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27 Luglio 2025
13:00

Come riconoscere punture di insetti: guida per distinguere tra zanzare, api, vespe, pappataci, cimici e ragni

È importante saper riconoscere e distinguere tra le punture di zanzare, vespe, api, ragni, pappataci e cimici dei letti per poter agire in maniera immediata e mirata.

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Come riconoscere punture di insetti: guida per distinguere tra zanzare, api, vespe, pappataci, cimici e ragni
riconoscere punture di insetti

Capita spesso, soprattutto d'estate, di essere punti da un insetto ma non riuscire a capire quale. Le punture d’insetto – e in alcuni casi di ragni – sono parte della nostra quotidianità, ma spesso vengono mal interpretate oppure sottovalutate, eppure la loro variabilità è enorme. Le zanzare possono provocare reazioni immediate e pruriginose, o papule che durano giorni, e nei casi più rari portare a febbre e gonfiori. Le cimici dei letti colpiscono di notte, lasciando tracce tipiche a grappolo o in fila, che solo l’occhio esperto sa distinguere. I pappataci – piccoli e silenziosi – scatenano pomfi che durano anche una settimana e possono essere confusi con quelli da zanzara. Le vespe e le api, al contrario, colpiscono di giorno, con dolore acuto e rischio reale di anafilassi, specie nei soggetti sensibilizzati. E poi ci sono i ragni, spesso innocui, ma talvolta pericolosi come vedova nera, ragno violino e ragno recluso, i cui morsi, seppur rari, possono causare spasmi muscolari, necrosi, e gravi sintomi sistemici.

Saper riconoscere il tipo di reazione cutanea, la tempistica di comparsa dei sintomi, e l’aspetto tipico delle lesioni è spesso l’unico strumento per risalire all’agente coinvolto, prevenire complicanze, evitare sovradiagnosi (come nei falsi sospetti di morsi di ragno), e scegliere il trattamento giusto. Alcuni segni, come la disposizione “colazione, pranzo e cena” delle cimici, possono orientare anche in assenza dell’insetto visibile. Altri, come i grandi rigonfiamenti bollosi dopo una puntura di pappatacio o delle eruzioni resistenti e durature, ci parlano più della storia immunitaria e della sensibilità individuale di chi è stato punto.

Le punture di zanzara (Culicidae)

puntura di zanzara
Immagine di una puntura di zanzara.

Le zanzare sono probabilmente i responsabili più comuni di punture cutanee. Durante il pasto di sangue, iniettano nella cute una saliva ricca di proteine anticoagulanti, vasodilatatrici e immunomodulanti. Queste componenti causano una reazione locale che, nel 70% della popolazione, si manifesta con pomfi pruriginosi immediati, e nel 50–60% dei casi con papule indurite, che durano più giorni.

Alcuni soggetti sviluppano reazioni più intense, come nel caso della Skeeter syndrome, un’infiammazione con febbre e vescicole. In rari casi, si può avere anafilassi, soprattutto in presenza di altre patologie immunitarie. Inoltre, la saliva di zanzara può esacerbare patologie rare come la HMB-EBV-NK disease, una condizione associata al virus di Epstein-Barr (il virus della varicella) nei bambini.

Come riconoscerle:

  • Pomfi pruriginosi, in maggioranza sulle aree esposte
  • Reazioni immediate o anche dopo 24 ore
  • Punture in genere isolate o sparse
  • Punture più frequenti al crepuscolo e in ambienti umidi

Le punture dei Pappataci (Phlebotomus)

punture pappataci
Immagine di una puntura di pappataci.

I pappataci sono piccoli ditteri notturni, diffusi anche in Italia, che si nutrono di sangue animale e umano. Le loro punture possono essere quasi impercettibili inizialmente, ma evolvono spesso in papule intensamente pruriginose, talvolta disposte a grappolo o su aree esposte. Sono importanti anche come vettori di malattie come la leishmaniosi, soprattutto per i nostri animali domestici, o la febbre da pappataci.

Come riconoscerle:

  • Papule persistenti per 5–7 giorni
  • Pattern "a grappolo"
  • Punture fortemente pruriginose
  • Spesso si viene punti su gambe e braccia

L'aggressione di Api e Vespe (Hymenoptera)

puntura api e vespe
Punture di api e vespe – immagine.

