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4 Settembre 2023
12:36

Che cos’è l’inquinamento acustico e cosa fare per ridurlo

L'inquinamento acustico rappresenta un problema dell'attuale società civilizzata. Perché è così importante ridurne gli effetti?

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Che cos’è l’inquinamento acustico e cosa fare per ridurlo
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Siamo mediamente "assuefatti" dai suoni e dai rumori che ogni giorno le nostre orecchie percepiscono. Non tutti sanno però che in molti casi ci troviamo di fronte a condizioni di malessere ambientale che caratterizza quello che va sotto il nome di inquinamento acustico. La produzione di onde sonore è anche causa di produzione di rumore che contribuisce ad inquinare l'ambiente. A lungo termine, come l'inquinamento atmosferico, anche queste cause comportano effetti irreversibili sul nostro corpo e in generale sull'ecosistema.

È noto che l'inquinamento acustico è causa di danni alla salute non solo delle persone! I danni all'udito, tra l'altro, possono generare in un essere umano anche problemi di vertigini o fastidi cronici. A questi effetti si sommano poi quelli legati allo stress generato e a tutto quello che ne consegue, fino anche allo sviluppo di malattie cardiovascolari. Per tale ragione è necessario abbattere i livelli di inquinamento acustico e confinare i livelli sonori prodotti.

Cos'è l'inquinamento acustico

L'inquinamento acustico viene esplicitamente definito e diversificato dal semplice rumore dalla Legge 447 del 1995, che rappresenta il riferimento normativo base:

l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi

Tale legge è stata recentemente integrata dal Decreto Legislativo 42 del 2017, che identifica e regolamenta in maniera chiara i principi fondamentali relativi alla tutela da questa tipologia di inquinamento, nonché caratterizza i compiti dei vari enti, quali regioni e comuni, sul rispetto dei regolamenti afferenti. Avere un quadro normativo in merito vuol dire avere un riferimento per identificare i valori di soglia delle onde sonore "ammissibili" e contestualmente identificare gli spazi dove certi livelli sonori possono eventualmente essere superati e fino a che limite.

Le cause

La EEA (European Enviroment Agency) identifica l'inquinamento acustico come una tra le cause di inquinamento di maggiore rilievo in Europa. Sul loro sito (che trovate nei riferimenti all'articolo) sono riportate differenti mappe che mostrano il livello di rumore generato dalle principali fonti che lo producono, ovvero:

  • Il traffico veicolare;
  • Il traffico ferroviario;
  • Il traffico aereo;
  • Le industrie.

Come viene misurato

Il livello di rumore viene misurato in decibel (dB): rappresenta il numero che quantifica il livello di pressione sonora! Più aumentano i dB, più è alto il volume sonoro percepito: 0 dB rappresenta un valore teorico che corrisponde all'assenza di rumore assoluta. Ovviamente non è qualcosa di realizzabile (ci si può avvicinare molto nelle camere anecoiche).

Valori leggermente più alti di 0, come 10 dB orientativamente, possono essere paragonati ai suoni udibili in un bosco o parco isolato. Rappresentano cioè la minima soglia uditiva; 60 dB corrispondono ad un ufficio abbastanza rumoroso; 140 dB quantificano l'avvio dei motori di un aereo a circa 25 m di distanza da esso.

decibel suono rumone inquinamento acustico

Abbiamo riportato di seguito qualche mappa per farvi capire l'idea di estensione del livello di inquinamento. La mappa confronta il livello di rumore prodotto dal traffico veicolare e ferroviario, di giorno, in Europa. Per quanto riguarda il settore industriale, l'EEA dichiara che il numero di persone esposte ad alti livelli di inquinamento acustico in questa categoria è minore se confrontato con le altre sorgenti di rumore prima menzionate.

Immagine
Alcune mappe dal sito EEA riportato tra i riferimenti

Oltre a questi inquinanti, esistono poi le attività quotidiane che incidono, anche se in misura ridotta, sulla produzione di inquinamento acustico.

Cosa fare per ridurlo

La parola d'ordine è limitare! Non possiamo pensare di annullare completamente le onde sonore prodotte durante le nostre attività quotidiane, sia lavorative che di svago. Banalmente, non potremmo più frequentare neanche un concerto!

La legge quindi identifica dei valori soglia da rispettare a seconda della tipologia di spazio in cui ci si ritrova: si parla di zonizzazione acustica. Ad esempio, ci sono le aree protette  (dove sono tollerati dB veramente ridotti) o quelle prevalentemente residenziali, fino ad arrivare alle aree esclusivamente industriali (dove sono tollerati dB maggiori).

La legge individua quattro valori limite per ogni zona: (i) valori limite di emissione e (ii) assoluti di immissione; (iii) valori di attenzione; (iv) valori di qualità. A questa classificazione, un discorso a parte viene fatto per le infrastrutture di trasporto, sia su gomma che su rotaie, dove i valori limite sono indicati in specifici decreti attuativi.

Ma come si contengono i livelli di rumore generati in determinati range "tollerabili"? In alcuni casi, è necessario provvedere all'utilizzo di specifici dispositivi di protezione individuale (DPI). Vale, ad esempio, per gli operai di cantiere che utilizzano i martelli pneumatici.

martello pneumatico cuffie DPI

Per quanto riguarda il traffico veicolare, che è la prima causa di produzione di inquinamento acustico, gli ingegneri acustici sono chiamati a progettare le barriere antirumore, il cui obiettivo è quello di confinare i dB prodotti dalle vetture ed evitarne la propagazione negli ambienti esterni all'infrastruttura viaria. Ma esistono anche soluzioni più innovative, anche se ancora in fase di sviluppo. E' il caso, ad esempio, delle pavimentazioni che assorbono il rumore!

barriere antirumore inquinamento acustico

In generale, locali e attività commerciali, ad esempio, sono chiamati a rispettare determinate soglie di rumore per legge. Vuol dire che non si possono avere, ad esempio, volumi di musica troppo elevati. Questo, in maniera diretta, rappresenta un metodo di contenimento del livello di rumore.

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