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La Bomba Zar è stata l'arma termonucleare più potente mai realizzata: l'esplosione dell'ordigno all'idrogeno sprigionò l'incredibile potenza di circa 50 megatoni. Progettata dall'Unione Sovietica in piena Guerra Fredda da un gruppo di fisici guidati da Andrej Sacharov, la bomba all'idrogeno il cui nome in codice era Big Ivan venne testata una sola volta a potenza dimezzata il 30 ottobre 1961 sopra la baia di Mitjušicha, ma fortunatamente non fu mai utilizzata contro reali obiettivi, né civili né militari. Ma come funzionava esattamente?
Dopo essere stata sganciata, la Bomba Zar esplode in meno di 0,1 microsecondi. All’interno della sua porzione sferica avviene una reazione di fissione nucleare. Questo genera altissime pressioni che trasformano la matrice di polistirene in plasma e questo a sua volta comprime la porzione cilindrica, facendo avvenire la fusione nucleare e il rilascio istantaneo di un’immensa quantità di energia.
Ma com'è possibile? Partiamo dalla sfera: al suo interno è presente una sfera di plutonio. Una volta innescato l’ordigno sarà qui che avverrà la reazione di fissione nucleare.La fissione genererà non solo una temperatura di 100 milioni di °C, ma anche l’emissione di raggi X e gamma così da trasformare la matrice in polistirene in plasma.
C’è poi il cilindro, costituito da un cilindro cavo di uranio nel quale è inserito uno di idruro di litio e uno di plutonio. Il plasma, comprimendolo, innesca la fissione dell’uranio e del plutonio, comprimendo ancora di più quello in ioduro di litio e dando il via all fusione nucleare. In un istante quest’arma ha creato un fungo alto 67 km, cioè 7 volte più dell’Everest.
Ma perché l'URSS decise di realizzare un'arma così potente? Per scoprirlo ecco un video che abbiamo realizzato ad hoc sull'argomento: