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Le truffe nel mondo del trading online e delle criptovalute sono diventate un problema sempre più diffuso, che ogni anno colpisce un numero enorme di utenti del Web. Le persone che cascano nelle trappole disseminate online dai criminali informatici spesso compiono “passi falsi” dovuti a ingenuità e poca accortezza quando si naviga online. Difendersi da questi inganni è assolutamente possibile, a patto di essere informati sulle dinamiche delle truffe online e seguire le indicazioni tecniche (ma anche di buon senso), diffuse dall'autorità.
Come riconoscere le truffe online sul trading e le criptovalute: il funzionamento
Le truffe online sul trading e le criptovalute possono essere perpetrate in svariati modi ma, volendo generalizzare, tutte hanno un comun denominatore: i crybercriminali sfruttano l'ingenuità degli utenti a loro vantaggio per portarli a compiere azioni folli, che solitamente sono irreversibili e non possono portare al recupero delle somme perse online. Tendenzialmente, per capire se un broker è affidabile le fonti ufficiali di riferimento sono la CONSOB e la Banca d'Italia.
Tra le modalità più astute usate dai truffatori c'è quella che prevede un primo contatto attraverso l'uso di social network, piattaforme di messaggistica istantanea (come WhatsApp), app di dating o chiamate promozionali, in cui viene proposto un investimento “sicuro” in criptovalute. In quest'ultimo caso, i truffatori potrebbero usare voci pre-registrate e spacciarsi per grandi aziende e le telefonate, in buona parte dei casi, potrebbero provenire da numeri con prefisso estero (ad esempio +44, +31, +33, +351, +62, +370, etc.). Quasi sempre, inoltre, i truffatori ingolosiscono le loro potenziali vittime con la promessa di ottenere ingenti ritorni economici, anche del 30% sulle somme “investite”. Solitamente, le somme che consigliano di investire sono relativamente basse (per esempio 250 €), il che può ulteriormente spingere gli utenti a “provarci”.
Cosa si rischia con le truffe su trading e crypto
Se questi cadono effettivamente nella trappola e si registrano alle piattaforme online gestite dai truffatori, quando proveranno a ritirare i “guadagni” (chiaramente inesistenti), gli operatori della truffa chiederanno alle vittime di effettuare dei trasferimenti di denaro (da erogare in criptovalute), giustificandoli come fantomatiche “commissioni” con cui pagare il broker che ha gestito l'investimento. Inutile dire che, a causa dell’anonimato offerto proprio dalle criptovalute, quando le vittime si renderanno conto di essere stati truffate difficilmente riusciranno a recuperare il denaro perso.
Come difendersi dalle truffe online sul trading e le cripto
Per difendersi dalle truffe online sul trading e le cripto, dunque, è fondamentale ricordare che non esistono investimenti sicuri al 100%. Non fidatevi mai e per alcuna ragione al mondo di sconosciuti che vi contattano proponendovi mirabolanti “affari”. Non accettate mai di inviare denaro verso conti bancari o IBAN intestati a persone fisiche senza aver verificato la legittimità del broker su fonti ufficiali, come la CONSOB o la Banca d'Italia. Non condividete con nessuno e per alcun motivo informazioni sensibili, come username e password della vostra home banking, e non installate software di controllo remoto suggeriti da operatori non autorizzati. Non meno importante, non cadete nella trappola delle richieste di ulteriori somme di denaro, presentate come tasse o commissioni, per sbloccare ipotetici guadagni.
Se purtroppo siete già caduti vittima di truffatori online, contattate immediatamente la Polizia Postale, sfruttando i vari metodi di contatto disponibili, e collaborate con quest'ultima affinché possiate quantomeno tentare di rimediare alla situazione.