0 risultati
video suggerito
video suggerito
9 Maggio 2025
10:47

Chi è Robert Prevost, il nuovo Papa Leone XIV agostiniano: perché ha scelto il nome ispirandosi a Leone XIII

È il primo papa statunitense e il primo appartenente all’ordine dei frati agostiniani. Alla vigilia del conclave, Robert Francis Prevost non era tra i favoriti, ma è stato eletto pontefice e ha assunto il nome di Leone XIV. Ricostruiamo la sua vita, le sue idee politiche e perché ha scelto di chiamarsi come Leone XIII, il "papa delle encicliche".

423 condivisioni
Chi è Robert Prevost, il nuovo Papa Leone XIV agostiniano: perché ha scelto il nome ispirandosi a Leone XIII
Prevost Copertina

Robert Francis Prevost, eletto Papa Leone XIV, è il primo Papa nordamericano scelto da un conclave e il primo pontefice agostiniano nella storia. Nato a Chicago nel 1955, è entrato nell’ordine agostiniano da adolescente e nel 1982 è stato ordinato sacerdote. Da allora, ha diviso la sua vita tra gli Stati Uniti e il Perù, Paese nel quale ha vissuto per molti anni e del quale possiede la cittadinanza. Nel 2023 Francesco lo ha chiamato a Roma e nominato cardinale. Appena eletto ha scelto di chiamarsi Leone, probabilmente in omaggio a Leone XIII, il papa che alla fine dell’Ottocento emanò la Rerum Novarum, la prima enciclica dedicata alla questione sociale.

Prevost è considerato un progressista moderato: non accetta grandi cambiamenti nella dottrina e nella "gestione" della Chiesa, ma è schierato su posizioni di apertura su temi sociali come le migrazioni e per questo si è trovato in contrasto con l’amministrazione Trump.

Biografia del nuovo Papa: origini e studi di Robert Prevost

Robert Francis Prevost è nato a Chicago il 14 settembre 1955 e ha trascorso l’infanzia nella a Dolton, nell’hinterland della città. Appartiene a una famiglia multietnica: il padre Louis Marius aveva origini italiane e francesi, la madre Mildred Martinez era di origine spagnola. Da adolescente Robert entrò in un seminario di frati agostiniani e nel 1973 ottenne il diploma. In seguito, si laureò in matematica alla Villanova University di Filadelfia. Nel 1982 fu ordinato sacerdote.

La casa dove Robert Prevost ha trascorso l'infanzia
La casa dove Robert Prevost ha trascorso l’infanzia

Chi sono gli agostiniani

Robert Francis Prevost è il primo papa agostiniano nella storia della Chiesa cattolica. Gli Agostiniani sono membri dell'Ordine di Sant'Agostino, fondato nel 1246, e si basano sull'umiltà e su una forte spiritualità che enfatizza l'interiorità e la ricerca della verità. Si ispirano agli insegnamenti di Sant'Agostino d'Ippona, teologo e filosofo cristiano del IV secolo.

L'Ordine si dedica alla vita comunitaria, alla preghiera, allo studio e alla predicazione, promuovendo la carità, la giustizia e l'amore per Dio e per il prossimo, che trasmettono in vari Paesi del mondo con l'educazione, la missione e la cura pastorale.

Prevost missionario in Perù

Nel 1985 Robert Prevost giunse per la prima volta in un Paese che sarebbe diventato la sua seconda patria: il Perù. I suoi superiori del'Ordine agostiniano lo assegnarono alla missione della diocesi di Chulucanas, suffraganea dell'arcidiocesi di Piura.

La cattedrale di Piura (credits Pitxiquin via Wikimedia Commons)
La cattedrale di Piura (credits Pitxiquin: via Wikimedia Commons)

Prevost restò in Perù fino all’anno successivo, in seguito conseguì un dottorato all’Università San Tommaso d’Aquino e ritornò per breve tempo negli Stati Uniti. Nel 1988 si trasferì nuovamente in Perù: fu nominato direttore del seminario agostiniano di Trujillo e restò nel Paese latinoamericano per dieci anni, fino al 1998. Rientrato negli Stati Uniti, fece carriera nell’ordine agostiniani: fu nominato padre provinciale di Chicago e nel 2001 divenne priore generale, una sorta di «capo» dell’ordine. Ha detenuto l’incarico per due mandati di sei anni, fino al 2013.