A differenza delle zanzare, api e vespe pungono soltanto per difesa, iniettando un veleno contenente fosfolipasi, ialuronidasi e antigeni 5, cioè delle proteine altamente allergeniche. Le reazioni possono essere locali dolorose e gonfie, oppure sistemiche fino allo shock anafilattico, specialmente nei soggetti allergici. Non è raro, quando un ape punge, trovare ancora il pungiglione nella pelle, mentre nella vespa questo non accade. Dopo un singolo morso che abbia causato una reazione sistemica, cioè che riguarda l'intero organismo, si ha un rischio del 50% di recidiva. Attualmente, per soggetti particolarmente sensibili e allergici al morso di ape e vesta è disponibile una terapia desensibilizzante (una immunoterapia con veleno) che può ridurre questo rischio a meno del 3%.

Come riconoscerle:

  • Dolore acuto immediato
  • Gonfiore esteso (anche 10 cm o più)
  • Possibile prurito, orticaria, o sintomi come tachicardia e difficoltà respiratorie
  • Punture spesso localizzate su mani, braccia e piedi

Le lesioni delle Cimici dei letti (Cimex lectularius)

punture cimici dei letti
Immagine di una puntura di cimice dei letti.

Insetti ematofagi notturni, le cimici dei letti si nascondono in materassi, mobili e fessure. Le loro punture sono indolori ma si manifestano dopo ore o giorni con lesioni pruriginose, talvolta in fila lineare (segno caratteristico detto "colazione, pranzo e cena", perché le cimici tendono a mordere più volte). Nei soggetti sensibili, possono insorgere reazioni come bolle, orticaria o, raramente, anafilassi. A scatenare la risposta immunitaria del nostro organismo sono le proteine anticoagulanti presenti nella saliva delle cimici.

Come riconoscerle:

  • Papule o vescicole in fila (3 o più)
  • Prurito notturno e lesioni al risveglio
  • Spesso le punture sono su spalle, braccia e gambe
  • Ambiente di sonno sospetto (materassi vecchi, viaggi recenti)

I morsi dei Ragni (Latrodectus, Loxosceles)

punture di ragno
Immagine del morso di un ragno.

La maggior parte dei ragni è innocua e morde solo per difesa, ma alcune specie, come la vedova nera (Latrodectus tredecimguttatus), il ragno recluso o eremita (Loxosceles reclusa), o il suo stretto parente presente in Europa, il ragno violino (Loxosceles rufescens) possono provocare reazioni gravi, e purtroppo non quella di diventare Spiderman. Il morso della vedova nera, conosciuta anche come malmignatta, può causare dolore muscolare, spasmi, sudorazione profusa, nausea, fino a sintomi simili a infarto. Sia il ragno violino, presente alle nostre latitudine, che quello eremita, più comune in Nord America, possono provocare lesioni poco dolorose all’inizio, ma in poche ore può evolvere con arrossamenti e prurito. In rari casi può evolversi in necrosi cutanea, con ulcerazioni profonde che richiedono settimane per guarire.

Come riconoscerle:

  • Lesione unica, spesso su tronco o cosce
  • Evoluzione lenta verso necrosi (recluso) o spasmi muscolari (vedova)
  • Il morso della vedova nera è subito doloroso
  • Il morso del ragno eremita e del ragno violino inizialmente non sono dolorosi

L'importanza della prevenzione

Le punture da insetti e aracnidi nella maggior parte sono fastidi autolimitanti, che si risolvono in pochi giorni. Una piccola percentuale, come abbiamo visto, può però dar luogo a reazioni allergiche gravi, infezioni secondarie o quadri sistemici. La capacità di riconoscere il tipo di puntura sulla base del pattern cutaneo, della tempistica dei sintomi e del contesto ambientale è uno strumento prezioso per tutti, cittadini ed esperti. In foto, trovate un utile schema riassuntivo.

schema riconoscere punture di insetti

Prevenire le punture resta la strategia più efficace: zanzariere, repellenti per gli ambienti o per uso umano (come il DEET o l'icaridina), abiti lunghi. È inoltre fondamentale prestare attenzione all'ambiente in cui viviamo, per esempio eliminando cibo che potrebbe attrarre le api o pozze d'acqua stagnante dove potrebbero deporre le larve le zanzare.

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