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3 Novembre 2023
8:00

Bombe atomiche per scavare un secondo canale di Suez: l’assurdo piano USA mai realizzato

Gli Stati Uniti ipotizzarono nel 1963 di aprire un canale parallelo a quello di Suez, che sarebbe dovuto passare per il territorio di Israele, usando ben 520 bombe atomiche. Perché non iniziarono mai l'opera?

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Bombe atomiche per scavare un secondo canale di Suez: l’assurdo piano USA mai realizzato
suez bomba atomica

Nel 1963 gli Stati Uniti ipotizzarono di scavare un'alternativa al Canale di Suez usando 520 bombe atomiche. No, non è una fake news, ma quanto emerso da un documento declassificato il 3 dicembre 1996. Ma qual era esattamente il piano? E perché mai avrebbero dovuto usare armi atomiche?

canale di suez e alternativa

Cosa prevedeva il piano americano

Il documento in questione si intitola Uso di esplosivi nucleari per scavare un canale a livello del mare attraverso il deserto del Negev. Il piano prevedeva di realizzare un secondo canale parallelo a quello di Suez: questa strada alternativa sarebbe passata dal deserto del Negev, in Israele, e avrebbe collegato il Mar Mediterraneo al Golfo di Aqaba – e quindi al Mar Rosso. La brusca curva che si vede a metà del percorso sarebbe stata necessaria per passare attraverso due montagne.

Stando ai calcoli preliminari, sarebbe stato necessario scavare un canale lungo 257 km per una profondità massima di circa 450 metri. Come facile intuire, si tratterebbe di un lavoro estremamente costoso e dalla complessità tecnica elevatissima: proprio per questo il governo statunitense pensò che, in fondo, l'utilizzo di armi nucleari avrebbe potuto risolvere abbastanza facilmente questi problemi. L'area, infatti, è principalmente disabitata, e in prossimità dei principali centri urbani presenti (come la città di Be'er Sheva) si sarebbe optato per metodi di scavo tradizionali.

Ovviamente per "uso di bombe atomiche" non si intende uno sgancio aereo degli ordigni, ma una loro detonazione sotterranea. Più precisamente, sarebbero state usate 520 bombe da 2 megatoni ciascuna (per confronto, l'ordigno sganciato su Hiroshima aveva una potenza di circa 15 kilotoni), sepolte a circa 400 metri di profondità.

Il costo del progetto

Facendo un'approssimazione grossolana – vista la mancanza di studi di dettaglio – il governo statunitense ipotizzò un costo di 500.000 dollari per detonazione. Considerato che sarebbero state necessarie circa 520 bombe, si parla di 260 milioni di dollari.
A questi vanno aggiunti 90 milioni per gli scavi convenzionali e 225 milioni per altre spese (come realizzazione di altre infrastrutture e sicurezza). Il totale, quindi, sarebbe stato di ben 575 milioni di dollari.

Perché il canale non è stato mai realizzato?

Ovviamente un'operazione del genere avrebbe un impatto ambientale gigantesco, ma non fu questo a fermare il progetto. Nelle conclusioni del documento desecretato, infatti, vengono indicate come possibili criticità per la riuscita del progetto il suo elevatissimo costo e il fatto che i Paesi arabi confinanti con Israele si sarebbero probabilmente opposti duramente alla realizzazione di questa infrastruttura.

Per saperne di più sulle bombe atomiche, ecco un video sul loro funzionamento:

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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