Come creare un dinosauro a partire dal DNA… di un pollo!

Jurassic Park, film cult degli anni ’90, ci ha ammaliato con l’idea che riportare in vita un dinosauro non sia poi tanto complicato. Non ce ne vogliano gli appassionati della saga, ma abbiamo un brutta notizia da darvi: Jurassic Park contiene vari errori tecnico-scientifici, è pura fantascienza. Eppure, la ricetta per creare un dinosauro esiste! In questo articolo vi racconteremo come sia possibile, in linea teorica, costruirne uno a partire dal DNA del suo parente vivente più stretto: il pollo.

Una premessa: i dinosauri non si sono mai estinti

Sono varie le ipotesi su quando e perché i dinosauri si siano estinti. Tuttavia, per citare Jack Horner, il paleontologo che ha lavorato come consulente per Jurassic Park, tutte le mattine i dinosauri fanno un gran baccano. Sono dappertutto, nei parcheggi dei supermercati, lungo i fiumi, al mare… spesso li troviamo nel piatto al ristorante! Tranquilli, Jack non soffre di allucinazioni, sta semplicemente parlando dei dinosauri aviani, meglio noti come uccelli. Ebbene sì, quei grandi lucertoloni che hanno popolato la Terra fino a 65 milioni di anni fa sono cugini del canarino Titti e del gufo Anacleto.

A onor del vero, l’appellativo grandi lucertoloni è fuorviante perché i dinosauri non aviani, ovvero quelli che nel linguaggio comune chiamiamo semplicemente dinosauri, sono imparentati più strettamente con gli uccelli che con le lucertole. Se questo articolo si concludesse dicendovi che non c’è bisogno di costruire un dinosauro perché basta cercarlo in piazza sotto forma di piccione, cadremmo tutti in un baratro di delusione. Ma non sarà così. Vi abbiamo promesso la ricetta ed il primo passaggio consiste nel trovare del DNA di dinosauro.

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Dove trovare del DNA di dinosauro

Chi ha visto Jurassic Park sa perfettamente come fare! È sufficiente trovare un’ambra di almeno 65 milioni di anni contenente una zanzara che abbia succhiato il sangue di un dinosauro; dal sangue si può ricavare il DNA, ovvero la ricetta genetica per costruire, per esempio, un Velociraptor. Ci spiace deludere gli appassionati, ma, per quanto verosimile, non è così semplice: ad oggi non abbiamo ancora trovato del Dino-DNA, né nei fossili di dinosauro, né tantomeno nelle zanzare. Un gruppo di ricercatori in Cina afferma di averne rinvenuta qualche traccia in alcuni residui di cartilagine fossile, ma siamo ben lontani dall’aver in mano il genoma completo di un Velociraptor. Ma è davvero così? Il DNA è il libro di ricette per costruire un essere vivente; ciascun passaggio di questa ricetta è codificato da un tratto di DNA chiamato gene. Dal momento che pollo e Velociraptor sono cugini, l’evoluzione ci insegna che, molto probabilmente, condividono buona parte dei loro geni. In effetti, senza scomodare il DNA e solo con un po’ di fantasia, potremmo già notare che il pollo altro non è che un Velociraptor senza coda, senza denti e con le ali come arti anteriori. Inoltre, oggi sappiamo che molti dinosauri avevano un metabolismo simile a quello degli uccelli ed erano dotati di piume, Velociraptor compreso.

Come trasformare un pollo in un Velociraptor

Osservando i due cugini da questa prospettiva, Jack Horner si è chiesto se non fosse possibile provare ad invertire il senso dell’orologio dell’evoluzione annullando quelle caratteristiche che hanno fatto sì che gli uccelli si differenziassero nel tempo dai dinosauri. Quest’idea nasce non solo dal confronto tra dinosauri ed uccelli, ma anche dall’osservazione di come gli embrioni di pollo si sviluppano all’interno dell’uovo.

Aprendo una finestrella nel guscio e utilizzando un microscopio è possibile seguirne lo sviluppo. Gli scienziati hanno notato che, effettivamente, una coda come quella dei dinosauri inizia a crescere, ma a un certo punto si blocca. Lo stesso vale per gli arti superiori: negli embrioni di piccione si vedono tre dita distinte, proprio come quelle del Velociraptor, ma queste poi si fondono insieme formando l’ala. In pratica, gli uccelli iniziano a svilupparsi seguendo la stessa ricetta di un dinosauro, ma poi se ne distaccano, rispondendo a un nuovo set di istruzioni. Un po’ come quando passiamo la ricetta di una torta ad un amico: potrebbe aggiungere un po’ di zucchero, oppure cambiare il sapore della glassa. La nuova torta sarebbe simile alla nostra, ma avrebbe alcune peculiarità dovute a come la ricetta originale è stata interpretata. Pasticceria a parte, Jack Horner propone qualcosa di simile, ovvero capire quali passaggi nella ricetta per il dinosauro siano stati cambiati per ottenere un uccello. Una volta identificati, potremmo intervenire sullo sviluppo del pollo per bloccare questi passaggi aggiunti dall’evoluzione. Ma come si può fare?

Spegnere i Pollo-geni, riaccendere i Dino-geni

Ora vediamo come creare un dinosauro e, per farlo, dobbiamo necessariamente scomodare il DNA. Abbiamo detto che il DNA è una ricetta e che i geni sono i passaggi da seguire. Uccelli e dinosauri condividono molti geni perché sono strettamente imparentati. Se trovassimo quel gene che impedisce alla coda di pollo di allungarsi, e potessimo spegnerlo, otterremmo un pollo con la coda. Allo stesso modo, se inibissimo il gene responsabile della fusione delle tre dita anteriori, avremmo mani invece di ali. Ad oggi, siamo riusciti ad inibire i geni che controllano lo sviluppo del becco ottenendo un muso molto simile a quello dei dinosauri. Inoltre, siamo riusciti a stimolare la crescita dei denti.

Perché costruire un Pollosauro?

E mentre attendiamo il primo esemplare di Pollosauro, è giusto chiedersi: perché lo facciamo? L'intera saga di Jurassic Park ci mette in guardia dal tentare l'impresa; in ogni singolo film i dinosauri riescono sempre a scappare facendo una strage! Ma non sarà questo il caso. Il Pollosauro non sarebbe un dinosauro in senso stretto, ma solo un uccello a cui avremmo dato alcuni caratteri ancestrali. Eppure, la costruzione di un Pollosauro è una linea di ricerca interessante per molti aspetti. È l’occasione per studiare come il DNA controlla lo sviluppo della coda e della spina dorsale al suo interno; gli esseri umani non hanno la coda, ma hanno la spina dorsale e qualunque sua malformazione potrebbe essere causata dagli stessi geni che controllano lo sviluppo della coda. Inoltre, è l’occasione per approfondire la nostra conoscenza del linguaggio dell’evoluzione, ovvero la forza che contribuisce al lento e progressivo cambiamento degli esseri viventi sul nostro pianeta.