso: mangia animali acquatici, ricchi di acidi grassi polinsaturi ed essendo a sua volta preda di uccelli e mammiferi contribuisce a immettere questi nutrienti essenziali nel ciclo ecologico degli altri animali. Del tutto inoffensivo, può però essere vettore di parassiti che possono arrivare all'uomo tramite l'ingestione di carne infetta di altri predatori, come il cinghiale.

Cos'è la biscia e come riconoscerla

Con il termine “biscia” si indicano comunemente alcuni serpenti non velenosi appartenenti al genere Natrix. La specie più diffusa in Europa, e anche in Italia, è Natrix natrix, nota anche come biscia dal collare o colubro natrice. Questa specie è distribuita in un vasto areale che va dalla Scandinavia meridionale fino al Medio Oriente e al Nord Africa.

La Natrix natrix è un animale altamente specializzato, dotato di adattamenti fisiologici e comportamentali sofisticati. Le caratteristiche fisiche, anche molto visibili che la rendono facilmente distinguibile da altri serpenti europei sono:

  • una lunghezza che può superare i 120 cm (le femmine sono in genere più grandi dei maschi);
  • due macchie gialle o arancioni dietro la testa, a forma di mezzaluna che formano appunto una sorta di collare;
  • occhi grandi con pupilla rotonda;
  • colorazione variabile, dal verde al marrone chiaro, a seconda della regione.
biscia pupille tonde
Un esemplare di biscia (Natrix natrix).

La biscia, inoltre, ha un comportamento non aggressivo. In caso di minaccia, tende piuttosto a fuggire o fingersi morta. Si trova in habitat umidi: sponde di fiumi, laghi, canali, zone umide boschive e talvolta nei giardini. Caccia spesso lungo i margini dell’acqua, dove cattura prevalentemente anfibi come rospi e rane, con l’aiuto del sofisticato organo vomeronasale (detto anche “organo di Jacobson” o VNO).

Le bisce hanno una struttura sensoriale straordinaria

Recenti studi ultrastrutturali (analisi della struttura interna delle cellule) condotti su Natrix natrix hanno svelato la complessità dell’epitelio sensoriale vomeronasale (VSE), struttura chiave nel rilevamento dei feromoni e degli odori delle prede e parte del VNO. Durante lo sviluppo embrionale, il VSE forma colonne cellulari ordinate ricche di cellule staminali, neuroni e cellule di supporto. Questo schema architettonico, unico tra i rettili, consente una produzione continua di neuroni (neurogenesi) e una sorprendente capacità di rigenerazione.

Non solo, il VNO, infatti, è collegato direttamente alla bocca, e riceve informazioni chimiche raccolte dalla lingua biforcuta della biscia. Questo sistema fa della Natrix natrix un’autentica specialista nella “lettura chimica” del mondo.

Le bisce hanno un ruolo ecologico silenzioso, ma fondamentale

La biscia non è solo un predatore: è anche preda e vettore ecologico di nutrienti essenziali. Studi condotti in Russia e Polonia hanno dimostrato che Natrix natrix contribuisce al trasferimento di acidi grassi polinsaturi (PUFA) dagli ambienti acquatici a quelli terrestri. Questi nutrienti essenziali, sintetizzati principalmente da alghe e microrganismi acquatici, passano a questi serpenti attraverso le rane di cui si nutrono. A loro volta, i serpenti diventano cibo per uccelli e mammiferi terrestri, chiudendo il cerchio ecologico.

biscia dal collare
La Natrix Natrix contribuisce al trasferimento di nutrienti essenziali (acidi grassi polinsaturi) dall’ambiente acquatico a quello terrestre.

Come molti rettili, anche la biscia può essere considerata un buon bioindicatore di ambienti sani, che con la sua presenza ci segnala la qualità elevata dell'ambiente in cui si trova. Se l’habitat si degrada (per esempio con pesticidi, canalizzazioni o perdita della vegetazione), infatti, le popolazioni di rettili, e dei piccoli anfibi di cui si nutrono, tendono a diminuire.

A volte può essere un serbatoio di parassiti

La biscia, però, può ospitare numerosi parassiti, tra cui il trematode Alaria alata, le cui larve possono infestare mammiferi selvatici e persino arrivare all’uomo tramite consumo di carne infetta (soprattutto di cinghiale). L'ingestione di carne infetta può provocare un'infezione chiamata alariosi i cui sintomi sono: abbassamento della pressione, infiammazione intestinale, lievi sintomi respiratori e nei casi più gravi, ma rari, shock anafilattico.

In uno studio recente, su 51 esemplari analizzati, ben 50 erano portatori di elminti, con una prevalenza del 58,8% di A. alata. Questo dato evidenzia l'importanza della biscia come ospite paratenico, ossia un passaggio intermedio nel complesso ciclo vitale del parassita.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views