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4 Giugno 2024
18:30

Case-bara di Hong Kong, quanto costano e perché la gente vive in gabbie da 1,5 metri quadri

Le case-bara di Hong Kong sono uno dei fenomeni abitativi più tristemente noti della città. Attualmente vivono in queste mini-case circa 220 mila persone che, purtroppo, non possono sostenere gli alti costi della vita della città.

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Case-bara di Hong Kong, quanto costano e perché la gente vive in gabbie da 1,5 metri quadri
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A Hong Kong le persone più povere vivono in gabbie o casse di legno (conosciute anche come case-bara) da meno di 1,5 metri quadrati impilate le une sulle altre. I più fortunati, per così dire, possono invece comprarsi mini-appartamenti da 10 metri quadrati per vivere con la famiglia. Questo è uno dei fenomeni abitativi più gravi di questi ultimi anni che coinvolge più di 220.000 persone su circa 7 milioni di abitanti. Si tratta di unità abitative che per la maggior parte sono abusive e che vengono ricavate da vecchi appartamenti all’interno di enormi complessi residenziali, come il Monster Building o la Lucky House. Quello che si fa è abbattere i muri non portanti e costruirne altri più sottili, così da ricavare tante piccole unità abitative a basso prezzo: considerate che un'abitazione a Hong Kong costa in media sui 20 mila dollari al metro quadrato.
In questo video vedremo non solo chi vive in queste "case" ma analizzeremo come sono fatte grazie ad inedite immagini 3D.

Mini-case di Hong Kong: tipologie e costi

Prendendo come riferimento un report del South China Morning Post, vediamo quali sono le tipologie di “casa” abusiva più popolari a Hong Kong e come sono fatte all'interno, partendo da quelle più dignitose fino ad arrivare a quelle più disumane.

Mini-appartamento

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Tra le famiglie a basso reddito la scelta abitativa più popolare è probabilmente quella del mini-appartamento. Parliamo di monolocali da 30-40 metri quadri che vengono divisi in 3 unità abitative, ciascuna dotata di mini-cucina e mini-bagno privato. Ogni unità abitativa ha una superficie di circa 10 metri quadrati, quindi grande più o meno quanto una cella singola di una prigione italiana. Anche se a Hong Kong spesso capita che in uno spazio così ridotto vivano anche più di una persona, ovviamente, addirittura nel 10% dei casi si parla di più di 4 persone.

Per questo alloggio parliamo di un affitto mensile intorno ai 600-700 euro. Per avere un’idea, la maggior parte delle persone che vivono qui prendono qualcosa tra i 1100 e i 1700 euro al mese. Il punto è che le case “normali” costano così tanto che questo è il massimo che si possono permettere. Ma questa è solo la punta dell’iceberg: il mercato immobiliare (illegale) di Hong Kong ha da offrire molto peggio.

Case sgabuzzino

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Al gradino sotto troviamo le cosiddette “case sgabuzzino”, con una superficie di circa 3,5 m2, quindi grande all’incirca quanto un normale bagno. Si tratta anche in questo caso di spazi ricavati aggiungendo pareti a stanze già esistenti e viste le dimensioni ridotte spesso sono locali estremamente affollati di oggetti personali e senza bagno privato. Solitamente sono presenti 1 o 2 bagni da condividere con altre 10 persone. A volte c’è un ventilatore sul soffitto, se va bene una finestra, e il letto si trova accanto ai fornelli, lasciando uno spazio di movimento praticamente pari a zero. Qui possiamo arrivare tranquillamente ai 450 euro al mese senza troppi problemi.

Case bara

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Qui arriviamo forse alle case più iconiche, purtroppo, della Hong Kong illegale, cioè le cosiddette “case bara”. Si tratta letteralmente di scatole in legno o metallo dalla superficie di 1,5 m2 all’interno della quale ci sta a mala pena un piccolo materasso e che rendono impossibile lo stare in piedi. Solitamente all’interno di una stanza vengono messe dalle 15 alle 20 scatole e sia il bagno che la cucina sono in comune.

Ogni cassa ha poi una porta scorrevole che si può chiudere con un lucchetto e questo, anche se è poco, permette di mantenere un minimo di privacy. Sulle pareti e sul soffitto ci sono ganci e barre metalliche per appendere oggetti personali e spesso ai piedi del letto è presente anche una mini-tv. In questo caso, siamo attorno ai 350 euro al mese di affitto.

