
Il mese di ottobre inizia con un importante crollo termico che sta portando temperature anche di 7-8 °C sotto la media del periodo in varie zone d'Italia e forte maltempo. La situazione che si configura è quella di un'Italia divisa a metà: da un lato, i resti dell'ex uragano Gabrielle hanno portato forte maltempo e numerosi danni sulla Sicilia e, più in generale, sul Mediterraneo, con numerosi danni anche nelle Isole Baleari e a Ibiza. In particolare, il comune di Favara, in provincia di Agrigento, è stato colpito da un nubifragio prodotto dall'instabilità portata dai residui dell'uragano Gabrielle, arrivato in Europa dall'Oceano Atlantico come tempesta tropicale. Le piogge torrenziali hanno provocato allagamenti diffusi e una donna risulta ancora dispersa dopo essere stata travolta dall'acqua mentre si trovava in auto.
Dall'altro lato, tutta la fascia Adriatica è stata colpita dalla cosiddetta “burrasca di Grecale”, ossia un'incursione di aria molto fredda proveniente dalla Russia che sta portando raffiche di vento fino a 100 km/h e un abbassamento delle temperature sotto la media del periodo. Per tutta la giornata di oggi la Protezione Civile ha emanato un'allerta gialla per le regioni Sicilia, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e settori di Emilia-Romagna e Marche, segnalando il rischio di rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di venti.
Cosa è successo in Sicilia e a Ibiza per il passaggio dell'ex uragano Gabrielle
Come accennato, il maltempo che sta colpendo la Sicilia è legato ai resti dell'ex uragano Gabrielle, che appena ieri hanno colpito anche la provincia di Valencia e le Isole Baleari, a meno di un anno dalla terribile alluvione provocata dalla DANA che ha provocato oltre 200 vittime.
L'uragano Gabrielle si è formato nell'Oceano Atlantico, dove ha raggiunto la categoria 4 lo scorso 22 settembre per poi indebolirsi e raggiungere il Portogallo sotto forma di tempesta tropicale. Dopo aver attraversato l'entroterra spagnolo e aver perso buona parte della propria forza, i resti di Gabrielle hanno comunque immesso in atmosfera grosse quantità di umidità. A causa delle alte alte temperature della superficie del Mediterraneo (soprattutto al termine della stagione estiva), ciò che rimaneva dell'uragano ha quindi iniziato a trasportare grandi quantità di energia e calore latente, aumentando l'instabilità e favorendo lo sviluppo di temporali anche molto intensi.
La regione italiana più colpita è stata, appunto, la Sicilia, dove un violento nubifragio ha causato allagamenti diffusi soprattutto nella zona dell'Agrigentino, dove una donna risulta ancora dispersa. Nel corso della giornata di domani, giovedì 2 ottobre, è previsto un peggioramento anche sulla Sardegna: il flusso di aria umida e calda proveniente da ovest, infatti, scontrandosi con l’aria più fresca presente da est, porterà a una maggiore instabilità e a piogge abbondanti fino a 100-150 millimetri.
A Ibiza, invece, sono caduti 180 millimetri di pioggia in mezza giornata, con un'alluvione lampo che ha paralizzato l'isola, come visibile anche nel video qui sotto. Nel frattempo, le autorità spagnole hanno emesso l'allerta rossa massima.
La “burrasca di Grecale” che sta colpendo il fronte adriatico
Sul fronte Adriatico, invece, ha fatto incursione una saccatura d’aria fredda proveniente dalla Russia, che dopo aver sorvolato i Balcani, sta portando in Italia forti raffiche di burrasca anche fino a 80-90 km/h e un abbassamento delle temperature sotto la media del periodo.
A Trieste le raffiche di bora arriveranno fino a 100 km/h, mentre fino a venerdì si attendono mareggiate lungo tutte le coste Adriatiche. L'aria fredda sta portando crolli termici importanti, con le regioni orientali dello Stivale che potranno scendere anche di 10 °C e neve sugli Appennini oltre i 1400 metri. Secondo le previsioni, tuttavia, nel corso del weekend dovrebbe tornare la stabilità su tutta l'Italia, con temperature in rialzo anche se ancora leggermente sotto media.