La carriera di Prevost nella Chiesa e l’arrivo a Roma

Nel 2014 Prevost ha ottenuto la nomina a vescovo ed è tornato in Perù come amministratore apostolico, e in seguito vescovo, della diocesi di Chiclayo. È restato alla guida della diocesi fino al 2023, assumendo anche l’incarico di vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana. Nel 2023 Francesco lo ha chiamato a Roma, nominandolo cardinale e affidandogli importanti incarichi nella Curia Romana: prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina.

Lo scorso mese di marzo, Prevost è stato accusato da un'associazione americana di aver coperto abusi sessuali sui minori sia a Chicago, sia in Perù. Le accuse, però, non sono state provate.

Perché Prevost ha scelto Leone come nome pontificale

Robert Prevost è stato eletto Papa l’8 maggio 2025 al quarto scrutinio del conclave. Alla vigilia del voto, non era considerato uno dei “più papabili”. Indiscrezioni giornalistiche vogliono che sia stato eletto perché il favorito, Pietro Parolin, ha ritirato la sua candidatura quando si è reso conto che non disponeva dei voti necessari e che rischiava di creare una frattura nella Chiesa. Quel che è certo è che, appena eletto, il cardinale Prevost ha scelto di farsi chiamare Leone XIV.

Molti sostengono che questa scelta rappresenti un atto di continuità rispetto all’ultimo pontefice con questo nome, Leone XIII, in carica dal 1878 al 1903, noto per il suo impegno sulle questioni sociali. Nel 1891 emanò l’enciclica Rerum Novarum, che si soffermava sulle condizioni dei lavoratori, condannando il socialismo e le prospettive rivoluzionarie, ma affermando anche la necessità che le condizioni di lavoro migliorassero e che i padroni trattassero dignitosamente i loro dipendenti. A partire dalla Rerum Novarum si è sviluppata la dottrina sociale della Chiesa e si è rafforzato l’associazionismo dei lavoratori cattolici.

Leone XIII
Leone XIII, al secolo Gioacchino Pecci

Nel suo primo discorso da Papa, però, Leone XIV ha invocato più volte la pace del mondo, ma non ha fatto riferimento a questioni sociali.

Le posizioni politiche di Leone XIV e i rapporti con l’amministrazione Trump

Il nuovo papa è considerato un progressista moderato, piuttosto vicino a Bergoglio. Sulle questioni dottrinarie si è mostrato poco disponibile a cambiamenti radicali: si è espresso contro l'idea che le donna accedano al sacerdozio e ha assunto una posizione poco definita sulla eventualità di «ammettere» gli omosessuali nella Chiesa: sebbene in passato si fosse espresso con chiarezza contro le «credenze e pratiche che contraddicono il Vangelo», nel 2023 ha scelto di non appoggiare né rifiutare la dichiarazione Fiducia Supplicans (con la quale la Santa Sede ha aperto alla possibilità di benedire persone che fanno parte di coppie omosessuali). Ha infatti sostenuto che le singole conferenze episcopali devono interpretare il documento tenendo conto del contesto nel quale operano. Non si è espresso, invece, sulla questione del celibato ecclesiastico.

Su altri temi, Leone XIV risulta avere idee simili a quelle di Francesco, e si è quindi trovato in disaccordo con l’amministrazione di Donald Trump. Sulla questione delle migrazioni, non si è fatto scrupolo di criticare le scelte politiche del presidente (che, come sappiamo, ha dato avvio a un piano di deportazione dei migranti) e lo scorso febbraio ha condiviso sui propri social una lettera di Francesco che criticava alcune dichiarazioni del vicepresidente J.D. Vance.

Anche sulle questioni ambientali Leone XIV sostiene posizioni simili a quelle di Francesco, che si era nettamente schierato a favore della lotta al cambiamento climatico.

Il vicepresidente Vance
Il vicepresidente Vance

Non risulta, del resto, che il nuovo pontefice sia in contatto diretto con Donald Trump, né ha trovato conferma l’indiscrezione secondo la quale il presidente americano avrebbe fatto una donazione alla Santa Sede per influenzare il conclave. Trump ha espresso soddisfazione per l’elezione di un papa statunitense, ma come detto in precedenza Leone XIV è schierato su posizioni piuttosto diverse dalle sue e, secondo alcuni analisti, è stato eletto proprio per contrastare con i valori del Cristianesimo il progetto egemonico dell’amministrazione americana. Solo il tempo ci dirà quali saranno gli atti concreti del pontefice e i suoi rapporti con i potenti del mondo.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views