Case gabbia

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In fondo alla lista abbiamo quanto di più terribile qualcuno potrebbe immaginare: le case gabbia. Queste sono letteralmente delle gabbie in rete metallica impilate le une sulle altre. Queste hanno una superficie di circa 1,3 metri quadrati e il “pavimento”, come nelle case bara di legno, è occupato interamente dal letto. Gli oggetti personali vengono appesi alle pareti e, al massimo, si può ambire ad avere un ventilatore per far circolare un po’ l’aria – considerando che anche in questo caso in una stanza vengono messe mediamente 15-20 gabbie.

A differenza delle case-bara, qui le pareti non permettono nemmeno di avere un minimo di privacy, oltre al fatto che si è esposti agli odori e ai rumori di tutti gli altri inquilini della stanza. Qui l’affitto è mediamente attorno ai 170 euro al mese. Quello che accomuna la maggior parte di queste situazioni, che si tratti di sgabuzzini o gabbie, è che nella maggior parte dei casi sono illegali: cioè il lavoro di suddivisione di un appartamento in unità più piccole viene fatto senza le dovute autorizzazioni e senza seguire le norme previste dal governo.

Questo ovviamente causa diversi problemi sia in materia di sicurezza che di igiene: non è un caso che nella maggior parte dei casi ci siano stanze estremamente sporche e spesso infestate da scarafaggi e cimici dei letti.

Il costo delle case ad Hong Kong e chi vive nelle case-bara

Stando ai dati dell’Ufficio trasporti e alloggi di Hong Kong il 64% dei residenti di queste case-bara ha tra i 25 e i 64 anni e purtroppo il 16% ha addirittura meno di 15 anni, quindi ci sono migliaia di bambini e ragazzi che purtroppo tutt’oggi vivono e crescono in queste condizioni. Secondo alcune stime parliamo di almeno 50 mila minorenni. Ovviamente si tratta di persone dal reddito molto basso ai quali si aggiungono pensionati, tossicodipendenti, ex-detenuti e persone con malattie mentali – insomma, tutte categorie che non riescono ad affrontare gli altissimi costi della vita di Hong Kong, dove mediamente per acquistare una casa bisogna spendere più di 20 mila dollari al metro quadrato.

Per darvi un confronto, a parità di potere di acquisto, è come se in Italia la stessa casa a Milano anziché pagarla non so… 4000 euro al metro quadro – che già non è affatto poco – la pagassimo 10 mila euro al metro quadro

Dove si trovano le case-bara?

Queste abitazioni sono sparse su tutto il territorio di Hong Kong, anche se ci sono aree dove la loro concentrazione è particolarmente alta. Il 55% circa di tutte queste “soluzioni abitative” infatti si trova a Kowloon. Questo non ci dovrebbe stupire: Kowloon storicamente è il quartiere nel quale vennero realizzati i primi maxi appartamenti per ospitare gli operai cinesi al tempo della dominazione inglese. Proprio qui sorgeva fino al 1994 la città murata di Kowloon, uno tra i posti più inospitali mai realizzati dove vivevano ammassate 50.000 persone – rendendo quel luogo uno tra i più densamente popolati del pianeta.

L’idea iniziale del governo però era di ricollocare nel breve termine tutte queste persone che vivevano in pessime condizioni all’interno di case popolari. Il punto è che Hong Kong ha visto una rapidissima espansione, tutta la superficie edificabile è stata sostanzialmente utilizzata e quindi la realizzazione di nuove case popolari avanza in modo estremamente lento. Tanto per darvi un’idea si stima che a giugno 2020 c’erano in lista 155.800 persone per avere una casa popolare in affitto ma in un anno solo 10.400 sono riuscite a ottenere un posto dove dormire. Questo ha spinto molte persone a cercare alloggi ultra-economici pur di non finire in mezzo a una strada, arricchendo le casse della malavita e alimentando un circolo vizioso.

Questo lo si vede anche dai dati: nel 2003 infatti erano presenti circa 66 mila unità abusive mentre nel 2020 queste sono diventate 100 mila. Tra l’altro anche il prezzo medio di queste abitazioni illegali è salito, passando dai 450 ai 560 euro al mese. A oggi il Governo comunque sta cercando di agire e il piano è quello di eliminare del tutto queste abitazioni abusive entro il 2049. Se ce la faranno o meno sarà solo il tempo a dircelo.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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